nuove dal friuli e dal mondo

Saciletto di Ruda (UD, 6 Marzo 2016
Località La Spessa

Commemorazione dei tragici episodi accaduti alla fine dell'ultima guerra


...nella zona attrezzata di "La Spessa" si notavano ancora le tracce del maltempo, ma momenti di chiarore facevano presagire un netto miglioramento, anche se tutti erano ben attrezzati per ogni evenienza...




...il corteo in avvicinamento...


...una visione del piazzale mentre la Banda Mandamentale di Cervignano eseguiva i brani...


                   
Inno d'Italia - Inno alla Gioia - Il vessillo in alto sventola


...visione d'insieme con i labari dei Comuni, il palco con le autorità, il coro ed i ragazzi delle scuole...


...il benvenuto del Sindaco di Ruda...

Commemorazione dei gappisti fucilati
(Gessica Mattalone - Messaggero Veneto del 5 Marzo)

          La cerimonia, come ogni anno, sarà patrocinato dai Comuni di Ruda, Aiello del Friuli, Aquileia, Bagnaria Arsa, Cervignano del Friuli, Fiumicello, Fogliano-Redipuglia, Monfalcone, Palmanova, Pocenia e Terzo di Aquileia, dalle Anpi locali e dalle Anpi provinciali di Gorizia e Udine. Alle 9,30, un’ora prima dell’inizio della cerimonia, sarà deposta una corona nella caserma Piave di Palmanova, un’ora più tardi, alle 10, nel cimitero a Privano, per poi formare il corteo che alle 10.30 attraverserà le strade di Saciletto.
          Alle 10.30, il discorso celebrativo in piazza La Spessa, sarà tenuto da Monica Emmanuelli, direttore dell’Istituto friulano per la storia del Movimento di liberazione. Interverranno anche il “Coro Multifariam” della scuola di Musica di Ruda e la banda mandamentale di Cervignano.
          Sarà una giornata dedicata al ricordo per trasmettere alle nuove generazioni pagine di storia che raramente studiano nelle aule scolastiche. Gli allievi della scuola media di Ruda e gli alunni della primaria di Terzo di Aquileia, reciteranno infatti alcuni brani tratti dall’epistolario della Resistenza.
          Nel corso della giornata saranno ricordati Bruno Montina Riccio, il partigiano dei Gap caduto, a 20 anni, in combattimento il 17 agosto 1944 a Cervignano. Ma anche Dino Bertossi, il contadino di Pocenia divenuto intendente a Torsa, catturato a Driolassa il 29 Dicembre e torturato alla caserma Piave di Palmanova, per poi fucilarlo l’11 febbraio 1945 a Privano a soli 22 anni. Saranno commemorati anche Vitalino Franzot Diavolo, l’operaio di Fogliano torturato a Palmanova e trucidato a Joannis di Aiello, a 19 anni, il 12 febbraio 1945 assieme ad Arrigo Dozzo Arrigo, operaio ventenne di Monfalcone, combattente della brigata Garibaldi Trieste; Ferruccio Cidin Giordano, il partigiano dell'Intendenza Montes morto a 33 anni, Ugo Zorzenon e Carlo B commissario della Garibaldi-Natisone, entrambi operai, entrambi fucilati a Saciletto il 25 febbraio 1945. Saranno ricordati pure Mario Malner Franco di Monfalcone, 18 anni, partigiano dell’intendenza Montes e Gentile Valeri Pedro di Terzo d'Aquileia, 25 anni, gappista, entrambi operai, catturati il 13 e 14 febbraio e fucilati a Saciletto il 24 marzo 1945.



...esecuzione del Coro Multifariam di Ruda...


...un'ultima panoramica ripresa al centro del piazzale...

...sono saliti sul palco gli allievi della scuola media di Ruda e gli studenti della primaria di Terzo di Aquileia, che hanno letto alcuni pensieri sulla Resistenza...

...la cerimonia si è conclusa con la Commemorazione Ufficiale di Monica Emmanuelli,


della quale vi proponiamo una estratto della parte finale...

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Regeni morto per la libertà, come un martire
( Davide Vicedomini – Messaggero Veneto del 7 Marzo 2016)

          RUDA. «È necessario chiedere a gran voce verità a giustizia come si fece per i partigiani. Noi oggi lo gridiamo per Giulio Regeni giovane ricercatore che ha commosso il mondo intero, vittima di un crimine aberrante, martire del 21° secolo, che ha saputo amare gli ideali di speranza, che ha difeso la libertà in un paese dove i diritti umani sono calpestati e ha perso la vita come i partigiani di 70 anni fa».
          L’ennesimo appello è partito ieri direttamente da Saciletto di Ruda, in occasione dell’eccidio dei gappisti fucilati nel 1945 nelle campagne della bassa friulana. A lanciarlo è stata il primo cittadino di Ruda, Palmina Mian, a nome anche dei venti sindaci, delle autorità regionali e parlamentari presenti, e dell’Anpi che ha organizzato la commemorazione. In 500 hanno sfilato in corteo. In mezzo ai vessilli delle associazioni anche gli striscioni «Verità per Giulio» appesi poi in piazza La Spessa.
          «Gramsci – ha ricordato Mian – ci ha insegnato che «chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano». Parole sempre più attuali dinanzi al dilagante populismo, alla demagogia e all’antipolitica galoppante, alla corruzione incessante e al debito pubblico, al razzismo e alla miseria di certi comportamenti umani, come il disinteresse, l’assenteismo e l’indifferenza.
          Non si può essere indifferenti davanti alle ingiustizie, piccole o grandi che siano: è necessario essere parte. L’impegno civile, il senso dello Stato e la ricerca della verità sono principi alla base di una civiltà giusta e libera, sono valori indiscutibili per i quali l’umanità si possa distinguere dalla barbarie, per i quali ogni uomo possa definirsi tale. La democrazia è proprio questo: l’opportunità di essere protagonisti, insieme agli altri, del nostro domani».
          «Giulio – ha concluso il sindaco di Ruda – ha incarnato proprio questi valori. Dobbiamo quindi rivolgere un pensiero accorato e allo stesso tempo fiducioso per la famiglia Regeni e per le tante persone che hanno conosciuto Giulio o che non hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Abbiamo coscienza di aver perso un giovane coraggioso. Giulio Regeni, cittadino del mondo, è morto per la sua passione di capire e far conoscere, per la giustizia e per la democrazia».
          È toccato infine agli allievi della scuola media di Ruda e agli studenti della primaria di Terzo di Aquileia recitare lettere e pensieri in memoria di Regeni. «Giulio – questo il testo letto da un alunno – era un ragazzo come noi che ha pagato con la vita la sete di valori e di conoscenza. È morto per la libertà di stampa e ha cercato di diffondere nel mondo i diritti sacrosanti dell’uomo», e ancora «le idee non muoiono con le persone e gli ideali di Giulio resteranno vivi tra di noi».

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Le foto ricordo

...il "Coro Multifariam", i ragazzi delle scuole e due amici che incontro in varie manifestazioni...

 
...per terminare di questo servizio vorrei segnalare il banchetto della Associazione Culturale "Boborosso",
che recentemente ha istituito il "Concorso Letterario Erminio Masiero - Neri", giunto alla seconda edizione.
Per info:
https://www.facebook.com/associazioneculturaleboborosso/