Abbazia
di Rosazzo, 24 Marzo 2002
Una
giorno importante
Le informazioni sugli avvenimenti svoltisi all’Abbazia di Rosazzo,
la Domenica delle Palme del 2002, sono ampiamente riportate in INFO
VETREN nelle pagine dedicate al gruppo che ha "adottato" l’orfanotrofio
bulgaro, di cui anch’io faccio parte.
Anche in "biel lant a Messe", ci sono foto e brani
cantati dal Coro bulgaro, che ha accompagnato la Messa ortodossa, ma ho voluto attivare anche questa pagina per "raccontare" a
modo mio l’importante avvenimento, del quale sono un testimone
diretto, perché il mio è un posto di osservazione privilegiato.
Privilegiato perché da qualche anno ho l’onore di far parte del
gruppo dei volontari, che danno una mano a don Dino, nelle molteplici
iniziative non solo di carattere religioso ma anche culturale ed
umanitario.
Privilegiato anche perché, nel primo banco della fila di destra,
che nelle occasioni importanti è riservato alle autorità, io ho la
mia postazione fissa, e da lì posso controllare gli avvenimenti che
si svolgono all’interno della chiesa di S. Pietro dell’Abbazia.
In quest'occasione, visto che parte della cerimonia si svolgeva
all’esterno, ho chiesto aiuto a Devis, il nostro bravo e sempre
disponibile collaboratore, che con la mia seconda digitale "3M
pixel", ha seguito la benedizione dell’ulivo e la processione
intorno alla chiesa.
Come l’anno scorso, anche questa Domenica delle Palme S.E.
Galaktion, affiancato dal dignitario ortodosso padre Petko (pastore a
Kazanlak) e p.Ivan (pastore a Zipka), ha benedetto l’ulivo nel
chiostro, ma quest’anno i rapporti di amicizia tra la chiesa ortodossa di Bulgaria e la comunità Cattolica friulana hanno fatto un’ulteriore
passo avanti, con la celebrazione della Messa ortodossa nella chiesa
dell’Abbazia. L’elevato spirito ecumenico che anima la comunità
dell’Abbazia di Rosazzo, ha fatto eco anche a Roma, tanto che dal
Vaticano è arrivato il seguente telegramma:
REVERENDO DON DINO PEZZETTA PARROCO ABBAZIA DI ROSAZZO
MANZANO
INFORMATO PRESENZA IN CODESTA COMUNITA’ PARROCCHIALE DEL
METROPOLITA GALAKTION DI STARA ZAGORA SOMMO PONTEFICE RIVOLGE AT
PARTECIPANTI INCONTRO ECUMENICO CORDIALE SALUTO ESPRIMENDO
COMPIACIMENTO PER INIZIATIVA ET MENTRE AUSPICA CHE ESSA VALGA AT
RAFFORZARE COMUNIONE FRATERNA INCREMENTANDO DIALOGO ECUMENICO
ALLA LUCE INSEGNAMENTI DEL VANGELO INVOCA DAL SIGNORE ABBONDANTI
GRAZIE CELESTI ET INVIA AT PARROCO ET FEDELI DI ROSAZZO
IMPEGNATI IN GENEROSA OPERA DI SOLIDARIETA’ AT FAVORE ORFANI
DI BULGARIA IMPLORATA BENEDIZIONE APOSTOLICA
CARDINALE ANGELO SODANO SEGRETARIO DI STATO |
In una chiesa stracolma di fedeli, mentre il coro eseguiva il
"Padre Nostro", tra una strofa e l’altra il pianto di un
bimbo rendeva l’atmosfera ancora più suggestiva... era come un segno di
continuità… come se non ci fossero stati 1000 anni di
separazione... come se ortodossi e cattolici avessero sempre
pregato il "Padre Nostro" assieme.
Alla messa ortodossa ha partecipato anche un gruppo di signore
ucraine, accompagnate da Nino Devoti, che si trovano in Italia
impegnate ad assistere delle persone anziane ed in difficoltà.
