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Rocca Bernarda (Premariacco - UD), 17 Settembre 2006
cartina 3c

Rocca Bernarda
www.roccabernarda.com

     Nessuna dimora signorile del Friuli gode di una posizione così bella come la Rocca Bernarda, inserita in un paesaggio da modello italiano con cipressi secolari, vigneti ameni e una vista meravigliosa nel vasto panorama. In questa cornice ideale i conti Valvason Maniago erigevano nel XVI sec una residenza di alto valore architettonico. Nonostante il complesso venga spesso denominato castello si tratta in realtà di una villa, anzi di un modello di villa ideale, una residenza familiare raffinata pur nella semplicità della casa di campagna aperta verso la natura. Sebbene l'aspetto esterno sia riconducibile ad una costruzione fortificata, poichè costituita da quattro ali con torri cilindriche angolari segnate da feritoie che esprimono quasi un carattere militare difensivo, che di fatto il complesso non ha mai avuto, la Rocca Bernarda nasce in realtà come residenza di campagna inserita in una posizione paesaggistica esclusiva.
     La Rocca Bernarda non nasceva sui resti di un vecchio castello friulano poichè non vi sono tracce di feudi o di domini politici nella zona dove essa andava ad insediarsi. Nasce piuttosto, nel 1567, come architettura esclusivamente privata. La costruzione peraltro esprimeva un certo potere signorile che era fonte di irritazione per la città di Cividale. La stessa Repubblica di Venezia, all'epoca, ostacolò la costruzione del "castello" alle porte della città di Cividale, e i conti Valvason Maniago non ebbero difficoltà alcuna a dimostrare che essa nasceva senza alcuno scopo militare. I muri, di uno spessore tipico per le ville dell'epoca, comunque mai superiore a settanta centimetri, non avrebbero potuto infatti resistere ad un seppur debole assedio, considerato che già nel tardo Medioevo un importante muro di castello doveva avere almeno tre metri di larghezza. Le torri della Rocca Bernarda si spiegano solo come decoro signorile, mentre le feritoie non rivelano alcuna posizione strategica ma appaiono ben in vista.
    Il complesso, peraltro poco sicuro perchè prossimo alla frontiera, non ebbe mai la valenza di castello feudale ma piuttosto di villa friulana, nata su committenza di un'aristocrazia feudale e si afferma come primo esempio di villa a quattro torri in terra friulana.Un viale molto suggestivo con ulivi secolari e rosai conduce attraverso un primo ingresso ad una corte signorile sopraelevata che appare al visitatore con grande sorpresa nelle sembianze non di un cortile buio e chiuso tipico di un castello, ma di una piacevole terrazza con piccolo giardino all'italiana definito da inquadrature di bosso e sul quale si affaccia una suggestiva orangerie dalle ampie vetrate. La corte, definita solo su due lati da edifici abitati, si apre sulla bellissima vista del paesaggio che dalle colline si estende fino alla città di Udine. Un secondo ingresso introduce ad un livello sottostante la corte all'italiana con belvedere, dove si trova dislocata la cantina, un ampio locale con volte a vela riservato all'invecchiamento dei vini. Questo sorprendente ed articolato effetto d'insieme dimostra l'alto valore architettonico del complesso, riconducibile ai più significativi esempi di manierismo dell'Italia Centrale e per il quale si è voluto far riferimento anche ad un'influenza raffaellesca.La Rocca Bernarda, che nasceva come residenza dei conti Valvason Maniago, passata nel tardo Settecento al Marieschi, poi agli Antonini ed infine ai Perusini, fu lasciata nel 1977 dal conte Gaetano Perusini in eredità al Sovrano Militare Ordine di Malta, che ne è l'attuale proprietario.

Festa dei roncârs

     Ipplis, 17 Settembre 2006 - Per riallacciarsi all'antica tradizione di festeggiare la ricorrenza di San Bernardo nell'omonima rocca, un gruppo di giovani di Ipplis, in concerto con l'attuale direttore dell'Azienda Rocca Bernarda Paolo Dolce, ha organizzato "la festa dei roncârs". Nella semplicità del linguaggio friulano di queste zone, "roncâr" significa "abitante dei ronchi", ma per rendere più solenne l'evento gli organizzatori hanno dato un significato più ampio estendendo l'invito non solo ai "roncars" della zona circostante che lavorano nelle vigne dell'azienda, ma anche a tutti quelli che negli anni passati hanno contribuito a rendere famosa "la rocca" per i suoi pregiatissimi vini.
     La festa è iniziata alle 16, con la celebrazione della Messa officiata da don Giovanni Nimis, accompagnata dal Coro "G.Coceancigh" di Ipplis diretto da Milena Ermacora. Il coro è reduce da una tournee negli Stati Uniti dove ha ottenuto un grande successo, in particolare presso le comunità di emigranti italiani e friulani.


...il giardinetto interno che si affaccia sul lato sud...


         
CANTO D'INIZIO E SALUTO DEL PARROCO



 CANTO



SALUTO DEL DIRETTORE DELL'AZIENDA



ESCURSUS STORICO DI LUCIANO CARLETTI
(per 38 anni ha amministrato l'azienda)


 I GIOVANI CHE HANNO IDEATO LA FESTA

... nell'ampia ex cantina della rocca, i festeggiamenti sono proseguiti in allegro convivio, con suoni, canti e balli...