Tratto dal libro
50° di fondazione del Gruppo
"E. Fantini" Passons
10° di fondazione Coro Alpini Passons
Gli Alpini sono una garanzia.
Ogni volta che un gruppo o una sezione celebra l’anniversario
della sua costituzione si aggiunge una pagina importante al libro
degli Alpini. Ogni celebrazione può sembrare uguale alle altre, ma
così non è. Ogni gruppo, piccolo o grande che sia, ha dato poco o
molto del suo impegno a favore degli altri, del proprio paese,
della società. E’ vero che molti gruppi, giustamente, sono
intitolati ad Alpini caduti in guerra: è vero altrettanto che da
più di mezzo secolo ininterrotto è l'impegno per la pace e per la
solidarietà che ha contraddistinto il corpo degli Alpini sia in
armi sia in congedo. E' anche vero che, abbastanza spesso, c'è
l'occasione per inaugurare una nuova sede o un gruppo. Si chiederà
qualcuno: ma come, stanno facendo di tutto, nelle alte sfere, per
eliminare gli alpini e questi continuano a formare nuovi gruppi e
a costruire sedi? La risposta è fra le più semplici. Lo spirito
alpino, l'Alpinità, è più forte di qualunque manovra che tenda a
ridurre le unità. Guardandoci attorno vediamo per fortuna ancora
dei volti giovani. Giovani che credono nei valori della Patria,
che rispettano la nostra bandiera, che si rivolgono all'A.N.A. per
confermare la loro volontà, anche in congedo, di continuare a
rendersi utili. Gli Alpini ci sono sempre, dove c'è bisogno di
loro, nel regolare il traffico durante una manifestazione, nello
scavare fra le macerie di un terremoto o di un 'alluvione. E' più
che giusto, dunque, ricordare e celebrare gli anniversari della
costituzione dei nostri gruppi. Tutti noi dobbiamo rivolgere un
pensiero riconoscente a quanti, in tempi ormai lontani, hanno
sentito la necessità e il dovere di far grandi le nostre famiglie
alpine. E' seguendo il loro esempio che oggi siamo orgogliosi di
ricordare il mezzo secolo d'attività di un gruppo, quello di
Passons. Un gruppo che vanta una storia di tutto rispetto. Un
gruppo che ha sempre potuto contare su dirigenti validi e capaci,
e su iscritti convinti di appartenere a un’associazione che ai
suoi aderenti chiede un solo, indispensabile requisito: l'orgoglio
e il rispetto per il cappello alpino.
Enzo Driussi
Il saluto del
Sindaco di Pasian di Prato
La celebrazione di un doppio anniversario, quello dei cinquant'anni
dalla fondazione del gruppo A.N.A. di Passons e dei dieci anni
dall' istituzione del coro espresso dallo stesso gruppo, non è
avvenimento che capita tutti i giorni! Giustamente quindi siamo
chiamati a ricordarla alla cittadinanza e a festeggiarla in varie
maniere, alcune anche certamente eccezionali: infatti,
l'avvenimento è solennizzato addirittura con la graditissima
pubblicazione di un libro. Parlare degli Alpini a Passons in
realtà è come parlare della storia del nostro Paese in
particolare, e del nostro Friuli in senso più lato. Non
dimentichiamo che, quando la leva era obbligatoria, la stragrande
maggioranza dei nostri giovani friulani finiva per vestire la
divisa d'Alpino, e di quest'appartenenza ognuno andava orgoglioso:
era come se quella penna nera lasciasse un'impronta indelebile
nella vita di quei giovani.! Gli Alpini rappresentano il cuore, la
generosità, l'attaccamento alla tradizione delle genti friulane.
Sempre presenti nei momenti in cui c'è bisogno di solidarietà:
terremoti, alluvioni, calamità naturali li hanno visti al lavoro
vicini alla sofferenza della nostra Regione, ma anche di regioni
lontane da noi. A Passons la sede degli Alpini è stata sempre
aperta alla cittadinanza in ogni occasione importante di vita
associativa. Nei momenti di festa e di aggregazione si può sempre
contare su una sicura, attiva e concreta accoglienza. E la
creatività del Gruppo non si ferma alle cerimonie tradizionali o
all'organizzazione di festeggiamenti che si concludono di fronte a
un'ottima pastasciutta! Il contributo degli Alpini alla vita del
paese si spinge oltre. Graditissima e irrinunciabile è, ad
esempio, la rassegna corale che si svolge in prossimità delle
festività natalizie e che ormai ha un suo ruolo nel programma
culturale musicale del Paese. Per tutto ciò, GRAZIE al gruppo A.NA.
Il sindaco Lorenzo Tosolini
Il saluto del
Presidente della Sezione di Udine
Il traguardo del mezzo secolo di vita permette un bilancio
retrospettivo dal quale si apprezza il lavoro svolto dalle penne
nere caratterizzando la vita paesana, il raggiungimento di
importanti obiettivi sotto la guida del già Capogruppo Diego
Cuttini, quali la sede realizzata oltre oltre vent'anni fa e poi
la passione dell'attuale capogruppo Remo Fanna che ha portato
anche alla costituzione, esattamente dieci anni fa, del Coro
Alpino che ha avuto un ottimo palcoscenico nelle serate che
precedono le adunate nazionali. Esso si è subito proposto per
rassegne nelle varie città sedi dei nostri raduni raccogliendo
consensi e crescendo sia qualitativamente sia in professionalità.
