nuove dal friuli e dal mondo

 Udine, 16 Febbraio 2012
Centro Culturale Paolino di Aquileia


 
Giornata diocesana
per gli operatori in ambito liturgico

L'incontro moderato da don Loris Della Pietra, direttore dell’Ufficio diocesano per la Liturgia,
è stato introdotta dal Vicario Generale mons. Guido Genero...


         
 CANTO E INTRODUZIONE

...è seguita la relazione di mons. Sandro Piussi dal titolo
"Il Simbolo di fede nella tradizione cristiana: forme, contenuti e uso liturgico"...

...dopo la pausa caffè, i tre gruppi già formati all'inizio
tramite la compilazione di una scheda, si sono separati...

il Gruppo "B"
"TRASFORMI L'OMBRA DELLA MORTE IN AURORA DI VITA" -Le celebrazioni delle esequie come sfida all'incomprensibilità della morte, guidato da don Edoardo Scubla si è trasferito in altra sala...

 il Gruppo "C"
LA "PORTA DELLE FEDE" - La liturgia battesimale e il suo spazio,
guidato da don Giovanni Driussi, ha preso posto in altra sede...



...nella Sala Convegni Paolino di Aquileia è rimasto il gruppo più numeroso guidato da Gabriele Zanello,
che aveva scelto l'argomento "CANTARE LA FEDE" - Il canto del Simbolo nella liturgia.

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          L'incontro al Centro Culturale di Via Zanon 59b era riservato agli "Operatori pastorali della Liturgia", che prestano un servizio presso le loro comunità parrocchiali come: Ministro straordinario dalla comunione; Membro del gruppo liturgico (es. lettori...); Membro del gruppo liturgico foraniale; Referente foraniale per la liturgia; Cantori; Responsabili del canto; Responsabili del gruppo di ministranti; Sacristi; Cura delle spazio liturgico (pulizia, addobbo, preparazione degli spazi...). Insomma, un incontro riservato agli "addetti ai lavori" ed io non potevo collocarmi in nessuna di queste "voci"...
          Era la prima volta che partecipavo ad un evento al Centro Paolino d'Aquileia, sebbene nel tempo avessi ricevuto inviti in occasione di vari eventi, partecipazione che mi ha permesso di operare in un luogo accessibilissimo per le mie condizioni operative. Ho molto apprezzato la simpatia nei miei confronti espressa dai responsabili della struttura, e dei numerosi partecipanti provenienti dalle varie località della nostra Diocesi: operatori parrocchiali, cantori, organisti e "muinis" (sacrestani), che nel tempo ho incontrato e conosciuto durante le mie peregrinazioni nelle varie località del nostro Friuli, dai monti alla bassa furlana e dal Lusinz al Tiliment...

PRIMA GIORNATA DIOCESANA DI FORMAZIONE
PER GLI OPERATORI IN AMBITO LITURGICO

(Anna Piuzzi - La Vita Cattolica del 14 Febbraio 2013)

          L’incontro è rivolto a tutti coloro che danno il proprio contributo nelle tante dimensioni della celebrazione, dai cantori, lettori e ministri straordinari della comunione, fino ai presbiteri e diaconi.
          UN’OCCASIONE PREZIOSA per soffermarsi sulla liturgia come momento di professione e esperienza della fede. È questo il significato del primo «Incontro diocesano per gli operatori della liturgia» dal titolo «Voi dite Amen a ciò che siete» che si terrà sabato 16 febbraio dalle ore 14.30 alle 18.30 nel Centro culturale «Paolino d’Aquileia» a Udine.

