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1^ Rassegna campanaria "Città di Gradisca"

Sabato 18 settembre, percorrendo le vie del centro storico di Gradisca, si respirava un clima gioioso e di festa. Infatti, in occasione della vigilia della Solennità della Beata Vergine Addolorata, patrona della città, il locale gruppo degli Scampanotadôrs in collaborazione con l’Unità Pastorale, ha organizzato la I^ Rassegna Campanaria “Città di Gradisca”.

Un successo andato oltre le più grandi aspettative per quest’iniziativa, che ha saputo richiamare nella Corte Padre Marco d’Aviano e nell’adiacente campanile del Duomo, quasi una quarantina di scampanotadôrs provenienti dalle Arcidiocesi di Gorizia e di Udine, e più precisamente da Mossa, San Lorenzo Isontino, Farra d’Isonzo, Gorizia, Villesse, Aiello del Friuli, Bertiolo, Buia, Cassacco, Dolegnano e Feletto Umberto.

Questo appuntamento ha sancito in particolar modo la nascita ufficiale del neocostituito gruppo Scampanotadôrs di Gradisca, che ha saputo riprendere la tradizione campanaria che a Gradisca si era arenata verso la fine degli Anni Cinquanta, con la morte degli ultimi veterani che la tenevano in vita da centinaia d’anni. Infatti, da diversi documenti trovati nelle “Cronache di San Salvatore” emerge che lo scampanio, nell’antica parrocchia decanale del Duomo, era praticato fin dalla fine del Settecento. Notizie più certe sull’esistenza di un gruppo di campanari risalgono invece a metà Ottocento e alla prima metà del Novecento, come proponiamo in due brevi estratti “Anche se i cittadini di Gradisca si fossero dimenticati che il giorno di San Pietro e Paolo era festa di precetto, certo i nostri instancabili “scampanottatori” avrebbero fatto ricordare. Infatti dopo le 5 chi avesse voluto dormire avrebbe dovuto mettersi un sacchetto di cotone nelle orecchie. Gli altri hanno dovuto alzarsi e, invitati dal festoso richiamo si sono alternati nella chiesa e sul verde piazzale.” (…). “Pietro Godeas faceva parte d’un altro gruppo, dei “scampanatori” che alla vigilia di Pasqua, del Corpus Domini, dei SS. Pietro e Paolo, dell’Addolorata e del Natale con il loro scampanio gioioso e festevole svegliavano alle prime luci dell’alba la città. (…) ”

Ma oltre alla soddisfazione dei gruppi che, durante il pomeriggio, hanno avuto l’occasione di far gioire i sacri bronzi del Duomo come non mai, si è unito anche l’apprezzamento di diversi appassionati, tra cui anche dei turisti, che hanno potuto apprezzare un’arte molto radicata nelle nostre tradizioni e che non manca di un certo fascino.

Al termine delle esibizioni non è mancato un momento di ufficialità: infatti il gruppo locale ha voluto ripercorrere brevemente le tappe che hanno portato alla rinascita di un giovane gruppo gradiscano, segnalando in particolare il grande sostegno fornito dagli scampanotadôrs di San Lorenzo e Mossa e il notevole interessamento del parroco, don Maurizio Qualizza. Anch’egli nel suo intervento ha espresso una grande soddisfazione e un’esortazione a continuare, uniti come sempre da una grande passione e da una grande amicizia, constatando che ben presto altri ragazzi si uniranno al gruppo. Infine la consegna di una targhetta ricordo predisposta per l’occasione, una foto insieme e un piccolo rinfresco hanno concluso la ricca giornata gradiscana.

Andrea Nicolausig