nuove dal friuli e dal mondo

Udine, 9 Agosto 2015
Spazio Verde di Largo Goldoni

Scoprimento di una Targa
che dedica lo spazio verde alle Vittime di Marcinelle

Sono giunto anche io in Lardo Goldoni in tempo per assistere allo scoprimento della targa
e alla deposizione delle corone d'alloro...



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...sono seguiti i vari interventi...


...e alla fine le foto di gruppo...

 LA CERIMONIA ERA STATA PRECEDUTA DALLA SANTA MESSA 

I figli di Ciro Natale Piccolo raccontano il sogno perduto del padre

          Ciro Natale Piccolo era uno dei tanti emigranti partito dal Friuli per andare a cercare lavoro in Belgio. Un viaggio finito in tragedia nella miniera di Marcinelle che i figli Marina e Marino Piccolo hanno ricordato, ieri, con la voce ancora rotta dall’emozione.
          Nato a Savorgnano del Torre (Povoletto), Ciro aveva deciso di lasciare il Friuli assieme alla moglie di Faedis alla ricerca di miglior vita e aveva trovato lavoro proprio nel sito minerario di Bois du Cazier in Belgio. Non poteva certo immaginare che in quel luogo avrebbe trovato la morte a soli 44 anni. «È una grande emozione essere qui, come tutti gli anni, non si può mai dimenticare» ha esordito con un filo di voce Marina giunta in Friuli assieme al fratello per la commemorazione. Nonostante sia nata e vissuta in Belgio a pochi passi dal luogo della tragedia, Marina Piccolo prova un forte attaccamento per il Friuli dove suo padre è sepolto nel cimitero di Povoletto. «Mio padre diceva sempre “morto o vivo voglio tornare in Italia” e così lo abbiamo portato qui tanti anni fa» spiega lasciando trapelare l’amarezza per la vita di stenti degli operai di allora. «Mio papà lavorava tanto e guadagnava poco, abitavamo nelle baracche come prigionieri». Il lavoro dei minatori «era disumano, le persone erano costrette a lavorare in quelle condizioni». Appena arrivati in Friuli Marina e Marino Piccolo sono andati sulla tomba del padre con i loro nipoti desiderosi di conoscere le origini della famiglia. Grati al Comune per aver intitolato un’area verde alle vittime di Marcinelle, i fratelli Piccolo hanno fatto notare che «la gente si ricorda dei minatori che hanno dato la loro vita per il progresso» auspicando che la tragedia resti motivo di riflessione sugli infortuni sul lavoro. Ecco perché hanno portato i figli prima e i nipoti poi a vedere il sito ormai dismesso della miniera. (f.d.z.)