          Liturgia, espressione di fede - «Si tratta di un incontro – spiega don Loris Della Pietra, direttore dell’Ufficio diocesano per la Liturgia, voluto per chiamare a raccolta tutti gli operatori in ambito liturgico, nelle tante dimensioni dell’esperienza celebrativa». Quindi lettori, cantori, ministri straordinari della comunione, senza ovviamente dimenticare coloro che presiedono le nostre liturgie: i presbiteri e i diaconi. «Ci incontriamo – continua don Della Pietra – innanzitutto per guardarci in faccia e riscoprire la bellezza di questo compito così importante e, quest’anno, anche per fissare la nostra attenzione sul versante formativo su che cosa significhi celebrare la fede. Questo perché siamo nell’Anno della fede e la tentazione, anche giusta e comprensibile, è quella di pensare soprattutto ai contenuti che si devono credere, ma nella liturgia non si dicono soltanto i contenuti, ma si fa anche esperienza di fede». Non a caso i vescovi italiani, negli orientamenti per questo decennio, «parlano della liturgia come luogo educativo e rivelativo, in cui la fede prende forma e viene trasmessa». Da qui la scelta di partire da una frase di Sant’Agostino «che con i suoi cristiani – sottolinea il presule – commentava il momento in cui, nel rito di comunione, i fedeli si accostano al pane eucaristico e rispondono “amen” alla frase del presbitero “il corpo di Cristo”. Ebbene Sant’Agostino dice loro “voi in quel momento dite amen a ciò che siete, perché voi siete il corpo di Cristo”. Ecco che cos’è la fede. La fede è riconoscere la presenza del Signore che ci salva, ma anche riconoscere ciò che noi siamo: un popolo di salvati proprio grazie ai misteri che celebriamo».

          Il programma dell’incontro - L’incontro di sabato si aprirà – dopo la preghiera iniziale – con la relazione di mons. Sandro Piussi dal titolo «Il Simbolo di fede nella tradizione cristiana: forme, contenuti e uso liturgico». «Un momento significativo – spiega don Della Pietra – che ha l’obiettivo di conoscere quella parte che, nella liturgia eucaristica in particolare, ha il compito di esprimere i contenuti della fede: il Credo, o detto meglio “Il simbolo di fede”, e che però non è soltanto la rassegna dei contenuti, ma il momento in cui il credente in comunità si assume la responsabilità personale nei confronti del dono della fede». A seguire sarà possibile partecipare a uno dei tre gruppi di interesse: il primo r guarderà il canto del credo nella liturgia, una realtà che negli ultimi anni si è un po’ persa per tante ragioni; il secondo si focalizzerà sulla celebrazione delle esequie dei funerali, momento in cui la fede viene anche messa alla prova; mentre il terzo si soffermerà sulla liturgia battesimale «che noi vogliamo chiamare – continua il sacerdote – la “porta della fede”, sia vista in quanto tale, sia coniugata con il suo spazio per capire come questo possa trasmettere la fede e far suscitare la fede». Dopo un momento di condivisione di quanto è emerso nei lavori di gruppo, ci si sposterà nella chiesa di Santa Maria della Neve dove saranno celebrati i Primi Vespri della Prima domenica di Quaresima, presieduti dall’Arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato.

          Quaresima, riconoscere Dio - E la scelta dell’inizio della Quaresima non è casuale. «Spesso – spiega don Della Pietra – associamo alla Quaresima l’idea di un tempo di interiorizzazione. È il tempo del silenzio e della sobrietà, in tanti aspetti della vita del credente. Ci dimentichiamo però che prima di tutto la Quaresima è un tempo nel quale celebriamo il dono di Dio che sempre ci precede e ci sorprende e per questo possiamo rispondere a questo dono lavorando anche su noi stessi». Quindi l’idea è anche quella di «aiutarci a capire e a comprendere il valore originario del “fare Quaresima” che è innanzitutto riconoscere che la salvezza di Dio in qualche modo ci ha già incontrati e questo noi lo facciamo ogni volta che celebriamo». L’obiettivo di lungo periodo è poi quello di riproporre questo incontro annualmente, anche cercando di affrontare la tematica liturgica da vari punti di vista, «possibilmente incontrando anche il tema pastorale che la Diocesi, in comunione con la Chiesa italiana, affronta di anno in anno, questo perchè la liturgia può contribuire a gettare un fascio di luce tutto particolare sui temi che la pastorale è chiamata affrontare».