Flaibano (UD), 22 Ottobre 2017
Chiesa di Santa Maria Annunziata

          Come ampiamente previsto dal servizio meteo, una pioggerellina più o meno insistente ha accompagnato l'intero tragitto, peraltro abbastanza agevole avendo preferito l'opzione "tangenziale ovest", che solo con qualche chilometro in più evita il caos urbano udinese e ad una sua uscita immette direttamente in direzione della meta attraverso la SP60. Le due foto all'entrata del paese sono state riprese tra un passaggio e l'altro delle spazzole tergicristallo e la prima foto della chiesa è stata ripresa dall'interno della vettura, mentre con grande anticipo (come si vede dall'orologio) ero in attesa della prima scampanata. Non era certamente la prima volta che venivo a Flaibano, avendo effettuato altri due servizi per questa rubrica nel lontano 6 luglio 2008 poi ancora 8 Marzo 2015 e per la rubrica "nuove dal Friuli e dal mondo", nel Centro Sociale per la presentazione del libro "la tedesca" il 4 Marzo 2016, con il ricordo di un tragico episodio accaduto proprio a Flaibano alla fine dell'ultima guerra.



CAMPANE

Santa Messa
nella ricorrenza della "Madone dal Rosari"
accompagnata dal Gruppo Giovanile (che vediamo in queste foto ricordo)



CANTO DI APERTURA



NEL NOME DEL PADRE


...vedute dal fondo durante l'omelia di Don Pasquale, cappellano militare della Base di Rivolto...

 
...la navata all'Offeririo...


Pane del cielo sei Tu, Gesù
via d'Amore: Tu ci fai come Te.
No, non è rimasta fredda la terra:
Tu sei rimasto con noi per nutrirci di Te,
Pane di vita; ed infiammare col Tuo Amore
tutta l’Umanità.

Pane del cielo sei Tu, Gesù...
Si il cielo è qui su questa terra:
Tu sei rimasto con noi, ma ci porti con Te
nella tua casa dove vivremo insieme a Te
tutta l'eternità.

Pane del cielo sei Tu, Gesù...


...alla liturgia eucaristica...



PADRE NOSTRO



RINGRAZIAMENTI E BENEDIZIONE



SALVE REGINA

...dopo l'ultimo canto tutti sul sagrato mentre per fortuna stava spiovendo...

...con i bambini trepidanti con i loro palloncini...

...che dopo la loro benedizione ed una preghiera sono stati liberati,
portando verso il cielo i cartoncini con le preghiere attaccati ad un filo...

Flaibano
(Da Wikipedia, l'enciclopedia libera)

         Flaibano (Flaiban in friulano, Filban in friulano locale) è un comune italiano di circa 1100 abitanti della provincia di Udine in Friuli-Venezia Giulia, all'interno della comunità collinare del Friuli centrale.
          Il comune si trova al centro del Friuli, nella zona dell'alta pianura Friulana. Il territorio comunale si può dividere in due parti; la prima pianeggiante e per lo più adibita a campi coltivati, la quale si trova nella zona circostante al capoluogo, la seconda è quella a ridosso della scarpata naturale del fiume Tagliamento, ricca di boschi e posizionata presso la frazione di San Odorico al Tagliamento.
          Il principale corso d'acqua è il fiume Tagliamento, che delimita il confine ovest del territorio comunale, e presso il quale sorge il Parco del Tagliamento. Altri corsi d'acqua sono la Roggia di San Odorico e il canale Giavons presso il capoluogo. L'altitudine media è di circa 100 metri sul livello del mare. All'interno del comune si trova il SIC dei Prati di Coz.
          A Flaibano sono presenti vari resti di epoca romana, come ville e depositi. Il nome deriva da Flavianus, un romano che fondò il paese poco dopo la fondazione di Aquileia. A Sant'Odorico è presente una tomba di epoca preistorica. Il comune è uno dei quattro che formano l'itinerario turistico del "teritori da la civiltat dal clap" (territorio della civiltà dei sassi).
          L'attuale Chiesa parrocchiale, edificio ad una sola navata con cappelle laterali, è il prodotto di continue modifiche succedutesi nei secoli e culminate nel quasi totale rifacimento (per quanto riguarda la parte architettonica) avvenuto tra gli anni 1922 e 1933. Conserva due acquasantiere del 1511 e del 1671, un altare marmoreo settecentesco con le statue dell'Annunciata e dell'Arcangelo Gabriele, nel quale furono collocate, nel 1772, le reliquie dei Martiri Bonifacio e Vittorio. L'altare ha preso il posto del precedente, cinquecentesco, parte in legno e parte in pittura; i documenti lo ricordano come un trittico in legno dorato a due ripiani al centro dei quali stanno le statue della Madonna con Bambino e dell'Eterno Padre, ai lati le pitture dei S. Pietro Martire e S. Giovanni Evangelista, S. Rocco e S. Urbano (in alto) e delle Ss. Agata e Brigida (in basso). L'autore, Bernardino Blaceo, intagliatore e pittore udinese, qui operoso intorno alla metà del XVI secolo, è lo stesso dell'antico altare della parrocchiale di Remanzacco, molto simile nello stile. I quattro dipinti con i sei Santi nominati sono rimasti e testimoniano le capacità dell'artista. L'antico portale della chiesa, ora posto sul fianco sinistro, è opera datata 1506 e firmata da Giovanni Antonio Pilacorte, ha un malandato tondo con la Madonna con Bambino in bassorilievo nella lunetta e stipiti e architrave decorati con ben sedici testine di putti alati.

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