nuove dal friuli e dal mondo

Passeggiando per Friuli Doc 2007
(Devis Macor - Settembre 2007)


...gli antichi angoli del centro storico...

     Anche quest'anno ho pensato di effettuare un servizio fotografico unito a un breve testo per riportare le impressioni di quella grande festa che è Friuli Doc sulle pagine del nostro Natisone, a vantaggio dei visitatori del sito, specialmente quelli d'oltreoceano che non hanno avuto la possibilità di vivere di prima persona questa grande festa. Quest'anno poi il tema principale della festa ha toccato da vicino anche il Natisone. Perché, se l'anno scorso il tema principale della festa era il Tarvisiano, quest'anno la parte del leone è toccata proprio alla nostra zona, tanto più che lo slogan che si leggeva nelle pubblicazioni di Friuli Doc era: "Colli, castelli e genti di confine. Un territorio incantato tra le Valli del Natisone, del Torre e Cividale".


...uno sguardo sul "giardin grande"...

     Se nelle scorse edizioni la festa è stata spesso rovinata dal maltempo, che in qualche caso ha imperversato per l'intera durata della manifestazione quest'anno il tempo è stato sempre buono favorendo la perfetta riuscita della Kermesse con affluenze da record fin dall'inaugurazione.
     Ma che cos'è Friuli Doc? E' una festa bellissima, anche se sempre migliorabile, dove è possibile passeggiare per un centro storico completamente trasformato, e assaggiare un'infinità di piatti tipici e di prelibatezze, solitamente specialità che si possono degustare nelle varie fiere e sagre sparse per tutta la regione nell'arco dell'anno, ma che a Friuli Doc si trovano tutte riunite in un "concerto di sapori" come dice lo slogan.
     Credo che il 99% dei friulani che leggeranno queste righe, abbiano visto di persona i magnifici quadretti del servizio fotografico allegato in questa pagina, oltre a trovare foto su foto sui giornali locali, per non parlare dei servizi e reportage dei media televisivi. Queste sono foto amatoriali, scattate passeggiando per le vie del centro, a ricordo di questa edizione 2007. A essere sincero, ogni singolo e caratteristico stand meritava un servizio a se e di essere fotografato, anche se per ragioni di spazio non è possibile fare ciò, ma solo di pubblicare alcuni esempi.

     Numerosissimi gli stand dove si potevano degustare gli ottimi vini friulani, in particolare quelli dei colli orientali del friuli, ma non solo: in alcuni stand (specialmente nel piazzale del castello) si potevano assaggiare i "vini autoctoni": personalmente ho provato il Picolit neri, il Forgiarin, lo Scialin e il Tazzelenghe. Vini, questi, che difficilmente si trovano anche nelle enoteche, e che fanno parte della storia vitivinicola della nostra regione e che andrebbero valorizzati e riscoperti. Immancabile anche l'appuntamento con il Frico di Carpacco in piazza S. Cristoforo e dove, oltre ad assaggiare un frico con polenta buonissimo, si potevano vedere all'opera sui fornelli i bravissimi cuochi. Per non parlare poi dell'associazione gelatieri di piazza S. Giacomo, dei sommelier, delle specialità di pesce, senza dimenticare tutte le pro-loco e le loro buonissime specialità. Ho voluto citare solo alcuni esempi, ma non per questo vanno tolti i meriti a tutti gli altri.

     Non va dimenticata anche la zona di piazza primo maggio, dove come ogni anno l'hanno fatta da padroni gli stiriani e i carinziani. In particolare in quella che è stata ribattezzata "piazza Stiria" si poteva bere un'ottima birra, mangiare della squisita porchetta allo spiedo su un letto di patate, nonché i classici Wurstel con crauti, per non parlare dei loro tipici dolci e grappe. Certo Friuli Doc è anche questo, è anche e soprattutto un momento di autentico divertimento, allietato dai tanti spettacoli cui ho potuto assistere, come quello dei mangiafuoco, dei gruppi musicali itineranti, come "quella sporca mezza dozzina" e i "bandaros", tanto per citarne alcuni, ma non solo. Insomma la festa di Friuli Doc è la festa del friuli, un appuntamento assolutamente irrinunciabile, alla scoperta, o meglio alla riscoperta, delle tantissime specialità che il nostro territorio è in grado di offrire, ma soprattutto un autentico momento di festa e di divertimento. (Devis Macor)

Friuli Doc:  un milione e 300 mila presenze
La tredicesima edizione ha battuto tutti i record.
Gente fino a notte fonda nelle piazze del centro
(Giacomina Pellizzari - Messaggero Veneto del 17 settembre 2007)

