nuove dal friuli e dal mondo

Villacaccia di Lestizza, 16 Febbraio 2007
Associazione Culturale Colonos

a torzeon ta la culture furlane
in collaborazione con la Rai regionale del Friuli-Venezia Giulia



Proiezione in anteprima di alcune trasmissioni televisive in friulano
Sono intervenuti MASSIMO GARLATTI regista,
ROBERTO COLLINI direttore della Rai regionale del Friuli-Venezia Giulia,
MARCO STOLFO direttore del servizio regionale per le identità linguistiche e culturali

Massimo Garlatti-Costa che ha prodotto diversi lavori di fiction, documentari e videomusicali in Italia e all’estero, trasmessi anche dalla BBC, Channel 4, CBS e MTV.
Ha realizzato alcune opere in lingua friulana, tra le quali il film cult “Buris, libars di scugnî vignî” e due serie televisive per la RAI del Friuli-Venezia Giulia, la quale trasmetterà nella primavera 2007 “SunsAtor, a torzeon ta la culture furlane”: un nuovo ciclo di trasmissioni di Garlatti Costa che cercano di restituire la dimensione umana e professionale di protagonisti dell’arte visiva, dello sport, del cinema etc. attraverso un viaggio in auto inframmezzato da chiacchiere, informazioni sulla loro esperienza di vita vissuta, sulle loro produzioni, le loro idee, aspirazioni, sogni. Nella serata sono stati presentati in anteprima alcuni di questi programmi.

L’impegno RAI per la lingua friulana
E' stato ribadito ai Colonos nell'ambito degli appuntamenti di In file 2007
Di Silvano Bertossi (nella foto) - Messaggero Veneto del 19 Febbraio 2007

     C' è una riuscita cartolina che, da qualche tempo, circola in Friuli e che riporta una scritta, anzi una formula, così espressa: F=mc2, che ricorda, molto da vicino, quella dell'energia di Einstein. F=mc2 sta perFurlan = mieg di comunicazion al cuadrât. Ed è in questo modo che il Cirf, Centri interdipartimentâl di Ricercje su la culture e la lenghe dal Friûl,con l'Università di Udine, sostiene la campagna di supporto alla legge sulla tutela delle minoranze linguistiche storielle. «Tal univiers de science, de tecnologjie e de cognossince - si dice - dutis lis culturis a àn libertat e dirit di espression: ancje che furlane».
     Ed è recente, del 14 febbraio, l'approvazione della Commissione parlamentare di vigilanza dell'emendamento che prevede che «la Rai s'impegni ad assicurare le condizioni per la tutela delle minoranze linguistiche riconosciute nelle zone di loro appartenenza, assumendo e promuovendo iniziative per la valorizzazione delle lingue minoritarie presenti sul territorio italiano anche in collaborazione con le competenti istituzioni locali, e favorendo altresì iniziative di cooperazione transfrontaliera».
     Le misure di tutela della Ca¬ta europea delle lingue regionali prevedono che radio e televisioni di servizio pubblico garantiscano, promuovano e facilitino l'istituzione di almeno una stazione radiofonica e di una rete televisiva nelle lingue regionali o minoritarie e adottino disposizioni adeguate affinchè queste emittenti diffondano programmi in queste lingue.
     Di tutto questo, e di altro ancora, si è parlato nel corso del quarto appuntamento di In file ai Colonos, che ha avuto un titolo emblematico, A torzeon ta la culture furlane. Un'introduzione a tutto campo, che ha abbracciato fermenti e germogli della cultura friulana con particolare riguardo alle gnovis formis di comunicazion, di Federico Rossi, direttore artistico dei Colonos, ha fatto entrare nel vivo dell'argomento che ha visto come relatori il giornalista Roberto Collini, direttore della sede Rai regionale, Marco Stolfo, direttore del Servizio identità linguistiche, culturali e regionali all'estero, e il regista Massimo Garlatti Costa, che ha presentato alcuni filmati di SunsAtôr della serie televisiva, per la Rai del Fvg, che andrà in onda in primavera.
     I partecipanti alla serata hanno trovato l'aia dei Colonos lasciata di proposito completamente al buio, come adesione all'appello nazionale per il risparmio energetico nella giornata intitolata Mi illumino di meno e, soprattutto, per l'uso con maggior intelligenza tecnologica delle risorse per cambiare stile di vita e per permettere che 2 miliardi e mezzo di persone possano vivere meglio.
     Rossi ha affondato subito la lama nel cuore del problema sostenendo che la Rai, intesa come servizio pubblico, è mancata, finora in questa operazione di salvaguardia, tutela e diffusione di lingua e cultura friulane offendendo la dignità di un popolo e si è chiesto cosa si può fare ora. Collini ha risposto che la Rai regionale non ha leso la dignità della cultura friulana perché, per quanto è stato possibile, sono state messe in atto una serie di iniziative e convenzioni con la Regione.
     Stolfo ha fatto riferimento al fatto che la Regione si è impegnata con la Rai per avviare convenzioni con l'Osservatorio della lingua friulana, e con l'Arlef, Agenzia regionale per la lingua friulana. «Occorre - ha ribadito - un contratto di servizio, cioè concrete azioni per mettere in atto una politica culturale adeguata».
     Il regista Garlatti Costa ha prodotto diversi lavori di fiction, documentali e video musicali in Italia e all'estero e ha realizzato anche alcune opere in friulano, tra cui il film Buris, libars discugnì vigni. In occasione di A torzeon ta la culture furlane ha proiettato due filmati dedicati ad alcuni personaggi della musica friulana, Lino Straulino, Pantan, Fabian Riz, Alberto Zannier, che, intervistati da Gianluigi Patruno, hanno manifestato le loro tendenze musicali.
     Garlatti Costa ha anche avvicinato altri personaggi della cultura friulana come Franco Fabbro, preside della Facoltà della formazione dell'Università di Udine e autore del libro Il ciaf dai furlans, lo scultore Nane Zavagno, la fotografa Ulderica Da Pozzo, il regista Remigio Romano, l'artista di strada Paolo Di Giusto e il pugile Paolo Vidoz, medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Sidney. Nel corso dell'incontro ai Colonos di questa piccola galleria di personaggi è stata proiettata solo l'intervista con Franco Fabbro che ha espresso le sue osservazioni, frutto di ricerche e studi, sui friulani. Fabbro, dall'89, si dedica allo studio del cervello dei bilingui e dei poliglotti. Ha compiuto una serie di esperimenti pionieristici sull'analisi di alcuni fenomeni cerebrali. Nell'intervista di Gian Luigi Patruno per SunsAtòr Fabbro dichiara: «Quando uno parla più lingue possiede un cervello più differenziato. E i friulani, con la loro lingua, rientrano tra questi».