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Dolegna
del Collio, 24 Agosto 2003
DOLEGNA DEL COLLIO (Go)
88 metri s.l.m. - 12,46 km2 - 456 abitanti circa - C.a.p.: 34070
Frazioni/Località: Cime - Dolegna - Lonzano - Mernico - Restozina
- Ruttars - Scriò - Trussio - Vencò
CAMPANE
Immagini dell'esterno,
dell'interno e suono delle campane della parrocchiale
Immagini, canti e
preghiere, ripresi durante la Messa
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DOLEGNA LA
"PERLA" DEL COLLIO
Paolo Zuliani
Geografia
Dolegna del Collio sorge
nella zona più settentrionale del Collio Goriziano, dove il fiume
Judrio abbandona le sue strette gole tra le prime, suggestive
propaggini delle prealpi Giulie, delineando il confine tra la Slovenia
ed il Friuli, e si riversa, con dolci volute, nella pianura Friulana.
E’ caratterizzata da un clima particolarmente mite: la bellezza del
paesaggio, intervallato da paesini e chiese disseminati sulle colline,
è notevole in tutte le stagioni.
Cenni Storici
I resti di un Castelliere a
Trussio hanno consentito di datare le prime testimonianze di
insediamenti umani nel territorio di Dolegna del Colilo all'epoca
preistorica. In seguito, i Celti hanno per lungo tempo stanziato
nell'area, lasciando in molti toponimi locali significative tracce. A
Vencò, una delle frazioni di Dolegna, sono altresì stati trovati
insediamenti di una consistente presenza romana. In età medievale, il
Collio era costellato di castelli contesi tra i Patriarchi aquileiesi
e i Conti di Gorizia: oggi è rimasto in territorio italiano soltanto
il castello di Trussio, originariamente sede di antichi "giurisdicenti"
omonimi. Fino alla Prima Guerra Mondiale Dolegna era situata sul
confine tra l'Austria e l'Italia; oggi alle sue spalle c'è il confine
sloveno.
Accessi
A Dolegna si giunge da Udine,
passando per Cividale, o da Gorizia, via Cormòns, costeggiando tutto
il Colilo Goriziano.
Il comune di Dolegna del Collio viene presentato come la comunità
delle "sette chiese", essendo costituito il suo territorio comunale da
sette borghi, quasi tutti inerpicati sopra amene colline, salvo il
capoluogo, che si colloca nella bassa valle del Judrio ("Dolegna",
infatti, è un toponimo di origine slovena che significa "situato in
basso"). Le rimanenti frazioni sono Ruttars, Vencò, Lonzano, Serio,
Mernico, Restocina.
Giungendo da Cormòns, si entra nel territorio di Dolegna percorrendo
la vallata del Judrio, difesa dall'imponente maniero del Castello di
Trussio.
Castelli
Di tutti i castelli che nel
Medioevo disseminavano il Collio, oggetto di perenni contese tra i
Patriarchi di Aquileia ed i Conti di Gorizia, ora nel territorio
italiano rimane solamente quello di Trussio, di cui si hanno notizie
già dal 1257, fu distrutto nel 1511, poi ricostruito, ma oggi, dopo
gli interventi architettonici subiti, ha assunto un aspetto quasi
rinascimentale. Dell'originaria costruzione cinquecentesca restano le
due torri ad ovest e il muragliene.
Ruttars
All'apice della stessa
altura difesa dal Castello di Trussio, vi è il torrione di Ruttars,
una costruzione quadrata citata già nel XII secolo, che conserva i
resti di un'antica bastionata, a testimonianza del carattere difensivo
di quasi tutti gli insediamenti medioevali del Collio. A Ruttars, la
Chiesa dei Santi Vito e Modesto è tutt'ora circondata da una "centa",
particolare struttura urbanistica medioevale che prevedeva la
costruzione delle abitazioni, ... senza soluzione di continuità, tutt'attorno
alle Chiese, costituendo una sorta di cinta ad ulteriore difesa della
Comunità. Interessanti, a Ruttars, i resti di un antico insediamento
monastico.
Vencò e Lonzano
Proseguendo verso
Dolegna, all'incrocio tra la valle del Judrio e quella del Reca, che
drena le acque del vicino Collio Sloveno, sotto il vigile occhio della
chiesetta di Santa Haiaena dislocata sulla sommità di un'erta collina,
si trova il piccolo borgo di Vencò e, quindi, Lonzano, che, nella sua
frazione superiore vide nascere Pietro Zorutti (1792-1867),
considerato il più grande poeta friulano del suo tempo.
Dolegna del Collio
Dolegna del Collio è
un ameno borgo rurale, raccolto attorno alla piazza principale che
ospita sia la Chiesa parrocchiale che il Municipio e la Biblioteca.
Della Chiesa parrocchiale di S. Giuseppe non si conosce l'anno di
costruzione: si sa però che nel Settecento essa già esisteva in forma
di piccola cappella. Nel 1927 la Chiesa, dopo essere stata occupata
dalle truppe durante la prima guerra mondiale, fu sostituita da una
nuova costruzione su progetto dell'architetto Silvano Baresi. Fu
conservato il precedente campanile.
Scriò
Nella tardotrecentesca
chiesetta di San Leonardo a Scriò, splendida località inerpicata nelle
ultime propaggini settentrionali del Colli Goriziano, si conserva una
serie di dipinti popolareschi di Giacomo Meneghini detto "Jacun pitôr"
e vissuto tra Otto e Novecento.
