nuove dal friuli e dal mondo

Villacaccia di Lestizza, 4 Agosto 2008

MUSICHE DI CJAMP

con la OGM - Orchestra Geneticamente Modificata
(Microband e Les Tambours de Topolò)

     Cosa succede se l'azione energica di un gruppo di giovani scatenati che scuotono il DNA delle note viene innestata nella performance di due signori (quasi) anziani che sprigionano acrobazie musicali incredibili, con strumenti improbabili, e nelle cui esecuzioni inseriscono il gene del clown?
     Si ha potuto conoscere la risposta nell'evento musicale "Musiche di cjamp" (musica da campo), che ha visto coinvolta la OGM - Orchestra Geneticamente Modificata, nata dalla fusione di Les Tambours de Topolò, una dozzina di giovani conosciuti in tutto il Friuli e non solo per la potenza ritmica e l’aspetto coreografico che riescono a trarre dall’uso di bidoni metallici da 200 litri, e dalla Microband, un duo (Danilo Maggio e Luca Domenicali) che da 25 anni porta i suoi spettacoli, con una comicità esilarante e travolgente e l'uso acrobatico di strumenti musicali improbabili, nei principali festival di teatro comico europei.
     Un concerto-spettacolo concepito appositamente per Avostanis e per il luogo dei Colonos. Non una semplice sommatoria dei repertori delle due formazioni, ma anche composizioni create per l’occasione ed eseguite con l’impiego di attrezzi agricoli.

Microband, formata nel 1983 da Luca Domenicali e Danilo Maggio, è una delle più conosciute ed apprezzate formazioni di teatro comico musicale a livello internazionale. Nel 1985 viene scoperta da Pupi Avati e nel 1987 viene lanciata da Renzo Arbore.
Dal 1985 si è esibita in alcuni dei più grandi Festival internazionali e in moltissimi teatri, oltre che in Italia, in Giappone, Regno Unito, Francia, Germania, Svizzera, Danimarca, Portogallo, Grecia, etc.
Selezionata per la Tasse d'Or al Festival International de l’Humour di Cannes, ha vinto il 1° Premio al Festival Internazionale di Lipsia, e nel 2000 è stata invitata al Festival di Edimburgo.
Nel 2007 ha prodotto lo spettacolo "S.M.S. (Strange Music Symphony) nel quale la ricerca sul potenziale comico dei vari generi musicali si é sviluppata attingendo alle musiche, tra gli altri, di Astor Piazzolla, Gioacchino Rossini, Paolo Conte, Serge Gainsbourg, Jethro Tull, Philip Glass.
Nel 2008 al Festival Internazionale di Recklinghausen, in Germania, sono stati chiamati come ospiti al Gala per la presentazione della prima teatrale dello spettacolo con Kevin Spacey e Jeff  Goldblum.

     I Tambours de Topolò nascono nel luglio del 2000 a Topolò, ‘ridente’ paesino di 47 abitanti situato nella Benecija friulana, in occasione di un evento artistico (Stazione Topolò – Postaja Topolove) che da anni ormai è il principale promotore della modernità nello scenario artistico friulano. I Tambours crescono così in un clima di totale collaborazione tra artisti d’ogni sorta provenienti da tutto il mondo e fanno del connubio tra il brutale contatto con la natura e il più umano approccio all’arte contemporanea il loro pane quotidiano.
     Guidati inizialmente dal percussionista triestino Tom Hmeljak, nel luglio 2001 i Tambours decidono di assumere struttura stabile, ampliando l’organico e costituendosi come gruppo autonomo. Non rinunciano, tuttavia, al privilegio di poter suonare con i percussionisti che ogni anno, alla Stazione Topolò, si susseguono alla guida del workshop di percussioni metalliche a loro dedicato. Riescono così a crescere attingendo a un patrimonio musicale estremamente variegato che va dalla didattica classica di Daniele Vineis, per anni impegnato nella Filarmonica RAI e tuttora docente di percussioni al conservatorio di Biella, alla incredibile potenza ritmica di Primož Oberzan, ex-leader dei “The Stroj”, gruppo sloveno di fama internazionale.
     Facendo uso soprattutto di bidoni metallici da 200 litri, i Tambours de Topolò cercano, così, di unire a una notevole potenza ritmica anche un non secondario aspetto coreografico. Attualmente composti da un numero variabile tra gli 8 e i 12 componenti, LTdT spaziano in un'interpretazione musicale del tutto particolare, in una costante ricerca che li ha portati a collaborare anche con artisti estranei al mondo delle percussioni in senso stretto tra cui, fra i tanti, anche Nello Da Pont, Emil Kristof, Alan Liberale, Antonio Della Marina, Michael Delia, Mitja Rupel e soprattutto Phill Niblock, uno dei punti di riferimento per la musica elettronica sperimentale di tutto il mondo.
     Recentemente i Tambours de Topolò appaiono anche nei nuovi cd del coro “Beneške Korenine” e del gruppo di agropunk “Arbe Garbe”. Dopo aver ricevuto una menzione per l’originalità nella manifestazione “AscoltaCividale” (edizione 2005) promossa dall’associazione NumarUn nell’ambito del progetto “Ascoltami” di Elisa, vincono il primo premio nella seconda edizione. Recentemente si sono esibiti a San Giovanni in Persiceto come gruppo spalla dei “Les Tambours du Bronx”


