nuove dal friuli e dal mondo

Arta Terme (UD), 14 Novembre 2009
Salone delle Feste ex "Albergo Savoia"

La Filologica in rosa
Ricordando Lea D'Orlandi, Andreina Ciceri, Maria Tore e Novella Cantarutti

Moderato da Anna Bogaro, l'incontro è iniziato con i saluti delle autorità...


...il benvenuto del Presidente della Filologica Lorenzo Pelizzo e del Sindaco di Arta Terme...
 


...è seguita l'intervista della giornalista Sonia Sicco
a Cristiana Compagno, Rettore dell'Università degli Studi di Udine...

          Nel celebrare i suoi novant'anni, la Società Filologica Friulana non poteva tralasciare il prezioso contributo portato dalle donne alla vita sociale e alle diverse iniziative del sodalizio. Così, con l'evento organizzato in Carnia si ricorderanno in particolare quattro figure che con la loro presenza e attività hanno caratterizzato la storia della Filologica e più in generale della cultura friulana del Novecento: Lea D'Orlandi, Andreina Ciceri, Maria Tore e, recentemente scomparsa, Novella Cantarutti. Affidando gli interventi ad altrettante studiose, attive oggi nell'associazione, si è inteso sottolineare il senso dell'incontro: donne che raccontano donne, le loro passioni e il loro impegno. Il convegno si è onorato della presenza di Cristiana Compagno, Rettore dell'Università degli Studi di Udine: ancora una volta una donna, di origini cantiche, la prima a ricoprire un ruolo così prestigioso in un ateneo pubblico italiano.
          Lorenzo Pelizzo - Presidente della Società Filologica Friulana

Sono poi iniziate le relazioni in programma... 


 Monica Tallone, Piera Rizzolatti, Maria Cristina Cescutti e Rosanna Paroni Bertoia

 Il Friuli di Lea D'Orlandi tra pittura, teatro e ricerca folclorica
a cura di Monica Tallone

Andreina. Grande Andreina Ciceri
a cura di Piera Rizzolatti;
si è aggiunto un ricordo da parte di Amelia Artico

Maria Tore Barbina tra lessicografia e letteratura
a cura di Maria Cristina Cescutti;
con un ricordo da parte di Novella Del Fabbro

Con Novella "de ca e de là de l'aga"
a cura di Rosanna Paroni Bertoia
ed un ricordo da parte di Dolores Job


 Amelia Artico, Novella Del Fabbro e Dolores Job

Intermezzi musicali con le giovani Lisa Benedetti e Francesca Domini al flauto traverso



 ESTRATTO

 

          Lea D'Orlandi - Cresciuta in una famiglia agiata, sensibile ed aperta, Lea D’Orlandi (Udine, 1890 – 1965), insieme alla sorella Fides, si affaccia al mondo dell’arte fin da giovane: dopo il diploma magistrale, si prepara, all’esame di ammissione all’Accademia di Belle Arti a Venezia. Durante l’occupazione austro-ungarica, si trasferisce insieme alla famiglia, a Firenze dove frequenta un corso di incisione. Ritornata a Udine, si dedica con assiduità alla pittura, all’acquerello, all’incisione spesso in collaborazione con la sorella Fides. Dal 1923, la sua attività si orienta sempre più specificatamente verso la ricerca folklorica: conduce ricerca sul campo, raccogliendo, presso una rete di informatori, usi, credenze e costumanze tradizionali locali. Collabora con Gaetano Perusini, nell’esemplare studio sul costume popolare friulano e negli ultimi anni si operano per la nascita del Museo friulano delle arti e tradizioni popolari.

          Andreina Ciceri - Andreina Ciceri nacque a Buja l’11 dicembre 1920 ed è morta a Tricesimo il 24 maggio 2000. Scrittrice, insegnante, ricercatrice e studiosa di etnografia e letteratura friulana, si impegnò nella Filologica anche come vicepresidente. Tra le sue infinite pubblicazioni, la riedizione dell’Antologia della letteratura friulana di Bindo Chiurlo, ma anche saggi su letteratura, arte e tradizioni popolari. Assieme al marito Luigi, riunì con passione e costanza un’importante collezione artistica ed etnografica, che ora è patrimonio della terra friulana.

          Maria Tore Barbina - Di padre sardo e madre carnica, è nata ad Udine il 22 luglio 1940 ed è morta nella stessa città il 28 agosto 2007. Laureata in Lettere classiche presso l’Università degli Studi di Trieste, è stata docente di Materie letterarie, assistente di Letteratura latina e medievale all’Università degli Studi di Trieste e docente di Paleografia latina all’Università degli Studi di Udine; ha insegnato Traduzione letteraria nei Corsi per traduttori e interpreti dell’Università di Udine. Si è interessata di critica letteraria e in particolare del problema della lingua e della letteratura friulana e della questione femminile.

          Novella Cantarutti - Nata a Spilimbergo il 26 agosto 1920, viveva a Udine, dove ha insegnato per molti anni letteratura italiana e storia all’Istituto tecnico industriale "A.Malignani", dopo aver diretto la Scuola Media della cittadina del mosaico. Scriveva nella parlata di Navarons, paese della Val Meduna, patria della madre e sua; il paesaggio umano e fisico di Navarons costituisce spunto e motivo di creatività ed anche oggetto prevalente di ricerca e studio etnografico, a partire dal 1946. Fin dal primo dopoguerra la Cantarutti è presente nel quadro della letteratura friulana ; ha condiviso le posizioni innovatrici di Pier Paolo Pasolini , dell’Academiuta casarsese e di Giuseppe Marchetti che animò il gruppo Risultive, mantenendo però una sua linea. Sue poesie sono state tradotte in francese, tedesco, inglese, rumeno, sloveno, romancio, catalano e musicate da diversi compositori, tra cui Cecilia Seghizzi, Oreste Rosso, Albino Perosa, Olinto Contardo, il gruppo musicale "I Braul". Il 18 giugno 2001 è stata presentata a Udine la raccolta della narrativa, delle preghiere e dei canti tradizionali dei paesi tra Meduna, Mujé e Colvera, ancora con il titolo "Oh, ce gran biela vintura!...". E’ improvvisamente mancata il 20 settembre 2009.


...il pubblico presente ad Arta Terme...