Mernico e
Restocina
Degna di nota è,
infine, la chiesetta di S. Elena, a Mernico risalente al XV secolo e
caratterizzata da un portale gotico a sesto acuto, scolpito da rilievi
floreali.
Mernico, che chiude a nord il territorio di Dolegna, ed il sovrastante
borgo di Restocina, costruito sulle pendici del primo contrafforte
delle Prealpi Giulie, il Monte Corada, interamente in Slovenia,
mantengono alcuni splendidi esempi di architettura rurale, tipici di
queste zone. Da Mernico, passando il Judrio sul ponte "dello
schioppettino", si giunge in poco tempo a Cividale del Friuli e,
quindi, a Udine.
Strada del Vino
La strada principale che
attraversa tutto il territorio di Dolegna è stata denominata "STRADA
del VINO" in quanto procede tra le coltivazioni viticole da dove
vengono sapidamente estratti i prelibati vini del Collio.
Il Collio Goriziano
II Collio è una interessante
area collinare situata nella estrema parte orientale iella pianura
friulana, delimitata ad est dal fiume "Isonzo, ad ovest dal fiume
Judrio e a nord delle Prealpi Giulie. Il clima mite e piovoso; la
commistione dei venti freschi che scendono dalle Giulie con quelli
umidi provenienti dal mare; la strutturazione geologica dei terreni
hanno sempre reso questa regione particolarmente adatta alla
coltivazione di piante da frutto, ulivi e viti. Il Collio produce vini
tra i più prestigiosi dell'intero pianeta, dove eccellono soprattutto
i bianchi.
Ristorazione
Da qualche lustro si è
sviluppata, nel territorio di Dolegna un'intensa attività di
ristorazione, di buono e ottimo livello, complici le tradizioni
gastronomiche che, in quest'area di confine, risentono dei molti
influssi culturali, retaggio delle vicende storiche dei molti popoli
che in queste zone hanno vissuto o sono solamente passati.
Molte aziende agricole si sono organizzate per l'ospitalità
agrituristica; trattorie e ristoranti propongono ai molti buongustai
che nei fine settimana calano numerosi da tutta la regione, dalla
vicina Slovenia e dall'Austria, la bontà della cucina tipica friulana
accompagnata dall'eccellente, in taluni casi eccelsa, qualità dei suoi
vini.
Feste popolari
Dolegna rappresenta il cuore
della produzione vitivinicola del Collio: i sui vini, soprattutto
quelli autoctoni, raggiungono livelli qualitativi in molti casi
superlativi. Non a caso, la prima settimana di agosto si svolge, in
questa "perla del Collio", la "Festa della Ribolla", un importante
appuntamento che consente ai molti visitatori di apprezzare la
produzione enologica di quest'area, favorendone altresì un'organica
promozione.
Principali
monumenti e opere d'arte
Non
si conosce l'anno di erezione della Chiesa parrocchiale di S.
Giuseppe situata sulla piazza di Dolegna: si sa però che nel
Settecento esisteva in forma di piccola cappella. Ridotta in pessime
condizioni, proprio quando ci si apprestava al restauro scoppiò la
prima guerra mondiale e l'edificio prima venne occupato dalle truppe,
poi servì da prigione quando a Dolegna fu installato il Tribunale
Militare. Per le funzioni religiose venne intanto costruita una
chiesa-baracca.
Dopo la guerra si stabilì di sostituire la vecchia costruzione con una
nuova: nel 1927 fu distrutta la vecchia chiesa (e con essa andarono
perse le decorazioni di Giacomo Meneghini, il popolare «Jacun Pitôr»,
l'unico degli artisti naif del Friuli, vissuto tra Otto e Novecento) e
subito dopo fu costruita la nuova, su progetto dell'architetto Silvano
Baresi: un edificio ad aula, con facciata estremamente semplice. Fu
conservato il precedente campanile. In seguito la chiesa è stata
decorata da Tiburzio Donadon (1940) ed arricchita con stendardi e via
Crucis dì Dei neri (ca. 1930) e con statue lignee valgardenesi.
A
Mernico Chiesetta cinquecentesca, così come quella votiva
dedicata a S. Giacomo a Lonzano. Nella Chiesa di Scriò
sopravvive una popolaresca serie di dipinti di «Jacun Pitôr».
Faceva parte del patrimonio della chiesa una interessante statua
lignea dorata e dipinta raffigurante la Madonna con Bambino, opera
della fine del secolo XV attribuibile ad intagliatore vicino a
Domenico da Tolmezzo. È oggi conservata nella Biblioteca del Seminario
Teologico di Gorizia.
In territorio comunale, particolarmente imponente il Castello di
Trussio, ricordato fin dal XIII secolo. Più volte distrutto e
ricostruito, oggi risente degli ultimi interventi architettonici, sì
da aver assunto quasi un aspetto rinascimentale. A un chilometro da
Trussio, il Castello di Ruttars, una torre quadrata con
funzione di porta che, insieme con pochi metri di muraglia, conserva
quasi intatta la struttura originaria. Aveva scopi prettamente
difensivi.
Informazioni tratte da:
GUIDA ARTISTICA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
dell'Associazione fra le Pro Loco del Friuli-Venezia Giulia
http://www.prolocoregionefvg.org |