Le penne nere di Passons stanno continuamente dimostrando gran
vivacità impegnandosi in molte attività, dalle istituzionali alle
sportive, con i tornei di bocce in testa, al sociale a favore
soprattutto della comunità locale. E' con piacere che saluto
questo compleanno che si festeggia in un clima di serenità
raggiunto grazie anche alla definizione del mantenimento
dell'attuale sede. L'augurio che faccio agli alpini di Passons è
di non perdere l'entusiasmo che li sta animando e soprattutto di
riuscire a coinvolgere, nella loro attività, coloro i quali hanno
prestato servizio militare negli alpini ma non si sono mai
avvicinati alla nostra Associazione. Probabilmente per scarsa
conoscenza dei contenuti e delle attività che vengono sempre più
apprezzate e sostenute. Il canonizzare gli alpini in congedo non
diventa mai agevole ma questa difficoltà è per noi un cemento che
ci rende sempre più compatti e orgogliosi. Buon compleanno agli
alpini di Passons.
Roberto Toffoletti
Il saluto del
Capogruppo
Dopo dieci anni, fare un bilancio dell’attività svolta da un
gruppo d'Alpini, potrebbe sembrare una cosa non facile, ma diventa
facilissimo se nella memoria sono rimaste scolpite le occasioni
più importanti, le manifestazioni più espressive, le iniziative,
sociali di maggior rilievo che hanno caratterizzato questo
decennio. Nel 1993, ho ricevuto l'incarico di Capo Gruppo,
subentrando al Cavalier Diego Cuttini (al quale va il mio più
cordiale ricordo ed il più sincero ringraziamento per l'opera
svolta come mio predecessore) e ho ritenuto di dedicare una delle
prime attenzioni alla costituzione di un "nostro'' coro. Dieci
anni dopo (ma lo dirà anche qualcun altro) posso affermare con
soddisfazione che quell'iniziativa e andata a buon fine, tanto che
il gruppo di Passons è ovunque conosciuto, non solo per la sua
bella sede e per le numerose attività, ma anello per la presenza
del suo coro alle più qualificate rassegne e alle manifestazioni
di carattere locale e nazionale. Un altro punto importante che mi
pare di poter rilevare è la definitiva soluzione della
disponibilità della nostra "Casa". I colleghi del consiglio
direttivo, che ringrazio sentitamente, mi sono stati perennemente
a fianco nel sostenere il nostro buon diritto a mantenere viva la
sede storica, quella costruita con l'apporto di tutti gli alpini
di Passons. Il Sindaco Tosolini ed i suoi collaboratori hanno
ascoltato il. nostro appello e si sono attivati per soddisfarlo. A
loro un sincero grazie e la nostra riconoscenza. Vorrei ora fare
un elenco delle iniziative che ogni. anno, per dieci anni, hanno
visto impegnato il nostro gruppo ed i suoi dirigenti. Sarebbe
troppo lungo e forse a qualcuno potrebbe sembrare un'inutile
esibizione di meriti. Mi limiterò a ricordare le frequenti gite
per opere liriche e per manifestazioni culturali, le piccole e
grandi migliorie apportate alla sede sociale, i tornei di bocce
per il trofeo Gallino da noi organizzati negli anni 1993, 1994,
1996, 2002, le feste di carnevale e le veglie verdi (chissà che
non si possa riprendere la tradizione....), la solidarietà
espressa in varie occasioni con i membri della nostra Protezione
civile (Kukes, Gioiosa Ionica,anziani...) e, sicuramente non
ultimi, i momenti di festa con la simpatica tradizione de "purcitade''.
Tutte le occasioni per stare insieme alla gente, al Paese. Per
sentirsi sempre di più Alpini e protagonisti, assieme agli altri,
della vita d'ogni giorno, onorando il Cappello e la nostra piccola
grande Patria.
Remo Fanna
Correva l’anno
1952 (esattamente il mese di dicembre) quando Giovanni Felet, Lino
Micoli. Angelo Pagnutti, Renato Tomadini, Giuseppe Dorigo, Aldo
Cuttini, Leopoldo Cuttini e Franco Driussi, tutti Alpini reduci
della seconda Guerra Mondiale, si riunirono, presso il "Bar
Centrale da Armide'' con lo scopo di fondare il Gruppo Alpini di
Passons. L'entusiasmo era alto e ciò permise nell'arco di soli tre
mesi di radunare un numero di soci sufficiente a permetterne la
nascita. Il primo problema affrontato nel gennaio 1953 fu
l'elezione del Capo Gruppo. La carica fu proposta al socio Cuttini
Cav. Luigi, classe 1900 che accettò.
Domenica 14 Marzo 1953 il consiglio fissò l'inaugurazione del
Gruppo e questa va considerata come data di fondazione. Il
direttivo si trovò a dover scegliere il nome della persona cui
intitolare il Gruppo. Le candidature furono diverse, come le
motivazioni addotte. Alla fine però prevalse la seguente
motivazione: "l’Associazione Nazionale Alpini deve in primo luogo
privilegiare coloro clic hanno perso la vita sul campo di
battaglia". Per questo motivo, fu scelto "Fantini Elio" deceduto
il 13 febbraio 1941 in un'azione di guerra sul fronte Greco
Albanese.
Domenica 14 Marzo 1953 "Grande Festa in Paese". S'inaugura il
Gruppo Alpini di Passons alla presenza delle Autorità. Al momento
dell'inaugurazione i Soci effettivamente iscritti erano 55. |