nuove dal friuli e dal mondo

Diga d’Izourt (Francia), 12/13/14 Ottobre 2012
 

IZOURT una terribile tragedia...
ma che ha dato vita ad una straordinaria fratellanza!
(Servizio gentilmente inviato da Danilo Vezzio del Fogolar Furlan di Lione)

          La tragedia d’Izourt nei Pirenei francesi, avvenne 73 anni fa, esattamente il 24 marzo 1939, e vi trovarono la morte 31 operai di cui 29 italiani, 8 erano friulani.
          La località di Izourt é nelle splendide montagne al limite tra Andorra e Francia a 1650 m di altezza, il quel periodo una diga era in costruzione per sbarrare un laghetto, il cantiere comportava dei baraccamenti per gli operai ed é qui, che morirono in condizioni dantesche, i nostri compatrioti..
          Alle 7.30 del mattino una tormenta di neve di una incredibile intensità si abbatté sul cantiere, dei venti violentissimi ed il peso di oltre sei metri di neve scoperchiarono e fecero crollare le baracche malgrado fossero state costruite solidamente, in pietra, dagli operai stessi.
          I superstiti tentarono di soccorrere i compagni feriti sotto la neve e le macerie, il freddo era polare, le condizioni meteorologiche estreme, le installazioni elettriche, teleferica distrutte, senza l'elettricità nessun mezzo di comunicazione possibile, non ci sono strade, ed il primo centro abitato si trova a più di due di marcia col bel tempo, la tormenta impedisce ogni tentativo.
          I primi soccorsi arriveranno solo nel pomeriggio, si poté evacuare i primi feriti l'indomani 25 marzo, la sera stessa il prefetto ordino' l'evacuazione della zona, lasciando sul posto della catastrofe, i corpi dei deceduti, che saranno evacuati a valle, dai militari francesi, più giorni dopo, i morti avevano tra i 23 e 52 anni e furono inumati nel piccolo cimitero accanto alla chiesa, del paese di Vicdessos.
          La seconda guerra mondiale sta per scoppiare, gli italiani diventeranno, per un periodo, dei nemici della Francia, le tombe degli operai italiani verranno dimenticate ed eliminate...il cimitero manca di spazio....
         Eccovi brevemente, un rammento della tragedia del marzo 1939, si puo' facilmente immaginare il dolore dei familiari in Italia ed in Friuli.....a Travesio, Aviano, Pagnacco, Buja, Caneva, Tricesimo, Cassaco, le famiglie non ebbero neppure una salma su cui piangere.
          Gli anni passarono, molti anni.... ma qualcuno si ricordava ancora di questi italiani, un signore, allora bambino, aveva negli occhi quelle corone mortuarie fatte di perle di vetro, appese al muro della chiesa, e si ricordava del racconto accorato della nonna, sulla lunga fila di bare allineate in un gelido mese di marzo ‘39 nel cimitero di Vicdessos.
          Nel 2002 questo signore; poiché si tratta di vero un signore, si mise in testa di rimettere all’ onore questi operai sconosciuti, morti su un cantiere nei Pirenei a 1650m di altezza, chiese aiuto al consolato italiano, che lo diresse verso le associazioni italiane, una rispose positivamente, l’Alliance Franco-Italienne di Tolosa, che si trova a più di 100km da queste montagne, una nuova associazione fu creata, Ricordate-Souviens-toi d’Izourt, e le ricerche iniziarono.
          In Friuli tutti nomi dei defunti furono trovati, ed anche i loro familiari, a Cassacco é ancora in vita la vedova di uno di questi morti, si tratta di Emma Pellis di 101 anni!
          Durante dieci anni le due associazioni Ricordate-Souviens-toi d’Izourt e l’Alliance Franco-Italienne di Tolosa ribaltarono mari e monti in cerca di informazioni, collaborazione e fondi, lavorarono bruciando molte energie, ma riuscirono a coinvolgere i due comuni di Vicdessos e Auzat, a fondo valle d’Izourt, successivamente alcune associazioni italiane come i Veneziani nel Mondo, alcuni comuni del veneto: Fossalta, Portogruaro, Quero ed altri, si affiancorono.
Questi sforzi, questa dedizione, hanno avuto un risultato straordinario, oggi nel cimitero c’é una bella lapide, con tutti i nomi dei morti, dei gemellaggi sono stati concretizzati tra comuni italiani e francesi, c’é un fervore ed una fratellanza che va oltre quella fredda ‘’fraternité’’ scolpita sui timpani e frontoni dei municipi, é come se i morti fossero di nuovo tra noi dandoci la mano, unendo francesi ed italiani con sentimenti di solidarietà, pietà..... ed anche il piacere di sentirsi uniti nel ricordo.
