14
Aprile 2002
Pranzo per il 40°
anniversario di fondazione della Sezione A.R.I. di Manzano.
Domenica 14 Aprile, è stata una giornata particolarmente movimentata,
perché un avvenimento concomitante, veniva a stravolgere il mio
calendario degli impegni… il pranzo organizzato dalla Sezione dei
Radioamatori di Manzano, per il 40° anniversario della sua
fondazione.
L'amico
Guerrino Pizzinato (IV3CID) che è anche Presidente di quella Sezione
A.R.I. di Manzano, aveva insistito fino a strapparmi la promessa che
non sarei mancato a quello storico incontro. Ora si trattava di
trovare il tempo per portare a termine il mio primo impegno
domenicale... "biel lant a Messe", ed arrivare all'Abbazia
di Rosazzo in tempo per assistere alla Messa animata da un coro nel
pomeriggio. Avrei potuto assistere ad una "Messe prime", che
di solito viene celebrata qualche ora prima, ma queste cerimonie di
solito non sono accompagnate da canti e suoni d’organo. Dovevo
trovare una località vicina e che iniziasse la Messa prima delle
11.00, ho scelto Remanzacco, avendo avuto informazioni dal parroco di
quel paese il giorno precedente.
Anche se la
cerimonia si è protratta più del previsto, alle 12.30 ero già
seduto in un caratteristico locale di Vernasso, con il tajut di tocai
(friulano) in mano, in attesa dei miei amici radioamatori.
Il primo a raggiungermi è stato Eugenio IV3LQC, con la moglie.
Accidenti, ho pensato... va a finire che
sarò io il solo a non essere accompagnato dalla moglie, dato che i
"vedràns" non ne hanno una… Mi sono tranquillizzato solo
quando ho visto che quasi tutti gli altri partecipanti al pranzo, erano
giunti senza la loro dolce consorte.
E' stato bello
rivedere tanti amici tutti insieme dopo tanto tempo, anche se con un
velo di tristezza nel cuore mi accorgevo che il tempo aveva lasciato
le sue tracce. A parte i capelli, non dico che per me il tempo abbia
girato all’incontrario, ma oserei dire che... il tempo si è fermato…!
Mi sentivo in
colpa nei loro confronti per averli "traditi", dato che
piano piano mi sono staccato dalla "radio" fino ad
abbandonarla completamente, vendendo o regalando tutte le
apparecchiature. Si vede che non sono mai stato un vero radioamatore,
e forse consideravo la radio solo un mezzo per socializzare con
tante altre persone senza muovermi da casa, e senza correre il
pericolo di "essere visto".
Prima di diventare radioamatore, ho fatto delle esperienze nella CB
(banda cittadina), una fetta di frequenza che nessuno aveva utilizzato
e che i dilettanti avevano cominciato ad utilizzare con piccoli
ricetrasmittenti (spesso autocostruiti), adatta per comunicazioni a
breve distanza, che poteva essere tra un appartamento e l’altro
dello stesso condominio, oppure tra una via e l’altra di una stessa
città. Devo ammettere che su quella frequenza c’era un gran caos…
Eppure, le emozioni che ho provato sugli 11 metri, non le dimenticherò mai… Ricordo le ore passate sulle colline, perché
dalle alture si riusciva a collegare stazioni più lontane. Ricordo
quella notte che, mentre ero indaffarato a effettuare i QSO
(collegamenti), ha cominciato a piovere e quando ho tentato di uscire
dalla "strezada di vignâl" (striscie erbose in testa ai
filari di vite), sono rimasto impantanato ed ho dovuto fare quasi un
chilometro sotto la pioggia per andare a chiedere soccorso. Ricordo
che il contadino intervenuto con il trattore, era più interessato a
sbirciare all’interno della mia automobile per vedere "chi era
con me", piuttosto che trovare una soluzione per togliermi da
quell’impiccio.
Comunque, già
nella CB, la Stazione "Lepre" (di Leproso), era diventata
famosa…!
