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Abbazia di Rosazzo (UD), 27 Agosto 2012

XVIII SEMINARI INTERNAZIONALI DI CANTO GREGORIANO

Si sono aperti alle 08.30 di questa mattina i lavori per i
Seminari Internazionali di Canto Gregoriano organizzati dall'USCI-FVG

Programma corsi

Primo corso - docente: Carmen Petcu
Il primo corso si occuperà prevalentemente dello studio dei segni neumatici gregoriani più semplici delle due notazioni neumatiche principali, sangallese e mettense, partendo dai neumi monosonici tractulus e virga e continuando con il pes, la clivis, il torculus, il porrectus, lo scandicus, il climacus, arrivando anche ai segni flexi e resupini. Lo studio paleografico-semiologico sarà impostato in un quadro ampio di analisi del fenomeno estetico-musicale, e arricchito con riferimenti sostanziosi al fenomeno linguistico e testuale, al contesto liturgico dei vari brani, all’estetica della composizione gregoriana e alla modalità. Inoltre, il corso offrirà un approccio iniziale al fenomeno della liquescenza, allo studio delle lettere significative, alla questione del ritmo verbale, del valore delle note e della simbiosi testo-melodia.

Secondo corso - docente: Bruna Caruso
Il secondo anno di semiologia gregoriana si propone di continuare lo studio del segno, significato melodico e significato interpretativo dei neumi sangallesi e metensi a completamento di quanto intrapreso nell'ambito del primo corso. Innanzitutto si approfondirà la conoscenza dei neumi resupini, neumi di flessione e neumi subpuntati evidenziando i contesti in cui si presentano e la loro interpretazione. Di seguito verrà presentato il torculus con articolazione finale complessa nelle sue tre forme adoperate solo in determinate condizioni melodico-verbali: il torculus d'intonazione, di preparazione d'accento, di articolazione verbale. Gli sviluppi melodico-ritmici all’unisono nelle grafie della notazione sangallese e metense e relativa funzione nel rapporto tra testo e musica. Si partirà dal fenomeno della ripercussione soffermandosi sul significato estetico e sulla realizzazione vocale degli strophici, del trigon, della bivirga e trivirga. Si proseguirà con le grafie che presentano al loro interno un segno di conduzione, quilisma e oriscus, la cui funzione è quella di condurre il movimento melodico verso un determinato suono. Non mancheranno cenni sul fenomeno dell'articolazione neumatica. Costante sarà la verifica degli argomenti proposti sui canti del Proprium Missae.

Terzo corso - docente: Nino Albarosa
Il canto gregoriano, alla stesso modo del linguaggio parlato, costituisce l'espressione in musica della Parola biblica come se fosse appunto parlata: cioè senza scansioni mensurali ma con susseguirsi di termini e di frasi che sgorgano musicalmente in modo diretto dalla capacità elaborativa del cantore e dalla capacità espressiva. In tal senso costituisce una delle esperienze può straordinarie che sia dato conoscere. Il terzo corso quest'anno si dedica proprio a tale aspetto dell'arte gregoriana, detto in termini tecnici "dell'articolazione", in cui il cantore viene condotto ad entrare nello spirito più profondo di essa.


...una fase delle esercitazioni d'assieme con il M° Nino Albarosa...

Vocalità gregoriana - docente: Paolo Loss
Le lezioni di vocalità riproporranno i fondamenti tecnici del canto ponendo particolare attenzione alle specifiche esigenze del repertorio gregoriano. Sarà ripercorsa la strada che porta dalla buona respirazione alla corretta verticalità e alla risonanza completa. Le lezioni saranno precedute da esercitazioni miranti alla consapevolezza del rapporto corpo - emozioni - respiro. Sarà curata la pronuncia del latino nel massimo rispetto del testo sacro. Le proposte saranno verificate in ambienti diversi: nell’aula, nella chiesa e all’aperto.

Liturgia - docente: Giulio Gherbezza
Presentazione e illustrazione dei brani oggetto di studio.

Esercitazioni d'assieme - docenti: Nino Albarosa, Bruna Caruso, Carmen Petcu
Le esercitazioni d’assieme hanno il compito di preparare tutti i partecipanti alla celebrazione liturgica conclusiva del corso e, con essa, all’apprendimento della coesione nel canto in rapporto al particolare tipo di repertorio. Esse rappresentano l’aspetto forse più suggestivo della settimana, perché realizzano il compito più proprio del repertorio: l’assistenza in canto alle cerimonie liturgiche.

 

Verranno preparati i seguenti brani, che la Schola cantorum formata dai corsisti dei Seminari, canterà durante la celebrazione di Sabato 1 Settembre

Proprium Missae:
Intr. Miserere mihi (Graduale Novum 318)
Grad. Timebunt gentes (GN 229)
All. Verba mea (GN 250)
Off. Domine, in auxilium (GN 320)
Comm. Domine, memorabor (GN 320)
Ordinarium Missae:
Kyrie, Gloria, Sanctus, Agnus IV (GN 434-436)

...seguiranno altri servizi...