Alla fine della lunga cerimonia, avrei potuto fermarmi a pranzare
all’Abbazia, ma sono stato costretto a rientrare in sede per
trasferire le fotografie nel computer e liberare le schede perché nel
pomeriggio altri avvenimenti mi aspettavano… un Concerto, la Santa
Messa (cattolica) ed altro…
Mentre pranzavo, ben 250 nuove immagini sono state trasferite dalle
due schede SmartMedia da 64 Mb, in una directory del computer, e non
ho fatto in tempo a ricaricare un pacchetto di batterie (neanche fare
il mio solito pisolino), perché alle 2:45 ero di nuovo in Abbazia.
Con qualche difficoltà sono riuscito a mettere a fuoco le idee e
riprendere forza, mentre i "Virtuosi di Aquileia Ensemble"
scaldavano i loro strumenti. Ho approfittato dell’occasione per fare
degli esperimenti con un nuovo flash che mi sono procurato, e che dà
ottimi risultati. Ora ne ho a disposizione ben quattro.
Durante il concerto tutto aveva funzionato benissimo, ma durante la
celebrazione dell’Eucaristia delle 18:00 le cose non sono andate
così. Per un errore nella predisposizione del DAT, ho registrato i
canti del Coro bulgaro… con il microfono spento…! Si vede proprio
che la stanchezza mi aveva mandato in tilt.
Dopo la Messa, di solito rientro velocemente verso casa, ma non mi
sorrideva l’idea di dover prepararmi la cena. Ho quindi accettato
volentieri di rimanere in Abbazia per una "cena in
comunione" con gli amici (e amiche) bulgari. Infatti, a tavola
ero circondato da graziose e sorridenti signore, con le quali non era
possibile lo scambio di una parola.
Verso la fine della cena, vedevo don Dino che ogni tanto mi
osservava e capivo che aveva in mente qualche cosa… Infatti, ad un
certo punto mi si è avvicinato, mi ha pregato di sedermi vicino a
vescovo al Galaktion, mentre invitava tutti a fare silenzio. Quando non
si sentì volare una mosca, ad alta voce annunziò: Vi presento un
piccolo grande uomo, un mago del computer e di internet, che ci fa
conoscere in tutto il mondo… e per Aldo ip-ip hurraaa!… ip-ip
hurraaa!… ip-ip hurraaa!
Si è poi alzato in piedi il vescovo Galaktion dicendo qualcosa in
bulgaro… ed a questo punto tutti i coristi si sono alzati ed
hanno intonato un canto in mio onore… Tutti erano in piedi, tranne
me che, emozionantissimo e rosso come un peperone, cercavo di farmi sempre
più piccolo (se fosse stato possibile). Alla fine, mentre nel "salone
della vite" scoppiava un forte applauso, mi sono alzato
ricambiando il forte abbraccio del pope bulgaro.
Queste si che sono grandi
soddisfazioni... pensare che cinque anni
fa, raramente uscivo di casa…!
Recentemente, don Dino mi ha assicurato che "nascere così"
per me è stata una fortuna... Sul momento non ero molto convinto, ma
ragionandoci su un pochino, credo che non abbia tutti i torti. Se
fossi nato "normale", sarei uno dei tanti...
probabilmente un uomo felicemente sposato, con tutti i problemi che
comportano l'avere una famiglia... ed "il Natisone" sarebbe
rimasto solo un bel fiume...
Ed invece io sono
Aldo Taboga, "quello del natisone", conosciuto ed amato in
tutto il mondo... perciò...
Grasie Signôr...!!!
LA PASQUA DI
RISURREZIONE
«sarà veramente tale se i cristiani confermeranno la volontà
dell'unità».