Provenendo dalla CB, quando nel 1976, l’anno del terremoto, ho
conseguito la patente di Radioamatore con il nominativo ministeriale I3TKI,
sono stato accolto con poco calore tra le fila degli OM (Old Men), ma poi le cose sono cambiate. Dopo la costituzione della Regione
a statuto speciale Friuli Venezia-Giulia, e con il nuovo nominativo IV3TKI
ho iniziato a collegare stazioni in tutti i cinque continenti, sia in
telegrafia che in fonia. Devo riconoscere che, avendo una certa
sensibilità verso la musica ed uno spiccato senso del ritmo, anche se
non molto veloce, la mia battuta telegrafica... era un vera e propria
musica…!
Risalgono a
quei tempi i primi contatti con gli emigranti sparsi in giro per il
mondo, specialmente nel Sud America.
Ma anche sulle
frequenze dei radioamatori regnava il caos, e specialmente sulle
frequenze "decametriche", non tutti gli OM erano dei
"gentlemen". Anche lì regnava la legge del più forte… e
la stazione che impiegava la potenza "legale", era coperta
dai prepotenti, che utilizzavano amplificatori con potenze da far
invidia a Radio Tirana, che in quei tempi occupava la frequenza dei
radioamatori, in barba a tutte le norme internazionali.
Una
panoramica verso l'alto, di alcune antenne che spaziavano nei
cieli di casa mia.
A sinistra il traliccio di 12 metri, con le antenne per
collegamenti terrestri, mentre a destra si intravede l'impianto
(autocostruito) pilotato dal computer, che utilizzavo per i
collegamenti via satellite.
L'impianto di antenne per i satelliti, era invidiato da più di
un OM friulano, dato che con la sola potenza del
ricetrasmettitore, arrivavo forte e chiaro... come un rusignûl,
mentre qualcuno di Fagagna (non faccio nomi), pur sparando sul
satellite 1 Kw, arrivava piano e gracchiante...! |
Poco dopo il mio interesse si è rivolto verso i primi satelliti, che l’AMSAT
americana e le consorelle europee, costruivano e lanciavano in orbita.
Attraverso
OSCAR-6, OSCAR-7, (OSCAR-8 mi sembra sia finito in mare), ed OSCAR-9,
ho iniziato i primi collegamenti, e sul tetto di casa gli "array"
di antenne cambiavano fisionomia… ora guardavano anche verso l’alto…
Con OSCAR-10 e
OSCAR-13 le cose si sono complicate, perché i Satelliti erano stati
posizionati in un’orbita "Molnya" (ellittica), e per tener
puntate costantemente le antenne nella loro direzione, si era reso
necessario l’impiego del computer.
Con un TRS-80,
con 16 kb di RAM, è iniziato il mio approccio con quell’aggeggio
infernale… e con l’M-24 della Olivetti (512 kb di RAM e HD da 10 Mb),
pareva di aver raggiunto un livello insuperabile. Pensare che ora ho
davanti a me due "mostri" con 512 Mb di RAM e HD… in linea,
da 60, 40, 40, 30… Gb…! … e non è finita…!
Da qualche anno,
gli amici friulani sparsi per il mondo non mi conoscono come Aldo
IV3TKI, ma grazie al computer e ad Intenet, ora sono Aldo, quello del
"Natisone".
Ritornando
a Vernasso, l’incontro per festeggiare il 40° di fondazione della
Sezione A.R.I di Manzano, aveva lo scopo anche di riunire tutti i Soci
ed ex Soci, passare qualche ora in allegra compagnia e parlare dei
vecchi tempi.
Nella
foto, da sinistra a destra: Roberto Zanuttini IV3ZNX,
Mario Piani SWL,
Aldo Marcuzzi IV3GDF,
Aldo Taboga IV3TKI,
Roberto Bearzi IV3JUH,
Eugenio Iurigh IV3LQC,
Pier Giorgio Corazza IV3DDO,
Ferruccio Tavasani IW3QUB,
Luigi Passoni IV3PAL,
Fausto Costantini SWL,
Luigi Biancuzzi IV3BIL,
Robbi Colautti SWL,
Nilo Zen IV3ZNH,
Guerrino Pizzinato IV3CID,
Ermete Colautti SWL.
Tutti
si sono impegnati ad essere presenti per festeggiare il 50°...!!!
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