Un
prete emigrante!
Don Codutti un prete friulano festeggia in Francia cinquant’ anni di
sacerdozio con una briscola ed un tresette ! Cinquant’anni al
servizio degli emigranti italiani la sua più bella ricompensa una
chiesa piena di fedeli ed una briscola con i fratelli friulani nel
pomeriggio !
Ultimamente Padre Giambattista Codutti ha celebrato a Chambéry il
suo giubileo, i friulani di Lione hanno fatto il pellegrinaggio,
presso la Missione Cattolica di Chambéry non c’era un’indulgenza
plenaria, ma abbiamo dimostrato il nostro affetto e riconoscenza ad
un uomo, ad un prete, ad un missionario che ha consacrato la sua
vita agli emigranti.
Don Codutti é nato 80anni fa ai piedi del castello dei Savorgnan,
tutti conoscono in Francia Pierre Savorgnan di Brazza’, colui che
alla fine del 1800, aveva conquistato il Congo senza sparare un
colpo di fucile, Brazzà é il nome in friulano di Brazzacco, dov’é
nato don Codutti. Come il Pierre Savorgnan, anche don Codutti é un
esploratore, ma di anime, non in Congo, ma comunque in terra di
missione nel mondo dell’emigrazione, in terra di Francia.
Scrivo queste linee di memoria senza ricerche approfondite, Don
Codutti dopo un breve periodo in America Latina, sbarco’ a Lione,
erano gli anni 60, alla la fine della grande emigrazione italiana
del dopoguerra, la massa di italiani allo sbaraglio era
enorme…lavoratori, la cui miseria economica si stava riducendo
rapidamente, mentre la miseria morale aumentava altrettanto
rapidamente, quasi abbandonati da tutti… ’’macaroni’’ in Francia,
‘’francesi’’ in Italia… Degli uomini-preti ci hanno portato quella
piccola luce, che ci faceva sentire meno ‘’bestie da soma’’ e più
uomini con corpo e anima… don Codutti era presente accanto ad altri
preti coraggiosi..sono rari ora.
Come non ricordare i luoghi comuni del Fogolâr Furlan e di don
Codutti… seminario rue de Fontanières, Missione Cattolica Italian a
Lione, sulla place Tolozan, al sesto piano a piedi … un’ascensione
al cielo !
La cappella della Missione Cattolica rue du Dr. Dolard ora é gestita
da padri Armeni, non é più italiana, non siamo stati capaci di
difenderla e conservarla, poi la scuola di Notre Dame des Minimes
dove insegnava spagnolo, italiano, ma che dovette lasciare più o
meno spinto fuori… i preti insegnanti non servivano più !
Nel 1993 assume con coraggio la Missione Cattolica Italiana di
Chambéry, nell’oscuro centro storico della città, un’antico
convento, un labirinto medioevale, difficile da gestire, si ritrova
solo, tutto da rifare, ricostruire una ‘’parrocchia’’ mantenere una
fiamma, luce, calore… Fede, Speranza, Carità… no..non sono le figlie
di Maradona ! Sono virtù teologali di cui Don Codutti é portatore.
Si tratta di un prete-uomo-emigrante come me, come noi… un
salesiano, un costruttore, un esempio di modestia, di povertà
francescana…. se fosse stato un semplice uomo-emigrante sarebbe
probabilmente ricco, ma é prete-emigrante e la sua missione di Chambéry, non ha piscina, né club-house, ma ogni anno ha un presepio
all’antica, ‘’fatto a mano’’ con l’acqua che corre, con le luci che
si accendono in ogni angolo, ed un ‘’povero Cristo di Bimbo’’ nella
greppia che ti apre le braccia…. Padre Codutti le ha aperte a noi,
una vita accanto agli emigranti affinché si abbia come a casa, come
in Friuli, un prete che sappia dare alla vita un senso ! Lo ha fatto
!
E stato un bel giubileo Padre Codutti ! Certo nulla da vedere con la
prima messa del 1964 allora si usava ancora i paramenti liturgici
pesantissimi con ricami dorati, li abbiamo visti nelle vecchie foto,
c’erano ancore le nonne con il fazzoletto nero annodato alla nuca…
ce bjel predi ! Ce bjele messe !
Dieci lustri dopo, ancora un buon prete, uno di quelli veri, ancora
una bella messa, ma niente ori, argento neanche mirra… ma brillava
l’amicizia, la fraternità consacrata da una briscola tra uomini che
hanno fatto un pezzo di cammino assieme, affidandosi…. orpo tu as di
fami moto cuanche tu as l’as ! Ma nol covente pluj motos Padre si
sin capîs !
Danilo Vezzio - del Fogolâr Furlan di Lione |