Fagagna, 5 Agosto 2001
Santa Messa nella chiesa di S. Giacomo, in occasione della
Fieste dai Furlans pal Mont
l'annuale raduno organizzato dallo
"Ente Friuli del Mondo"
L'esterno e l'interno della chiesa di
S.Giacomo, che è priva di campanile.
Il suono della campane registrate, proveniva dal campanile di una chiesa sopra
un colle.
Santa Messa cantata dalla "Corâl Feagne"
nella chiesa di San Giacomo,
celebrata da S.E. Monsignor Domenico Pecile
Profondo attaccamento alle radici L’arcivescovo
Pecile, originario di Fagagna, nel celebrare la messa, dopo aver
presentato i tre suoi concelebranti – i missionari Enrico Morassut,
Dante Nevi e Cantusso, tutti e tre friulani e per certi versi emigranti
–, ha candidamente dichiarato che, «se o ai qualchi cjosse di
impuartant, o pensi in furlan». Poi, sul popolo friulano e sulla concreta
storia di ogni giorno, ha sostenuto che il ricordo della patria è uno
stimolo per mantenere i valori autentici e non soltanto i ricordi. A un
certo punto, monsignor Pecile ha anche detto, altrettanto candidamente: «Cumò
o ai piardude la cjarte», riferendosi agli appunti che aveva preparato.
Non si è, però, perso d’animo perché anche lui ha portato una
testimonianza della sua emigrazione. |
Altra
documentazione fotografica è disponibile nella pagina di
nuvitâs
in Friûl e pal mont