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Abbazia di Rosazzo, 25-30 Luglio 2005

 VERBUM RESONANS
11° Seminari Internazionale di Canto Gregoriano

Direttore dei corsi: Nino Albarosa
Coordinatore: Franco Colussi
Docenti:
Corso preparatorio Paolo Loss
Primo corso: Giovanni Conti
Secondo corso: Nino Albarosa
Corso monografico: Heinrich Rumphorst
Esercitazioni d'assieme: Nino Albarosa
Vocalità gregoriana: Paolo Loss
Liturgia: Guido Genero

CONCERTI
Abbazia di Rosazzo, Venerdì 29 Luglio - "More Antiquo" di Lugano
Abbazia di Rosazzo, Sabato 30 Luglio - Vespri in Canto Gregoriano (allievi del corso)
Cividale del Friuli, Sabato 30 Luglio - "More Antiquo" di Lugano
Basilica di Aquileia, Domenica 31 Luglio - "Officium Consort" di Pordenone


...il primo giorno...

Incontri gregoriani. La semiologia gregoriana si è concentrata, per quanto riguarda le notazioni adiastematiche, su due grandi tradizioni scrittorie: quella di melense e quella sangallese. Una scelta consacrata e divenuta patrimonio di tutti i cultori, anche non specialisti, del canto gregoriano con la pubblicazione nel 1979 del Graduale Triplex, che sovrappone alle melodie nella notazione quadrata la notazione adiastematica secondo queste due tipologie.
     Alla base di questa scelta sta sicuramente una maggior chiarezza ed espressività di queste due notazioni, capaci di esprimere meglio di altre le più sottili sfumature del linguaggio musicale gregoriano. Ma se pur non altrettanto espressive, altri tipi di notazione adiastematica meritano di essere conosciute da quanti vogliano affrontare con maggior consapevolezza il repertorio gregoriano. E' il caso, ad esempio, della scrittura contenuta nel cod. Chartres 47, un manoscritto del X secolo oggi perduto, a causa di un bombardamento nel 1944, ma fortunatamente tramandateci perché pubblicato dai monaci di Solesmes nel voi. XI della Paleographie Musicale.
     Si tratta di una scrittura dì tipo bretone, meno fluida di quella sangallese, anche se non disgregata quanto quella aquilana, che talvolta si dimostra insufficiente a chiarire esaurientemente la natura espressiva del neuma proprio per la mancata distinzione, che invece riscontriamo nelle scritture adottate dal Triplex, tra forme fluide e forme allagate.
     Sul cod, 47 si è incentrato il primo dei due incontri gregoriani, tenutosi a Rosazzo il 19-20 febbraio e guidato, come sempre, dal prof. Antonino Albarosa. Il secondo, svoltasi il 12-13 marzo, ha avuto, come da tradizione, carattere pratico, concentrandosi sull'interpretazione di brani, in particolare della Terza domenica di Quaresima, eseguiti, il sabato sera, durante la celebrazione liturgica in abbazia, dalla seriola degli "Amici del canto gregoriuano " di Trieste, diretti da Paolo Loss, che degli incontri rosacensi sono assidui frequentatori. (Sandro Bergamo)