          L’Ente Friuli nel Mondo tramite il Fogolar Furlan di Lione ha voluto essere presente alle importanti commemorazioni svoltesi con enfasi, su tre giorni12/13/14 ottobre 2012, ci sono state messe, discorsi, cerimonie, bandiere, a profusione, ma tutto questo si puo’ immaginare, quello che mi ha impressionato di più é stata l’inaugurazione del Cammino della Memoria, che parte da fondovalle per salire su, alla diga d’Izourt.
          Presto al mattino del 13 ottobre, nel freddo dei Pirenei, come dei pellegrini per Compostella, italiani e francesi iniziammo la salita per ripidi sentieri di montagna, ogni tanto, come in un via crucis trovavamo dei pannelli, che raccontano la tragedia e la vita in queste montagne, mi fermavo per leggere, ma era ‘’par tirà flât’’ , il sole non usciva dalle nubi, la brina del sudore appariva sulle spalle di coloro che mi precedevano, fumanti come cavalli all’aratro.
          Accenti veneti, friulani, catalani, andorrani, uomini, donne, bambini, bandiere...pellegrini... verso un Santuario-Diga, verso Martiri-Operai, verso una trinità umana, Lavoro-Progresso-Elettricità, dopo due ore di salita, ansimanti scoprimmo lo sbarramento, c’era poca acqua nell’invaso, si deve aspettare la neve, spesso sei o sette metri come in quell’orrenda notte del 39, per riempirlo.
          Sulla sponda del lago ci sono dei ruderi, mucchi di pietre, in ordine, erano i muri delle barracche degli operai, rustiche, ma costruite robustamente dalla nostra gente, ma non ha bastato, le forze della natura sono le più forti.
          Si possono vedere, delle piccole lapidi, una croce in granito, e più avanti sui resti di un muro rimasto in piedi, una tela bianca ricopre il primo dei pannelli del Cammino della Memoria.
          La salita é faticosa non tutti sono giovani e forti, si aspettano i ritardatari che arrivano col fiatone, poi Il sindaco di Auzat sig Bernard Piquemal pronuncia un breve discorso e scopre il pannello, un raggio di sole buca le nubi, la natura chiede scusa a modo suo, poi le voci maschili del coro La Quercia di Fossalta intonano Signore delle Cime...anche i sassi sembrano umidi di lacrime, l’emozione fa tacere tutti...neppure il vento turba il silenzio, i Pirenei sono diventati immensa cattedrale!
          La cerimonia continua, parole, poesie, ‘’aubades’,’ canti in italiano, francese ed occitano, il tutto tradotto nelle due lingue, ma bisogna scendere a valle, nel pomeriggio le commemorazioni con le autorità in grande uniforme non possono aspettare.
I due paesi di Auzat e Vicdessos sono vestiti a festa con le bandierine italiane tese sopra la strada principale, come nelle vecchie sagre di paese, la banderuola ‘’Bienvenue à nos amis Italiens’’ é sul ponte all’ingresso del paese...ma com’é possible?! La popolazione di questi due paesini di montagna sono diventati tutti italiani? Si sono fatti in quattro, per onorare la nostra gente!
          Sulla piazza centrale c’é folla, il corteo deve partire: fanfare, corali, bandiere, corone di fiori, famiglie dei caduti, autorità ecc..saremo tutti al cimitero di fianco alla chiesa, il Cammino della Memoria finisce o inizia li, sarà come volete!
          Si deve inaugurare una statua in marmo bianco d’Istria, una bella composizione dell’artista portogruarese Giulio Bornacin, che ha saputo dare ai due personaggi di pietra, una dolcezza particolare, hanno uno sguardo di tenerezza come se ci dicessero: ‘’ siamo poveri operai italiani, non dovevate fare tanto per noi...’’ e invece si!
          Si leggono tutti i nomi dei caduti, le famiglie posano una piccola corona per il loro caro, mentre la campana da morto sottolinea l’appello...l’emozione era palpabile anche qui.
          Non conoscevamo questa tragedia.... Marcinelle, Monongah certo, ma quella di Izourt nei Pirenei, era nascosta, la volontà, il lavoro di galantuomini hanno riportato alla luce questi fatti.
         Ho parlato di ‘’signori’’ voglio citarne solo due, il francese, Jean Pierre Ruffé e l’italiano Bruno Grotto, sono all’origine di questa riabilitazione e senza parole, mi tolgo il cappello!
          Evidentemente, non sono soli, eccovi la lista di tutti coloro che hanno partecipato, ma il mio mandi va agli anonimi, ai volontari, che da anni contribuiscono al Cammino della Memoria.
          L’Ente Friuli nel Mondo e le autorità regionali del FVG dovranno essere solidali in avvenire, affinché la memoria sia conservata nei Pirenei ed in Friuli.
          A cura di Danilo Vezzio - Fogolar Furlan di Lione

