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Cividale (UD), 6 Marzo 2011
Centro San Francesco
 
Campanili e Campane
del Cividalese e delle Valli del Natisone

         

CIVIDALE - “Campanili e campane del Cividalese e delle Valli del Natisone” il titolo del volume che l'associazione Scampanotadôrs furlans-Gino Ermacora ha presentato al Centro San Francesco. Il libro raccoglie quasi un centinaio di schede riportanti notizie storiche, aneddoti e informazioni con rassegna fotografica, di campanili, chiese e campane nelle parrocchie delle Foranie di Cividale e San Pietro. Rappresenta un tassello di quella che sarà una mappatura completa delle campane della regione. Sta prendendo forma un archivio informatico, con registrazione dei suoni delle diverse campane (www.beniculturali.regione.fvg.it oppure www.campanefriuli.org).


                  
 ESTRATTI

          Tre esempi di esibizioni dei gruppi di scampanotadôrs che si sono esibiti in attesa dell'incontro, che si sarebbe svolto nel salone del primo piano.
          Nella prima prova si ascolta una breve esibizione a campane ferme, la seconda è una suonata a distesa con tre campane con brevi sospensioni della grande, la terza è una delle tantissime variazioni a campana grande attiva...

Campanili e campane del Cividalese e delle Valli del Natisone
Associazione Scampanotadôrs Furlans

(Tratto da: www.beniculturali.regione.fvg.it/)

          L’edizione di questo volume, che mette in luce il patrimonio culturale delle foranie di Cividale del Friuli e di San Pietro al Natisone, approfondisce i risultati di un sistematico lavoro di documentazione che ha preso avvio con il censimento dei campanili dell’ Arcidiocesi di Udine.
          Per realizzare il progetto sono state poste in campo risorse e competenze integrate, all’interno di una proficua collaborazione tra l’associazione “Scampanotadôrs Furlans - Gino Ermacora” e il Centro regionale di catalogazione e restauro dei beni culturali del Friuli Venezia Giulia.
          Cogliamo l’occasione per ricordare come è nato il censimento ideato  dall’associazione nel 2008. I primi contatti furono avviati dal presidente Renato Miotti, dal segretario Ilario De Vittor e dall’architetto Michele Tuti che vennero a Villa Manin, assieme da don Giordano Cracina, responsabile de “La Polse di Côugnes” di San Pietro a Zuglio, il cui Centro ecumenico ospita la sede del sodalizio.
          Da loro ci furono illustrate le finalità dell’ associazione volte al mantenimento della tradizione dello scampanio manuale e il piano di rilevamento dei dati relativi ai campanili e alle campane.

          Un’attività di conoscenza quindi a supporto del mantenimento di antiche abilità che, se non valorizzate e tramandate, rischiano di perdersi.

          Nell’incontro i rappresentanti degli Scampanotadôrs Furlans riuscirono a trasmetterci la vivacità e le motivazioni che animano i volontari, ma anche la chiarezza degli obiettivi da perseguire: documentare con immagini e notizie sintetiche le circa 600 torri campanarie che appartengono a chiese utilizzate dalle comunità delle foranie dell’Arcidiocesi di Udine.
 
         Concordarono con noi sulle potenzialità della diffusione della conoscenza in rete, aperta alla consultazione di tutti e ravvisarono l’importanza dell’inserimento nel sito dell’associazione (www.scampanotadôrs.org) delle immagini derivanti dal censimento. Con lungimiranza espressero la volontà di aderire al Sistema Informativo Regionale del Patrimonio Culturale impegnandosi a rendere disponibili i dati nel portale regionale che si occupa della schedatura delle diverse tipologie di beni.
           Il Centro colse questa opportunità di partecipazione a un progetto che prevede non solo l’incremento della banca dati regionale e del suo apparato fotografico, la redazione e l’aggiornamento delle descrizioni, ma anche l’inserimento dei suoni attraverso file audio a corredo delle stesse e le coordinate per la georeferenziazione dei campanili.
          Creare sinergie richiede apertura, flessibilità e fiducia reciproche; e così, come afferma il presidente
Miotti a proposito dell’iniziativa intrapresa, “è cominciata l’avventura” di cui l’architetto Tuti è diventato il referente principale per il censimento. A lui si deve la compilazione, on line secondo le modalità di lavoro del Sistema Informativo Regionale del Patrimonio Culturale, delle voci riguardanti oltre 600 schede...
(www.sirpac-fvg.org, selezionando la sezione “Progetti”).
          Nel 2009 sono stati inserite oltre un centinaio di registrazioni che possono essere ascoltate aprendo le schede. Alla fine di quest’anno il lavoro sarà completato: il suono delle campane evoca il paese, la chiesa, le feste religiose e questa possibilità di ascolto nel web sarà particolarmente gradita – immaginiamo - dalle comunità di emigranti all’estero.

          Il Centro collabora nella gestione dei dati, dei materiali audio e iconografici, offre la possibilità di una verifica costante sulla metodologia, conforme agli standard nazionali, per assicurare l’uniformità delle informazioni contenute nelle schede seppure compilate in questo caso – data l’ampiezza dell’indagine - non nella versione completa.
          L’architetto Mabel Englaro, che segue il progetto per il Centro, confrontandosi anche con l’ingegner Francesco Chinellato, docente presso l’ateneo udinese, ha accolto l’invito a delineare nel volume un quadro di riferimento in cui i campanili, considerati per alcuni aspetti architettonici, vengono posti in relazione con i multiformi paesaggi del Cividalese.

Franca Merluzzi - Centro regionale di catalogazione e restauro dei beni culturali del Friuli Venezia Giulia, coordinatore

       Mentre il piano terra è rimasto deserto e tutti erano saliti al primo piano per seguire i lavori in programma, non avendo la disponibilità di un ascensore non mi rimaneva altra soluzione che tornarmene a casa senza completare il servizio. Mi sono soffermato a riprendere un gruppo di "artisti del batacchio", intenti alla messa a punto delle attrezzature per i concerti che ne sarebbero seguiti...