il Coro "More Antiquo" di Lugano nel concerto del Venerdì
 
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     Voce e consapevolezza corporea. Un fine settimana nella splendida Abbazia di Rosazzo, il "monastero delle rose" che opera come centro di cultura e di sperimentazione religiosa, punto di incontro umanistico e sociale, luogo in cui si organizzano convegni, seminari, mostre, dibattiti. Ancora una volta un fine settimana di grande interesse, che ha avuto per tema la voce e la consapevolezza corporea. Il corso, articolato in tre parti (non inscindibilmente legate) si è svolto il 16 e 17 aprile e continuerà il 24 e 25 settembre con il tema "Cantare senza sforzo" e l'8 e 9 ottobre con il tema "Voce e postura".
     L'argomento del seminario di aprile è stato sviluppato attraverso le lezioni del metodo Feldenkreis tenute dalla docente Bettina von Hacke che ha focalizzato i seguenti temi: ascolto del respiro e uso del diaframma, movimento della mandibola, collegamento mandibola-colonna-collo-bacino, come usare la forza di gravità e il sostegno dello scheletro. "Il metodo è un sistema di educazione somatica che ingloba intelligenza e creatività, consapevolezza e armonia, intuizione ed estetica: in sintesi scienza e poesia del corpo in movimento e della mente in azione. Lavora con il movimento al fine di migliorare l'organizzazione, ma i suoi scopi sono di ben più larga portata: potenziare la consapevolezza di sé nelle azioni della vita quotidiana e nelle prestazioni di ogni tipo (lavorativo, sportivo ...) attuare una profonda integrazione tra azione, pensiero ed emozione, permettere dì contattare la propria capacità di imparare ad imparare, attingendo alle proprie risorse personali e al proprio potenziale. Il movimento non è fine a se stesso ma strumentale all'ascolto di se. L'eufonia che ne consegue è il risultato di una armonizzazione dell'apparto muscolare al servizio delle leggi che regolano il movimento funzionale (Lezioni di movimento, edizioni Mediterranee).
     Ogni lezione Feldenkreis si conclude con una piccola verifica del proprio stato eufonico attraverso l'emissione di suoni: ciascuno dei partecipanti ha avuto modo di sorprendersi per il fatto che la sua voce aveva acquistato naturalezza, forza, direzione, udibilità. Tale piccola verifica si poneva come premessa per le lezioni di vocalità tenute da Paolo Loss il quale ha sviluppato i seguenti temi: gesti, emozioni-voce, ansietà-volontarismi-voce, respirazione, armonici. Come nel corpo la consapevolezza della modalità dei nostri movimenti può indurre al cambiamento e alla libera espressione delle nostre potenzialità fisiche e spirituali, così acquisendo consapevolezza della voce che usiamo, di ciò che essa rivela di noi a noi stessi, di ciò che ci rivela sulla relazione con gli altri, possiamo essere incoraggiati a ricercare e ad usare la nostra vera voce che spesso ci è sconosciuta in quanto ostacolata da un respiro poco profondo, da posture scorrette, da contrazioni, fatiche, sforzi che Paolo Loss ha mostrato come manifestazioni sul piano fisico di tensioni emotive o di altra natura. Il lavoro sulla voce non può prescindere da un lavoro sul respiro, sui luoghi corporei della risonanza, sulla attivazione dei nostri centri energetici; ciò permette al suono dì pervadere tutto il corpo, di acquistare energia sotto forma dì spessore armonico e potenza: il corpo si risveglierà intraprendendo il suo percorso di armonizzazione via via che la voce si rivela, via via siè che si manifesta il suono nuovo e autentico. Così come sostiene Serge Wilfart nel suo libro "il canto dell'essere".
     L'intensità delle lezioni è stata tale per cui l'interesse dei partecipanti non è mai venuto meno. Ciascuno ha ricevuto un arricchimento sul piano personale, soprattutto attraverso l'indicazione delle possibili vie da percorrere che prevedono mezzi semplicissimi che ciascuno possiede: il corpo, il respiro, la voce. (Gina Bottega e Lucia Libraleddo)


"Vesperi della Domenica" cantati dagli allievi del corso
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Nino Albarosa, è ordinario di Paleografia e Semiologia gregoriana all'Università degli Studi di Udine e professore di Canto Gregoriano al Pontificio Istituto di Musica Sacra in Roma. Allievo di dom Eugène Cardine, monaco di Solesmes e professore per lunghi anni al Pontificio Istituto di Musica Sacra in Roma, si onora di aver ereditato dal Maestro l'amore per l'indagine semiologica e per l'interpretazione gregoriana. Insegna pure il Canto Gregoriano in altre sedi, nazionali e internazionali. Fra queste ultime, in Spagna (Valle de los Caidos, Abadia de los Caidos), in Portogallo (Evora), in Austria (Graz, Università! fùr Musik und darstellende Kunst), in Ucraina (Kiev, Ukrainian National Tchaikovski Academy of Music), in Germania (Goslar) e in Russia (Mosca, Conservatorio di Musica). Dirige il Coro gregoriano "Media? /Etatis Sodalicium" (Bologna) e la "Mulierum Schola Gregoriana Pontificii Instituti Musicae Sacrae".