      Nuovo record di presenze per Friuli Doc. La tredicesima edizione si è chiusa con oltre 1 milione e 300 mila visitatori. A confermare il dato sono le tonnellate di rifiuti raccolte e l’indice di occupazione dei parcheggi saliti oltre i limiti raggiunti nel 2004 quando la kermesse enogastronomia registrò i maggiori consensi. La previsione dell’assessore al turismo, Luciano Gallerini, che nel giorno dell’inaugurazione aveva auspicato di raggiungere il record dei record, è diventata realtà. Nei quattro giorni della festa, un mare di persone ha affollato le piazze, le vie e il colle del castello, basti pensare che diversi espositori hanno già chiesto, per la prossima edizione, di ampliare i loro stand. 

     La tredicesima edizione di Friuli Doc, insomma, è stato un successo reso possibile anche dalle condizioni meteorologiche che, a differenza dello scorso anno, hanno favorito la passeggiata e le degustazioni dei piatti tipici negli stand. Tant’è che, rispetto alla passata edizione, negli stand le vendite sono raddoppiate. <Si sono create le condizioni migliori per registrare un successo> commenta il vicesindaco, Vincenzo Martines, nel soffermarsi sul bel tempo che ha incentivato l’afflusso di visitatori anche nelle ore serali. Nella notte tra sabato e ieri, infatti, le vie erano stracolme di persone fino quasi all’alba. <Possiamo dire di aver battuto il record> insiste Martines, nel plaudere all’organizzazione della manifestazione composta dal personale dell’assessorato al Turismo del Comune, dai volontari per la sicurezza e della protezione civile che, assieme alla polizia municipale e alle forze dell’ordine, hanno vigilato sulla festa.
     La tredicesima edizione della kermesse enogastronomia, l’ultima dell’era Cecotti, ha lasciato il segno. Sarà difficile per la prossima amministrazione comunale battere il bilancio 2007 che conferma consumazioni da record. Tant’è che ieri, alle 11.30, una lunga coda di persone si preparava a pranzare con le pietanze a base di pesce in piazza Garibaldi. In Largo ospedale vecchio, invece, alle 12, gli gnocchi di susine erano già andati a ruba. Stesso copione per chi ordinava lo spezzatino di asino. E nel pomeriggio non c’era più traccia dei cjarsons ai mirtilli. Molto apprezzata pure l’iniziativa dell’Associazione italiana contro la celiachia che nello stand dell’oca di Morsano al Tagliamento si è premurata di preparare menu per gli intolleranti al glutine. Tra i tavoli e le panche in legno sono letteralmente passati fiumi di vino e birra. La festa è riuscita anche perché ha richiamato gente da fuori regione. Soprattutto dal veneto. Per i friulani, invece, è stata un’occasione per trascorrere un fine settimana in compagnia di amici e parenti. Anche ieri il centro città brulicava di gente. C’era chi assaggiava le prelibatezze della Carnia e delle valli del Natisone alle quali era dedicata la tredicesima edizione di Friuli Doc, e chi, invece, seguiva con i bambini i molti intrattenimenti organizzati in diversi angoli della città. Una formula vincente che, secondo Gallerini, può essere migliorata investendo qualche euro in più sulla manifestazione realizzata con circa 350 mila euro. Nella notte sul palco di Friuli Doc è calato il sipario e la parola è passata agli operatori della Net al lavoro fin dalle primissime ore della mattinata per ripulire la città. 

     Tra i tavoli serviti migliaia di litri di vino e birra - A confermare il successo della manifestazione più delle parole parlano i numeri. Solo sabato sono state stappate 3330 bottiglie di vino, bevuti 1100 litri di birra ai quali vanno aggiunte le 2 mila bottiglie vendute negli stand di Stiria e Corinzia.
     Ad andare per la maggiore sono stati il prosciutto, basti pensare che in piazza Duomo sono stati affettati 3 quintali. Ma anche il pesce, 10 i quintali cucinati in piazza Garibaldi, e l’oca protagonista in piazzetta Belloni. In un solo giorno ne sono state distribuite mille porzioni. Sul colle del castello sabato ad avere la meglio è stato il toro allo spiedo: 3 i quintali “bruciati” in due ore. E se in piazza Matteotti l’attenzione è finita su 4 quintali di gelato, in piazza Venerio la regina è stata la gubana. Super affollata pure piazza Primo Maggio dove sono state vendute: 1500 porzioni di wurstel, 2500 wienerschnitzel, 50 torte, 1000 krapfen, 400 chili di pane e altrettanti di carne di maiale.