...il pubblico nel cortile dei colonos...

     LESTIZZA - Sonorità forti, ritmate, assordanti nel generale silenzio della campagna, non fastidiose, anzi, sposate a virtuosismi musicali funambolici, esecuzioni e clownesche interpretazioni di brani musicali tradizionali e classici, note suonate con violini e chitarre sempre più piccoli, infinitesimali, con strumenti improvvisati. Una via di mezzo tra concerto e circo. Due spassose ore di musiche di cjamp ogm, orchestre gjeneticamentri modificade con la Microband e Les tambours de Topolò ad  Avostanis 2008.
     Gli organizzatori hanno fatto centro mettendo insieme un gruppo di giovanotti, tutti universitari di Udine, Cividale e dintorni che con l'entusiasmo dei loro vent'anni (il gruppo è nato nel 2000 dopo aver frequentato un corso di percussioni da strada) hanno ritmicamente battuto su dei grandi e colorati bidoni di gasolio da 200 litri, e  il duo Microband composto da Luca Domenicali e Danilo Maggio.
     Che ci fanno queste due "presenze" musicali, e non solo, ad  Avostanis? E' subito detto. Nel laboratorio di  Avostanis, che quest'anno si sviluppa intorno al problema della trasmutazione genetica della razza contadina, con tutto quello che ne consegue, proprio nell'azienda agrituristica "Ai Colonos" di Villacaccia si stanno sperimentando nuovi ogm. Ecco perché, per una spassosa serata, per un paio d'ore filate, anche la musica è diventata ogm con una fusione, più o meno a caldo, di Les tambours de Topolò e il duo comico musicale Microband che, da 25 anni, sta portando i suoi spettacoli, frutto di una comicità esilarante e travolgente e dell'uso acrobatico di strumenti musicali, probabili e improbabili, nei principali festival di teatro comico europeo, a Cannes, Tokyo, Zurigo, Francoforte e Bonn. Domenicali,  codroipese, laureato in legge, ha incontrato Maggio, bolognese, preferendo la musica alle aule dei tribunali. I due, invitati da Pupi Avati nel 1985 per la trasmissione "Amburger Serenade" e successivamente, nel 1988 - 89, da Arbore per la trasmissione televisiva "Doc". Sono comici, musicisti, eccentrici, genialoidi? Difficile stabilirlo, quello che è certo è che sono bravissimi.
     Bravi anche i componenti il gruppo Les tambours de Topolò, nome preso in prestito da Les tambours de Bronx. Si sono esibiti per  Avostanis 2008  Luca Corredig, Mathieu Scialino, Marco Cesa, Alfonso Salvato, Marco Pustetto, che fa un po' da coordinatore, Andrea Causero, Eleonora Annigoni, unica donna, Michele Mattotti, Stefano Bragagnolo, Cristiano Zanetti. Il gruppo si è esibito varie volte a Udine e a Cividale, ma anche a Ferrara, Comacchio, Fiume e Londra. Domani sera (giovedì 7 agosto) porteranno il loro rumoroso concerto a Spinone al Lago (Bg).
     Il mix musicale, cabarettistico e altro ancora proposto da "I fratelli Marx della musica comica", così sono stati definiti Luca Domenicali e Danilo Maggio dalla "Frankfurter Allgemeine", ha saccheggiato, durante una afosa serata di mezza estate, il mondo delle sette note interpretando, a suo modo, Beethoven e Bach, Astor Piazzolla e Belafonte, Paolo Conte e Brahams, Iglesias e Bob Dylan e poi quei ragazzotti spavaldi, scatenati nel percuotere dei bidoni industriali sconvolgendo le note musicali per trasformarle in suoni antichi, lontani nel tempo, senza contaminazioni... genetiche.
          Silvano Bertossi