biel
lant a Messe a Raspan
Raspano di Cassacco,
13 Maggio 2001
L'occasione per ritornare a Raspano si è
presentata domenica 13, perchè avevo deciso di assistere alla Messa, e
consegnare due CD del concerto che si era svolto il 25 Aprile scorso.
Non essendo ancora in programma la creazione di queste pagine, non ho
registrato le campane... oltretutto sono arrivato in chiesa quando la cerimonia
era già iniziata.
Non è mia abitudine azionare il flash durante le cerimonie, ma visto che
era coinvolto un gruppo di bambini che si preparavano per la Prima Comunione, ho
creduto opportuno infrangere quella regola, ed effettuare qualche click, con e
senza flash. Tra le tante foto scattate, bene o male riuscite, ne ho scelte due.
Naturalmente ho approfittato per fare un giro nei dintorni, ed ho scoperta questa meraviglia.
Castello
di Cassacco
Secoli XIII-XVI
La
posizione geografica lungo l'antica direttrice che conduceva oltre le Alpi, ha
favorito nei secoli a decorrere probabilmente dall'età tardo antica, tale
postazione difensiva che tuttora mantiene intatte molte delle sue
caratteristiche originarie. La costruzione attuale risale al Quattrocento con
alcune modifiche posteriori.
Nel corso dei secoli XIII-XIV il castello fu di proprietà dei
Legio, dei della Torre, dei Savorgnan della Bandiera ed infine, nel 1466, dei
Montegnacco che costruirono poco dopo la chiesetta dell'Assunta, rimaneggiata
poi nella prima metà del XVIII secolo.
Il castello ha conservato gran parte delle strutture
originarie con alcune modifiche apportate nel settecento, quando lo sdoppiamento
dei nuclei famigliari e l'abbandono del palazzetto di Udine richiese una più
funzionale distribuzione degli spazi.
L'edificio è composto da due torri quadrangolari, un tempo
merlate, che fiancheggiano il corpo centrale a cui si addossano altre
costruzioni di epoca posteriore. Si conserva ottimamente anche la cinta muraria
con i resti delle pietre che sorreggevano i camminamenti di ronda. La parte più
antica, probabilmente di età altomedioevale, viene individuata nella parte
della torre sud. Nel castello sono presenti alcune testimonianze lapidee di età
romana probabilmente trasportate da Aquileia nel corso del XVI secolo la
sensibilità antiquaria dell'epoca.
Una leggenda narra che questo castello e il vicino castello
di Tricesimo, per oltre un secolo appartenenti alla famiglia dei Montegnacco,
fossero collegati da un cunicolo sotterraneo a cui si accedeva scendendo una
scala di quaranta gradini che, nonostante le ricerche e gli scavi effettuati,
non sono mai stati individuati.