Giovanni Conti, è docente di Canto Gregoriano presso la Scuola Universitaria di Musica e il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano e insegnante di Musicologia liturgica e responsabile della Sezione di Musica Sacra presso la stessa Istituzione. Formatesi alla scuola del celebre gregorianista svizzero Luigi Agustoni, ne prosegue l'orientamento attraverso molteplici attività. È impegnato come docente nell'ambito di diversi corsi fra i quali si ricordano quelli di Cremona dell'Associazione Internazionale Studi di Canto Gregoriano e quelli promossi in Svizzera dalla Schola Cantorum Basilensis a Rougemont (Gstaad). Incide per case discografiche ed emittenti radiotelevisive sia in veste di interprete sia di direttore. Svolge attività concertistica a livello internazionale alla guida della Schola Gregoriana Ticinensis con gli ensemble "Alia Monodia" (femminile) e "More Antiquo" (maschile). Vice presidente dell'Associazione Internazionale Studi di Canto Gregoriano Sezione italiana con sede in Cremona. È Presidente di "Cantus Gregoriani Helvetici Cultores", Società Svizzera di Canto Gregoriano e vicepresidente della sezione di lingua italiana della Società Svizzera di Musicologia. È Responsabile della sezione musica vocale della Radio Svizzera.

Paolo Loss, ha studiato Filosofia e Pedagogia presso la Facoltà di Magistero di Trieste, contemporaneamente si è dedicato al canto lirico e da camera, svolgendo, dal 1972, attività professionale, corale e solistica, presso l'Ente Lirico Triestino e in complessi da camera. Ha studiato Canto Gregoriano e diretto cori fin dal 1958 perfezionandosi ai Corsi di Rosazzo, di Cremona e di Metz. Segue i corsi di respiro e voce del M° Serge Wilfart, inventore del metodo "Analizzare, costruire, armonizzare con la voce". Sta continuando la formazione in Psicofonia con l'insegnante Elisa Benassi. Dal 1997 si dedica allo studio di tecniche corporee e mentali atte a sviluppare consapevolezza, in particolare il metodo Feldenkrais, lo Hatha Yoga e il Qi Kung. Tiene un corso di avviamento al Canto Gregoriano a Trieste presso il gruppo Amici del Canto Gregoriano che dirige ed insegna tecnica vocale. Daalcuni anni in collaborazione con l'USCI Friuli - Venezia Giulia tiene dei corsi di avviamento al Canto, intitolati "Voce e consapevolezza corporea", assieme all'insegnante del metodo Feldenkrais Bettina von Hacke

Guido Genero, a compiuto gli studi teologici a Padova, Roma e Parigi (Istitut chatolique). Già insegnante di liturgia nel Seminario all'Istituto Superiore di Scienze religiose di Udine e Liturgia pastorale di Santa Giustina di Padova, è stato anche direttore dell'Ufficio liturgico della diocesi di Udine e dell'Ufficio liturgico nazionale presso la CEI. Giornalista pubblicista, collabora con diversi periodici di carattere teologico-liturgico e pastorale.

