nuvitâs
dal Friûl e dal mont
Fagagna, 5 Agosto 2001
Fieste dai Furlans pal Mont
La "Corâl Feàgne" ha animato al
Santa Massa.
S.E. Monsignor Domenico Pecile,
saluta le autorità.
Il Friuli
abbraccia gli emigrati Toros: «Nascerà un’anagrafe mondiale». |
Festoso
raduno a Fagagna con i presidenti di tre Province. |
Due
continenti, una sola cultura |
Più di mille emigranti, anche dall’America, all’annuale riunione dei Friulani nel mondo |
Fagagna Una giornata all'insegna dei valori friulani, alla quale hanno partecipato oltre mille persone provenienti non solo da tutta Italia e da diversi Paesi europei, ma anche da oltreoceano. Sono stati ricordati i tanti emigrati all'estero in cerca di fortuna ed è stato sottolineato come i legami con la terra natia si siano mantenuti forti e duraturi nel tempo grazie ai valori e alla cultura di cui i friulani vanno fieri. Numerosi gli interventi: oltre al sindaco di Fagagna Aldo Burelli anche Marzio Strassoldo, presidente dell'amministrazione provinciale di Udine, Giorgio Brandolin, presidente della Provincia di Gorizia, ed Elio de Anna, suo "collega" di Pordenone. Per la Regione, con il presidente Tondo impossibilitato a partecipare, l'assessore Giorgio Venier Romano che ha invitato a guardare al fenomeno dell'immigrazione, inteso come rientro in Friuli degli emigrati che lo desiderino. Ha parlato anche Mario Toros, presidente dell'Ente Friuli nel mondo, e i rappresentanti dei vari Fogolars Furlans in Italia e all'estero. Nei vari interventi sono state ricordate le figure femminili che rimanevano a casa a curare il fogolar mentre i capi famiglia e i figli maggiori partivano in cerca di fortuna. Non solo, sono stati ricordati anche i passi che gli amministratori stanno compiendo per migliorare la condizione burocratica e legale degli emigrati, come quella pensionistica. Infatti, grazie all'interessamento di Adriano Degano, presidente dell'Associazione tra i friulani di Roma, è possibile per gli emigrati percepire contributi pensionistici per gli anni di lavoro effettuati all'estero. Non solo, il senatore leghista Francesco Moro, anch'egli presente ieri all'incontro di Fagagna, ha presentato nel pacchetto Tremonti un emendamento, in seguito accettato sia in commissione sia in aula, che prevede in caso di decesso di un emigrato di presentare la domanda di successione non più a Roma ma all'ufficio competente del territorio d'origine, risparmiando così ai familiari la lunga trafila burocratica. Venier Romano ha invece ricordato la candidatura del Friuli-Venezia Giulia, che vorrebbe ospitare il convegno mondiale dei giovani emigrati. La giornata è proseguita nel pomeriggio con visite guidate al museo della vita contadina di Cjase cocel, all'oasi avifaunistica dei "Quadris" e a Villa Deciani di Villalta, futura sede della Casa dei friulani nel mondo.E.P. |