nuove dal friuli e dal mondo

Manzano, 10 Novembre 2006

L'ABBAZIA DI ROSAZZO
COME ELEMENTO CARATTERIZZANTE L'IDENTITÀ DEI LUOGHI


...il tavolo dei relatori...

LA MESSA A PUNTO DI UN PERCORSO CONOSCITIVO AI FINI DELLA PREDISPOSIZIONE DI UN PROGRAMMA DI VALORIZZAZIONE IN FORMA INTEGRATA DELLE PECULIARITÀ CULTURALI DEL DISTRETTO

La Fondazione Abbazia di Rosazzo, ente morale riconosciuto, opera da anni come centro di cultura e organizza seminari, incontri e giornate di studio promuovendo iniziative volte ad arricchire il patrimonio culturale del territorio attraverso la millenaria Abbazia, da sempre fulcro nevralgico del Friuli Venezia Giulia. Ciò nel duplice intento di rendere l'Abbazia stessa centro propulsivo di pensiero e di valorizzare la medesima mediante la diretta conoscenza in loco delle sue speciali caratteristiche.

I COLLOQUI DELL'ABBAZIA
Fanno parte de 'I colloqui dell'Abbazia' una serie di incontri fortemente voluti e ideati dalla Fondazione Abbazia di Rosazzo con il preciso scopo di trattare argomenti di attualità e di interesse generale che abbiano ricadute specifiche nel territorio di competenza.
Il programma si inquadra in un progetto più ampio e definito di azioni concrete che hanno come fine la valorizzazione del territorio e il potenziamento delle sue intrinseche peculiarità, con l'impegno sempre maggiore rivolto alle problematiche contingenti e alla proposizione di soluzioni innovative.


...l'introduzione di Lidia Driutti, Vicesindaco di Manzano...


...e l'intervento del prof. Bergamini...


...il pubblico nel Vecchio Foledor Boschetti della Torrre...

Sono intervenuti:

  • sig.ra Lidia Driutti - Vicesindaco di Manzano e componente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Abbazia di Rosazzo

  • mons. Iginio Schiff - Presidente della Fondazione Abbazia di Rosazzo

  • dott. Pietro Comesatti - Vice Presidente della Fondazione CRUP

  • prof. Giuseppe Bergamini - Presidente della Deputazione di Storia Patria per il Friuli

  • prof. Andrea Tilatti - Università degli Studi di Udine "Presenze monastiche in Friuli Venezia Giulia"

  • dott. Denise Trevisiol - Illustrazione della pubblicazione "L’Abbazia, di Rosazzo" (della collana "Monumenti Storici del Friuli")



...l'intervento finale di uno dei frati (friulano) della comunità di Lanuvio, che con 25 suoi confratelli tra monaci e monache, è giunto questa sera in Abbazia per animare il prossimo week-end con una serie di incontri di preghiera...

La guida abbinata a confezioni di vino come esempio di valorizzazione globale delle risorse.
Nell'ambito de «I colloqui dell'Abbazia» convegno sulla famiglia il 18 novembre,
presente il card. Nicora, e il 22 sugli Ogm

     Un «richiamo alle nostre radici, da far però germogliare, perché solo così c'è futuro, e quindi la vita». Questo l'impegno della Fondazione «Abbazia di Rosazzo», nelle parole del suo presidente mons. Igino Schiff, ed assieme il senso del volumetto curato da Denise Trevisiol, che traccia un identikit storico-artistico della badia rosacense, presentato venerdì 10 novembre a Manzano presso l'antico Foledòr Boschetti-Della Torre.
     L'incontro riguardava più propriamente il complesso monastico quale elemento d'impulso per le politiche culturali del Distretto della sedia, dotato di peculiarità da valorizzare in forma integrata, di cui non manca qualche pratica attuazione. Un esempio? 15 mila copie della guida, che «viaggia» verso le 30 mila stampate - quasi pronte le versioni in inglese e tedesco, grazie ad un contributo regionale - sono state acquistate dall'azienda «Vinai dell'Abbate» ed inserite nelle confezioni coi vini prodotti sui colli limitrofi, promuovendo così una conoscenza a tutto tondo del patrimonio culturale locale.
     Patrimonio, questo, «da non riservare agli studiosi, ma da porre a disposizione dei fruitori principali, ossia la gente», ha sottolineato Giuseppe Bergamini, presidente della Deputazione di storia patria per il Friuli, nello spiegare la genesi dell'opuscolo, tassello di un progetto assai più ampio - la collana «Monumenti storici del Friuli» da lui diretta -che nel giro di un paio d'anni porterà ad una sessantina di libercoli sulle chiese del Friuli in italiano e ad una trentina tradotti in inglese, tedesco, francese e sloveno. Il tutto per «riappropriarci di una grande cultura passata - ha continuato - da sfruttare, perché no, sul piano economico e turistico».
     Concorde Pietro Comessatti per la Fondazione Crup, accollatasi le spese della pubblicazione delle 2 mila e 500 copie curate dalla Deputazione, di cui mille e 500 donate ai parroci: «L'Abbazia è punto di partenza, non di arrivo».
     Ad arrivare a Rosazzo, intanto, riannodando i fili del passato, sono stati proprio venerdì 10 novembre una ventina di religiosi della Fraternità di Gesù, congregazione di ispirazione benedettina, giunti da Roma per animare in abbazia weekend intonati alla spiritualità. In effetti, i seguaci del santo della Regola dimorarono a Rosazzo per vari secoli, a partire dalla fine dell'XI secolo, proprio «in quel Medioevo centrale - ha rivelato Andrea Tilatti dell'Università di Udine - ove si assiste in Friuli alla fioritura del monachesimo». Secondo il docente, fu anche, se non soprattutto, sui monasteri che «le figure vescovili, segnatamente i Patriarchi d'Aquileia, nel quadro di un potenziamento del loro ruolo politico-militare, estesero il proprio controllo».
     Aquileia, per altri versi, costituisce un richiamo ineludibile per mons. Schiff: «Come quella funse da cerniera tra mondi diversi, guardando all'origine in Roma, quindi volgendosi ad est e a nord -ha affermato-, così l'Abbazia di Rosazzo ha gettato ponti e tali manifestazioni possiamo farle nostre ampliandole in forma concentrica, di modo che la badia di S. Pietro divenga sempre più fulcro spirituale, aperto alla dimensione ecumenica, e riferimento culturale».
     Espressione di quest'ultimo anelito sono «I colloqui dell'Abbazia», serie di incontri su argomenti attuali con riflessi specifici sul territorio circostante, aperti dalla presentazione del vademecum sul monastero. Seguiranno sabato 18 novembre, dalle 9, il seminario su «Famiglia/Famiglie: il problema della regolamentazione giuridica delle unioni di fatto», con la presenza, tra gli altri, del cardinale Attilio Nicora, consulente ecclesiastico dell'Unione giuristi cattolici italiani, mentre il 22, dalle 9, saranno sotto la lente gli «Ogm: minaccia o speranza?». Spicca il 9 dicembre l'appuntamento su «La valorizzazione del territorio del Distretto nella sinergia tra cultura e attività produttive», sempre con l'intento-guida della Fondazione abbaziale di «non limitarsi ad un programma materiale -ha puntualizzato mons. Schiff - ma di dare un'anima alle sue componenti». Anima trasfusa in pagine che, sposandosi con l'uva, «danno lustro - ha commentato Bergamini -alle vigne del Signore e a quelle dell'uomo».

(Cristiano Donato - La Vita Cattolica del 18 Novembre 2006)