Cividale onora Specogna - Salvò
gli alpini dell'Ottavo
(Lucia Aviani -
Messaggero Veneto)
Prima l'alzabandiera solenne, in piazza Duomo; poi la
messa in Santa Maria Assunta, infine il lungo corteo dal centro
storico al parco urbano di Rualis, per coronare l'anno del
centenario della sezione Ana di Cividale con l'inaugurazione di un
monumento - eretto accanto alla casa dell'acqua, all'ingresso
nell'area verde della frazione - all'indimenticato presidente Aldo
Specogna, colonnello insignito della medaglia d'argento al valor
militare per l'eroismo dimostrato durante la tragica campagna di
Russia, nel corso della quale riuscì a salvare i suoi uomini e la
bandiera dell’8° Reggimento alpini.
...entrata al suono
della Banda di Cividale...
Realizzata dall'artista Giovanni Basso, la scultura è
stata prodotta con materiale di recupero: ha infatti preso forma
dalla pietra con la quale nel 1984, due anni dopo la morte
dell'ufficiale, le penne nere avevano costruito in sua memoria una
fontana collocata nel giardino della Casa per anziani cittadina,
dalla quale in seguito, però, il manufatto era stato rimosso. Da
allora gli elementi che lo componevano giacevano in un magazzino, in
attesa di un riutilizzo «che però non arrivava mai», ha commentato
durante la cerimonia la figlia del colonnello, Piera Specogna.
«Proprio per il lungo tempo trascorso dallo smantellamento della
fontana - ha proseguito - nel momento in cui l'Ana, tramite
Pierluigi Parpinel, ci ha comunicato l'intenzione di usare quelle
pietre per farne qualcosa di nuovo in ricordo del nostro caro ci si
è aperto il cuore. Mio padre - ha aggiunto - è stato presente nella
vita di Cividale: ci fa dunque particolarmente piacere che i
cividalesi lo abbiano voluto onorare con un segno che resterà».
...e posizionamento del corteo attorno al monumento...
Folta la partecipazione al momento inaugurale,
organizzato alla vigilia della ricorrenza della Giornata dell'unità
nazionale e delle forze armate, accompagnato dal Corpo bandistico
musicale Città di Cividale e dal coro del Cai, "La voce della
Valle": tante le autorità presenti, fra cui alcuni amministratori
delle Valli del Natisone (Cesare Pinatto, primo cittadino di San
Pietro al Natisone, Camillo Melissa, di Pulfero, e Antonio Comugnaro,
sindaco di San Leonardo e presidente della Comunità di montagna del
Natisone e Torre), a ricordare il forte legame di Aldo Specogna con
la sua terra natale, il sindaco di Cividale Daniela Bernardi, con
altri esponenti della giunta, i consiglieri regionali Stefano
Balloch ed Elia Miani e ad una rappresentanza dell’8° Reggimento e
della Brigata Alpina Julia.
...sono seguiti i
vari interventi...
...e l'orazione ufficiale
del capogruppo degli alpini di Rualis...
...preghiera allo scoprimento e
benedizione del monumento
Unanime, nelle allocuzioni, il compiacimento per
un'iniziativa che rende omaggio all'impegno militare e civile del
colonnello, presidente dell'Ana dal 1952 al 1982: sulle sue gesta
eroiche e sulla dedizione dimostrata nei confronti dell'Ana «nelle
fasi difficili del dopoguerra e, successivamente, del terremoto
del '76» ha posto l'accento Sergio Belocchio, capogruppo del gruppo
alpini Cividale Città, il quale ha spiegato come proprio a Specogna
fosse stato intitolato il gruppo alpini Borgo di Ponte, poi
confluito nel Cividale Città. «Noi alpini della naja non ti
dimenticheremo, colonnello», ha concluso. Perpetuare la memoria «di
ciò che Aldo Specogna ha fatto per tutti noi» è infatti doveroso, ha
sottolineato il sindaco Bernardi, richiamando i valori di
«solidarietà, fratellanza, unione e concretezza» di cui le penne
nere sono portatrici.
CANTO DEL CORO E
BRANO BANDISTICO
All'indirizzo di saluto
del colonnello Alberto Torti, dell’8° Alpini, sono seguiti quello
del presidente dell'Ana cividalese, Antonio Ruocco - il quale ha
rievocato, fra l'altro, il ruolo di responsabile del cantiere post
terremoto di Attimis rivestito dal colonnello - e l'orazione
ufficiale, affidata a Pierluigi Parpinel, capogruppo degli alpini di
Rualis: «Patria, liberta, democrazia: in questi tre termini - ha
rimarcato - si condensa l'identità di Specogna, un combattente ma
soprattutto un uomo di pace, ciò che vogliono essere gli alpini di
oggi».
In chiusura la benedizione al monumento, impartita
dall'arciprete di Cividale, monsignor Livio Carlino, «con una
preghiera in latino tante volte risuonata sui campi di battaglia».—
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