Il nome dell'abitato, ha probabilmente origine germanica, tale
supposizione nasce dalla presenza nella zona di alcuni gruppi di
agricoltori, i cui nomi sembrerebbero derivare da qualche ceppo
tedesco, che vennero chiamati all'epoca dei Patriarchi per ripopolare
le terre dopo le invasioni degli Ungari. L'insediamento è del XIII
secolo (i primi documenti sono del 1275), periodo in cui risale la
chiesetta dedicata alla S.S. Trinità, forse costruita su un
preesistente tempio pagano campestre.
La Chiesa parrocchiale di Bertiolo è una vasta
costruzione settecentesca a navata unica, con bel portale figurato, e
sorge sul luogo di un precedente edificio la cui absidiola, nella
quale si intravvedono tracce di affreschi rinascimentali
(inizio del XVI secolo) è adoperata come cella termica.
Il bell'altare barocco in marmo, con statue dei
Santi Pietro e Paolo, cui fanno da sfondo le canne dell'organo,
incentra l'attenzione del visitatore, così come il soffitto che si
dice affrescato alla fine del Settecento dal pittore francese Loche.
I pezzi di maggior pregio sono tuttavia il dipinto di età manierista
con il Battesimo di Cristo, il quadro con la Carità di S. Martino, una
delle poche opere sacre del pittore udinese Odorico Politi,
commissionatagli nel 1832 come ex voto dal dott. Giacomo Mantoani di
Bertiolo, la pala del Rosario, di Francesco Pavona (1730), pittore
udinese che fu attento seguace della grande ritrattista Rosalba
Carriera ed ottenne lusinghieri apprezzamenti presso le principali
corti d'Europa, e le altre pale d'altare, dovute a Biagio Cestari (S.
Antonio abate e Santi, l'Eterno Padre, la Sacra Famiglia e Santi) e a
Pietro Bainville (S. Osvaldo e Santi), tutte settecentesche.
Le colorate vetrate con raffigurazioni simboliche (tra
cui un suggestivo "albero della vita") sono opera di Arrigo Poz
(1983-1989).
Vicino all'abitato sorge il Santuario di Screncis di gusto
neoclassico, con alto portico colonnato, costruito nelle forme attuali
nel 1861 su progetto dell'architetto udinese Giuseppe Zandigiacomo;
all'interno una bella collezione di ex voto.
A Pozzecco, la Parrocchiale, costruita
nel 1898 su progetto di Girolamo D'Aronco, possiede un bell'altare
settecentesco in marmo di Sebastiano Pischiutta con statue di S.
Giacomo e S. Andrea forse di Giacomo Pischiutta e, nella mensa,
deliziosa Ultima Cena in bassorilievo ricca di particolari
naturalistici.
Le decorazioni della chiesa sono del 1945: nel coro,
due grandi affreschi dai colori accesi con la Chiamata di Andrea e
Pietro e la Crocifissione di S. Andrea firmati "P.A. Senci Pinxit A.D.
MCMXLV". Nell'arco trionfale, pala ottocentesca di Rocco Pitacco
(1822-1898): raffigura la Madonna in trono con Bambino, tra S. Anna e
i Ss. Gioacchino e Giacomo. Colori vivaci, impaginazione
rinascimentale.
A Sterpo, in zona risorgive, tra acque limpide e
fresche il vecchio mulino è uno degli edifici più
caratteristici.
Informazioni tratte da:
GUIDA ARTISTICA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
(a cura di Giuseppe Bergamini
)
dell'Associazione fra le Pro Loco del Friuli-Venezia Giulia
http://www.prolocoregionefvg.org