Sedegliano,
22 Giugno 2003
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SEDEGLIANO (Ud)
70 metri s.l.m. - 50,40 km² - 3.870 abitanti circa - C.a.p. 33039
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Frazioni/Località: Codemo - Gradisca - Grions - Rivis - San
Lorenzo - Turrida
Biblioteche: Biblioteca Civica, piazzetta Tessitori (apre
lu., me. e ve. dalle 16 alle 18,30 - sa. dalle 10 alle 12)
CAMPANE
Un flash dal fondo e sugli
altari laterali, all'interno della parrocchiale...
Suggestiva l'esecuzione dei
canti (che si cantava una volta...!) eseguiti dai fedeli,
sotto la guida del coro parrocchiale...
Principali
monumenti e opere d'arte
Nella Chiesa parrocchiale di Sedegliano, affiancata
dallo slanciato campanile in cotto costruito su progetto del gemonese
Girolamo D'Aronco (padre di Raimondo) tra il 1896 ed il 1901, il portale
laterale destro, con tenui lavori in rilievo, è opera fine Quattrocento
di Giovanni Antonio Pilacorte. All'interno affreschi di Lorenzo
Bianchini (ca. 1885) con l'Apoteosi di S. Antonio abate nel soffitto
della navata, altare maggiore in marmo di Giovanni Mattiussi (metà XVIII
secolo), confessionale m noce del celebre marangone cividalese Matteo
Deganutti (secolo XVIII) e buona pala d'altare (Madonna con Bambino tra
i Santi Rocco, Macario e angeli, venerata come la Madonna della Salute,
1553) di Pomponio Amalteo, affollata composizione priva di respiro e di
squarci paesaggistici, chiaramente ispirata al manierismo romano,
attenta nell'uso del colore e nei ritratti dalla dolce espressione.
Nella Chiesetta del cimitero, affreschi inizio Cinquecento di
Giampietro da Spilimbergo (mutili) e portale decorato negli stipiti e
nell'architrave con ben diciannove testine di angioletti (oltre alle
ligure dei Ss. Pietro e Paolo) da Giovanni Antonio Pilacorte (1497).
I più antichi affreschi del comune si trovano nella Chiesa di
Redenzicco: resti di una Crocifissione trecentesca (nobili volti e
buona tecnica) accanto ad un più recente singolare affresco raffigurante
una processione (metà secolo XVI) dei maggiorenti del paese, con gustose
note di costume nei vestiti e nei cappelli. Nella Chiesa di Rivis
una tela di Bernardino Orando, udinese, con la Madonna con Bambino, le
Ss. Margherita e Agata ed un paesaggio collinare e montuoso nella parte
bassa (ca. 1610); a Turrida un dipinto raffigurante S. Martino di
Domenico Fabris (secolo XIX) ed un portale del Pilacorte (1516), autore
anche dell'acquasantiera della Chiesetta di S. Giuliana a
Coderno (ca. 1503) e del fonte battesimale della Parrocchiale di S.
Lorenzo a Sedegliano (firmato 1503, con scene di vita dei campi nel
basamento).
A Gradisca, il portale della Parrocchiale, opera di Giovanni
Antonio Pilacorte (1515), porta nella lunetta un bassorilievo con il
Martirio di S. Stefano eseguito con la particolare tecnica dello
stiacciato; l’affresco del soffitto, raffigurante il Martirio di S.
Stefano, è del pittore neo-classico veneziano Gian Carlo Bevilacqua
(1839). La Chiesetta di S. Giorgio conserva ma balaustra del 1524
con fregi e figure di angeli candelofori e dell'Annunciazione del
Pilacorte: nel piccolo edificio votivo è stato recentemente rimesso in
luce un affresco cinquecentesco con S. Giorgio che libera la principessa
dal drago (Marco Tiussi, 1557), sorta di fumetto ante litteram nel quale
i personaggi in primo piano non impediscono all'attento lettore di
fermare lo sguardo sul fiabesco paesaggio di fondo, sul castello
brulicante di interessati spettatori. Sull'altarolo, interessante pala
con S. Giorgio che libera la principessa dal drago del pescarese Cesare
Begni (1618), opera di molto effetto, ben curata nei particolari,
caratterizzata da improvvise sciabolate di luce.
Informazioni tratte da:
GUIDA ARTISTICA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
dell'Associazione fra le Pro Loco del Friuli-Venezia Giulia
http://www.prolocoregionefvg.org |