Le presenze

  • - Autorità locali: Bernard Piquemal, Auzat - Jean Magalhaes, sindaco di Vicdessos – sindaci dei comuni nelle vicinanze- A l'inaugurazione, présenza del Députato dell'Ariège e di 2 Consigleri Regionali.

  • - Autorità italiane: Claudio TESSARI : Assessore alla Pubblica istruzione Provincia di Venezia - sindaci de Morsano al Tagliamento (PN) di Pedemonte (VE) di Valdastico (VE) di Quero (BL)

  • - Autorità ecclesiastiche: Monseigneur Philippe Mousset – Vescovo di Pamiers (09) - Don Mario Daminato: Responsabile della Missione Cattolica italiana di Toulouse - Monsignor Sergio Moretto(Rettore del Santuario Diocesano di Marsura di Aviano)

  • - Associazioni: Ricordate-Izourt - Alliance Franco-Italienne del Midi-Pyrénées - Associazione Veneziani nel Mondo : queste 3 hanno co-finanziato la statua con una participazione del Conseil Général de l'Ariège.

  • - Altre associazioni: Padovani nel Mondo – Ente Friuli nel Mondo-Fogolar Furlan de Lyon - Association Anciens Combattants Italiens de Toulouse - Trevisani nel Mondo de Midi-Pyrénées – Vari comitati di gemellaggio franco-italieni della régione Pirenei e dall'Italia.

  • - Corali e Fanfare La Quercia de Fossalta di Portogruaro (VE) - Les Chanteurs du Comminges (St Gaudens) - L'Harmonie de Foix (09) - Les Gais Rimontais (Banda ) - 09

  • - Discorsi-alla diga: Robert Arnal (Membre de Ricordate) - Directeur d'EDF - Alberto Coppe :Vice Sindaco de Quero (BL)

  • - Inauguration du Chemin de la Mémoire: Bernard Piquemal (Maire d'Auzat) - Frédérique Massat (Député) - Antoine Specia ( Président d'Honneur de Ricordate) - Giulano Biasin (Maire de Morsano al Tagliamento)

  • - Au Cimetière de Vicdessos: Bénédiction par Mgr Mousset - Jean Magalhaes (Maire de Vicdessos) - Jean-Pierre Ruffé (Président et Fondateur de Ricordate-Izourt) - Alain Clerc (Président d'Alliance Franco-Italienne de Midi-Pyrénées) -

  • - A l'issue du concert du dimanche: Bruno Moretto ( Président Veneziani nel Mondo)

  • -Traductions assurées par Domenico Zago - Professeur d'Italien retraité originaire de la Province de Trévise

  • - Sculpteur: Giorgio BORNACIN - Portogruaro (VE)

  • - Diversi rappresentanti delle famigle dei caduti italiani.