(La Vita
Cattolica del 31 Marzo 2002)
GalaktionTabakov, il
metropolita di Stara Zagora, in Bulgaria, non ha dubbi nel rispondere
a «la Vita Cattolica» quando gli chiediamo, per che cosa prega e per
che cosa fa pregare in questa Pasqua. Poi aggiunge: «Aspettiamo con
sincera gioia la visita di papa Giovanni Paolo II nella nostra terra,
perché crediamo che anche questo sia un contributo all'unità».
È una splendida
mattina delle palme quella che accoglie cattolici ed ortodossi
nell'abbazia di Rosazzo. Non da fastidio neppure il forte vento che
porta lontano i ramoscelli d'ulivo portati in grande quantità dai
fedeli per la benedizione. Intorno a Galaktion e al coro che lo
accompagna, ci sono don Dino Pezzetta, rettore dell'abbazia, i suoi
collaboratori, centinaia di fedeli della parrocchia, le autorità di
Manzano, numerosi ortodossi che lavorano in regione, un consistente
gruppo di donne ucraine, addette all'assistenza di anziani ed
ammalati. «Questa sarà la vostra casa - dice a tutti don Dino -. Qui
potrete venire a pregare ogni domenica mattina». Il clima è quello
della festa, anche durante la solenne benedizione delle palme,
accompagnata dai melodiosi canti ortodossi. La processione si sviluppa
intorno all'abbazia ed entra solennemente in chiesa passando davanti
ai pannelli stracarichi di testimonianze sull'orfanotrofio che gli
amici dell'Abbazia, gruppi, associazioni e parrocchie della forania si
sono impegnati a costruire a Vetren. 350 mila euro d'investimento,
più il volontariato. Lo stesso Galaktion ha messo a disposizione la
propria casa natale.
La messa ortodossa è
solenne; si sviluppa in lingua bulgara, ma il Vangelo viene letto in
italiano e così pure il «Padre nostro». Alla conclusione, c'è la
festosa condivisione del pane. Galaktion dona all'Abbazia i paramenti
sacri usati per la liturgia ed il libro del Vangelo. A concludere la
mattinata, un significativo gesto. All'esterno dell'abbazia vengono
piantate 15 rose, dopo essere state benedette. «Questo vuoi essere un
segno della nostra amicizia», dirà Galaktion. Amicizia ricambiata,
considerato che don Pezzetta sarà ospite della comunità di Galaktion
ai primi di giugno, per un analogo rito in quella terra.
«L'ecumenismo - commenta don Dino - procede anche per piccoli
passi». La conferma che arriva dal Vaticano non potrebbe essere più
autorevole. Il sommo pontefice - scrive il segretario di stato,
cardinale Angelo Sodano - esprime «compiacimento per l'iniziativa» e
auspica che «essa valga a rafforzare la comunione fraterna
incrementando il dialogo ecumenico alla luce degli insegnamenti del
Vangelo». Il Papa, inoltre, benedice quanti sono «impegnati in una
generosa opera di solidarietà a favore degli orfani di Bulgaria».
Autorevole la conferma
anche di parte ortodossa. Ha inviato un messaggio il metropolita
Gennadios, arcivescovo ortodosso d'Italia ed esarca per l'Europa
meridionale.
Assai soddisfatto
sembra Ezio Cleri, a capo dell'associazione che si è presa a carico
la costruzione dell'orfanotrofio. Già oggi, a Vetren,esiste una
struttura d'accoglienza. Ospita un centinaio di bambini al di sotto
dei tre anni di età, in condizioni molto difficili. L'impegno di
Rosazzo, San Giovanni al Natisone e delle altre comunità prevede la
ristrutturazione radicale dell' edificio: dalle sale da gioco alle
camerate, dalle cucine alle caldaie, fino alla pulizia e riordino del
parco. Il 'campo-base' di tutte le sue attività è la casa natale di
mons. Tabakov. La sua abitazione è già stata trasformata, dalle
squadre di lavoro dell'Associazione, in un alloggio in grado di
ospitare 6 persone in condizioni ottimali.
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