Case di Manzano, 27 Luglio 2007
Casa Forte Nussi Deciani
Sorta
probabilmente in epoca romana, fortificata come torre d'avvistamento nel
medioevo e pił tardi proprietą dell'Abbazia di Rosazzo, la Casa Forte si trovņ
coinvolta il 25 luglio 1509 nella battaglia tra veneziani e gli imperiali
conclusasi con la vittoria del Duca di Brunswich.
Il complesso viene descritto in un documento del 16°
secolo conservato nell'Archivio Arcivescovile come "Domus in centa Villae del
li Chiasis". Essa appare nel catasto Napoleonico e Austriaco ed č citata dal
Miotti nel 3° volume della sua opera sui Castelli del Friuli.
Il trasferimento della proprietą dall'Abbazia di
Rosazzo ai Nussi (Agostino, Zuodam e Giacomo) risale al periodo Napoleonico.
La sua discendente Lucia, moglie del conte Ermacora Deciani, conserva la Casa
Forte e nel 1995 i suoi eredi la cedono alla famiglia Zamņ-Fazion.
Straordinario il fascino del luogo abitato da secoli,
dove aleggia il "Genius loci".
|
...tra queste mura
cariche di storia...
Marco Floreani e
Isabella Citossi
hanno presentato
Planc a planc
torne el seren
raccolta di poesie di Ida
Bortolussi Braida
allietata dalla
Corale "G. Coceancigh" di Ipplis
diretta da Milena Ermacora
...immagini in attesa dell'inizio...
...ed il vasto cortile si riempiva di
persone, mentre...
...a planc cale il soreli...
La serata ha avuto inizio con il
benvenuto del padrone di casa Lucio Zamņ..
...che ha dato poi la parola a Marco
Floreani...
...e Isabella Citossi...
...č stata poi la volta di Ida, la
protagonista principale della serata...
...che ha letto alcune sue poesie...
Le margherite |
Barcons spalancāts |
Mi ąmitu, mi brąmitu,
mi ūtu ben, mi ūtu mal
cussģ si dis biel che une margherite
planc a planc dai soi petai
a si discrote.
Le margherite jč rispuģnditi no po,
ma chel gest sempliē cetant
lui al console se lultin petal,
chel che al dis mi ąmitu,
tal cūr di chel flōr cetant ninin,
zāl lui come el soreli, reste tacāt.
El cūr alore di gjonde un sospīr al fas
si cjale atōr lui sodisfąt,
al sint di amā dut el creāt.
Mi ąmitu, mi brąmitu
Peraulis cetant impuartantis lōr
cuanche impegnadis pardabņn a amā
son sostegno di ognidłn di nō
e da umanitāt. |
I voi doi barcņns sul mond
spalancāts
el biel, el brūt lōr a viodin
lōr tantis voltis sierāts e volaresin stā
par no viodi el brūt plui brūt.
Vueris, robarīs, robatis,
stupris, sassinaments
simpri masse al dģ di vuč
denant le muart lōr scaturis.
Ma cuanche e viodin apene nassūt un frut
lōr di maravee si spalanchin,
maravee e certece che el Bon Diu
dal omp dismenteāt nol č.
El futūr di chel frutģn
chal sedi biel si pense simpri,
i voi ancje se lontan e sperin
za biel viodin chel doman.
Tal cjalā el soreli lōr emozionāts
ancje le nature dute el so contribūt a dą
par jemplā che cjalade di sperance.
E
se scaturīs cjalā e scugnin
ce che mai volaresin lōr cjalā
che el Signōr nus judi
le lagrimis a sujā e capī
che traviars el dolōr e robis penzes
al po jessi che un incuintri mai riesūt
al cjati el dret
e che tancj cūr sierāts a si spalanchin;
denant al sintiment i voi alore
par rispiet al cūr ancje se scaturīs
lor cetant serens
in pās. |
A PLANC CALE IL SORELI
...un'ultimo flash sul pubblico ed i
complimenti delle autoritą...