Heinrich Rumphorst, ha compiuto gli studi classici a Berlino, sua città natale, e a Munster (Westfalia). Ha svolto attività di insegnante (latino, greco, musica) presso la Scuola Tedesca di Roma e successivamente di direttore al Canisius-Kolleg di Berlino dal 1972 al 2000. Ha diretto dal 1957 al 1959 la Schola Gregoriana dell'Istituto Cattolico di Berlino e dirige dal 1965 la Berliner Choralschola. È stato docente di Canto Gregoriano presso la Hochschuie der Kunste di Berlino e la Hochschuie per la Musica e il Teatro "F.MendeIssohn-Bartholdy" di Lipsia. Dal 1979 al 1991 ha ricoperto il ruolo di Vicepresidente dell'Associazione Internazionale Studi Canto Gregoriano (AlSCGre), della cui sezione tedesca è divenuto Presidente nel 1994. È stato impegnato come docente più volte presso l'Abbazia Benedettina Munsterschwarzach, a Cremona, a Bucarest e a Goslar. Collabora con varie riviste e pubblicazioni specialistiche di Canto Gregoriano e Semiologia Gregoriana.

     Superato il traguardo del decimo anno, caratterizzato da una serie di iniziative collaterali alla tradizionale settimana di studio (messe cantate in canto gregoriano nelle chiese cattedrali e abbaziali della Regione, concerti e tavola rotonda sul canto gregoriano in Friuli), continuiamo il cammino con rinnovato entusiasmo confortati dal crescente interesse che lo studio di questo canto incontra nel mondo della coralità e sostenuti dalla consapevolezza di offrire un'ottima opportunità sia a quanti desiderano avvicinarsi per la prima volta a questa raffinata espressione artistica, che a quanti, invece, vogliono approfondire e perfezionare le conoscenze e le abilità già acquisite.
     Anche questa undicesima edizione dei Seminari internazionali di canto gregoriano, organizzata dall'Usci Friuli Venezia Giulia in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Storiche e Documentarie dell'Università degli Studi di Udine, l'Associazione Internazionale Studi di Canto Gregoriano e l'Abbazia di Rosazzo (Ud), si è avvalsa di docenti legati alla migliore e più aggiornata scuola europea, studiosi e musicisti essi stessi. Tre sono i fondamenti ai quali essi si legano: la storia, il segno, l'interpretazione.
La prima costituisce l'orientamento ineliminabile di ogni attività umana; il secondo il dato di scrittura di vastissimo interesse, che ha fatto delle zone dell'Europa, e fa tuttora, una unità legata ad un'espressione musicale universale, tanto più perché intimamente legata a quell'elemento di fortissima coesione che storicamente è costituito dalla Chiesa Cattolica e dalla sua liturgia; la terza la realizzazione in arte delle melodie (diciamo in arte, e non in qualsiasi modo).
     Studiare il canto gregoriano significa pure entrare nella storia della spiritualità occidentale, apprendere l'immenso valore, anche esistenziale, del testo biblico, che più di ogni altro suggerisce all'essere umano i principi del suo vivere, e che, cantato, moltiplica la sua efficacia penetrativa, formativa e, in uno con la musica, artistica. Parafrasando il salmo, nel canto gregoriano musica e testo si sono baciati e si baciano.
      I lavori seminariali erano integrati con interessanti proposte concertistiche animate dall'ensemble More Antiquo di Lugano (CH), diretto dal maestro Giovanni Conti, nella chiesa abbaziale di Rosazzo e nella chiesa di San Martino in Borgo di Ponte a Cividale dei Friuli, rispettivamente la sera del 29 e del 30 luglio e dall'Officium Consort di Pordenone, diretto dal maestro Danilo Zeni, nella Basilica di Aquileia la sera del 31 luglio.
     Al prof. Nino Albarosa, instancabile, competente e appassionato direttore di questi seminari, vada la più sincera riconoscenza di questa nostra terra e di tutti quanti amano il canto gregoriano.
     Presidente USCI-FVG, Sante Fornasier


 Allievi e docenti dell'11ma edizione dei "Seminari Internazionali di Canto Gregoriano" 
(La foto espandibile 330kb è adatta anche per la stampa)

 ...dopo la foto ricordo di gruppo, baci e abbracci con un arrivederci al prossimo anno...