Festa per i 50 anni di sacerdozio di don Quai
(V.Z. - La Vita Cattolica)

          Cinquantanni da prete, di cui 26 spesi in Germania, al fianco degli italiani emigrati in quel paese, ma don Fausto Quai, parroco di Trasaghis, Braulins e Peonis, non ha mai dimenticato il paese d'origine con il quale ha sempre mantenuto intensi legami. Domenica 26 giugno la sua Susans (Majano) si stringerà a lui per il 50° anniversario di sacerdozio.
          Il programma della giornata prevede alle 10.45 la partenza del corteo dall'abitazione del sacerdote per raggiungere la chiesa parrocchiale dove, alle 11.15, sarà celebrata la Santa Messa solenne, cantata dalla corale parrocchiale diretta dal maestro Renato Tomada. Al termine della celebrazione tutti sono invitati nel centro comunitario parrocchiale per un momento conviviale. Saranno proiettate le immagini più significative del percorso pastorale di don Quai, dalla consacrazione sacerdotale al servizio nelle comunità parrocchiali a lui affidate, e verrà distribuito il volume «La mia vita da prete», che raccoglie ricordi e vicende della storia del sacerdote, in particolare i suoi 26 anni di servizio in missione in Germania, con gli italiani emigrati a Rastatt, Saarlouis e Biberach.
          Ordinato sacerdote il 29 giugno 1966, don Quai iniziò il suo servizio pastorale come cappellano nella parrocchia udinese di San Paolino (1966-1967), dal 1967 al 1972 fu a San Giorgio di Nogaro e dal 1972 al 1979 a Liaris e Clavais. È nel 1979 che inizia la sua missione in Germania, fino al 2005 quando rientra in Friuli. Dal 2006 è parroco di Trasaghis, dove il suo 50° di sacerdozio sarà ricordato domenica 10 luglio, nella Santa Messa delle ore 10.30.
          «Organista e suonatore di fisarmonica, a Susans don Fausto è molto amato - sottolinea il direttore del consiglio economico parrocchiale, Cilpietro Tomada -. Non ha mai dimenticato il suo paese d'origine e ne ha sempre seguito le sortì. Nell'occasione, assieme a lui e al nostro parroco, don Emmanuel, vogliamo ringraziare il Signore per il dono della vocazione».