Ida Bortolussi Braida
č
nata a Udine nel 1944. Sposata con Franco da 40 anni č madre di tre
figli e nonna di un nipotino di 8 anni. Da sempre Manzanese purosangue,
ama la lingua friulana con la quale ha scritto gią quattro libri di
poesie. Ama le cose semplici e spontanee, gli affetti e tutto ciņ che la
circonda. E queste cose semplici la rendono serena e felice.
Mai dire mai -
Scrivere un libro: grande traguardo. Scriverne due: gioia infinita.
Quando il terzo fu realizzato pensavo di aver scritto tutto ciņ che
desideravo condividere. Pensavo che la vena poetica si fosse esaurita a
causa di un evento tragico, che fermņ la mia anima : essa si paralizzņ.
Come sempre fu unamica, la cara Loredana, che mi
spronņ di nuovo a prendere la penna in mano. Ed eccomi qua a presentare
il mio quarto amato libro.
Come sempre esso parla della mia personale esperienza,
di come vivo, di come combatto, di come cado e mi rialzo. Racconta del
mio cuore, dei miei sentimenti, delle mie paure e speranze, del mio
sentire luniverso dentro la mia anima.
Sono fiera di me stessa per questi manoscritti cosģ pieni di parole,
parole che con le note musicali sono legate da un sentire molto
profondo.
Come sempre mi metto in gioco, ma come sempre sono me
stessa: con i miei principi, le mie regole, la mia onestą, pronta sempre
ai cambiamenti.
Ringrazio di cuore tutte le persone che con pazienza e amicizia
leggeranno i miei pensieri, frutto di grandi riflessioni.
Ringrazio i miei cari per tutto il bene che mi
vogliono.
Un abbraccio affettuoso
a tutti, Ida Bortolussi Braida |
Corale "Graziano Coceancigh"
Nel 1999 -da quello che era il coro parrocchiale di Ipplis- nasce
l'Associazione Corale "Graziano Coceancigh". Sin dalle origini la corale č
diretta da Milena Ermacora una persona che del canto ne ha fatto la sua
professione; fa parte, infatti, del coro stabile del Gran Teatro la Fenice
di Venezia ed č accompagnata dall'apprezzato organista Gianluca Micheloni.
Partendo da un repertorio essenzialmente di polifonia sacra il gruppo si č
poi cimentato in canti friulani, tradizionali e contemporanei, arie di
musical, opera e brani tipici della canzone popolare italiana dagli anni '30
agli anni '70. La corale vanta una trasferta negli Stati Uniti d'America
dove si č esibita in occasione dei festeggiamenti per il 151° anniversario
della Parrocchia del Santo Rosario di Jersey City, per il "Club Italiani del
Queens" e per la "Famée Furlane" di New York. Č stata ospite del Governo
della Provincia di Salta in Argentina in occasione del 425° anno di
fondazione della cittą ove ha presenziato con il canto a diverse
manifestazioni organizzate per l'occasione e accompagnato una Santa Messa.
IL PROGRAMMA DELLA SERATA
Case di Manzano, 27 Luglio 2007
Casa Forte Nussi Deciani
Marco Floreani e
Isabella Citossi
hanno presentato
Planc a planc
torne el seren
raccolta di poesie di Ida
Bortolussi Braida
allietata dalla
Corale "G. Coceancigh" di Ipplis
diretta da Milena Ermacora
|
1 |
02.04 |
Overture corale |
2 |
06.40 |
Introduzione di Lucio Zamņ |
3 |
15.59 |
Prolusione di Marco Floreani |
4 |
06.15 |
Prolusione di isabella
Citossi |
5 |
07.11 |
Letture di Ida 1 |
6 |
07.39 |
1° intermezzo corale |
7 |
11.01 |
Letture di Ida 2 |
8 |
09.03 |
2° intermezzo corale |
9 |
09.13 |
Lettura di Ida e finale |
10 |
02.02 |
Canto di chiusura di Milena
Ermacora |
|