.S.O.M.S.I
Società Operaia di Mutuo Soccorso
e Istruzione di Orsaria
SOCIETA'
OPERAIA
DI MUTUO SOCCORSO E ISTRUZIONE
DI ORSARIA - FONDATA NEL 1879
La Società Operaia di Orsaria vede le sue origini agli albori dell'anno 1879 e nasce come precursore agli attuali enti di assistenza previdenziale. In quegli anni, infatti, il suo scopo fondamentale era quello di assistere i propri soci, in caso di malattia, con un sussidio finanziario da destinarsi alle spese di prima necessita'.
L'evolversi della societa' moderna e il miglioramento delle condizioni di vita hanno reso del tutto superflua questa attivita' del nostro Sodalizio dandole l'opportunita' di svilupparsi e di operare in altri settori.
Se da un lato il progresso ha fatto in modo che la Societa' Operaia non dovesse più fungere da centro di assistenza economica grazie al miglioramento delle strutture statali in tale senso, dall'altro lato il consumismo e il benessere hanno creato quel clima di egoismo, di distacco e di solitudine fra le popolazioni che prima non esisteva. La Società, perciò, ha rivolto la propria attenzione a questo aspetto della vita sociale ritenendo fondamentali gli scambi culturali dei soci tra di loro e la collettivita' .
Attualmente essa opera nel campo dell'istruzione organizzando il "corso scolastico" e diversi incontri con la realta' scolastica locale cercando di infondere nei bambini quello spirito di unione e di collaborazione che il progresso va pian piano distruggendo.
A livello culturale la Societa' organizza, inoltre, delle conferenze con i temi piu' vari per offrire a tutti l'opportunita' di approfondire argomenti di attualita', medici o sociali che possono interessare.
Sempre per consentire lo scambio di idee, per favorire i rapporti interpersonali fra i soci, per non correre il rischio di chiudersi in un isolamento fine a se stesso, si organizzano gite con visite a citta' storico-artistiche e cene sociali, in particolare la cena di Carnevale durante la quale alcuni attori improvvisati recitano una farsa per mantenere viva la tradizione del Carnevale che ha sempre contraddistinto il paese di Orsaria.
La sfera culturale, comunque, non e' l'unico aspetto della vita sociale in cui si esaurisce l'attivita' del nostro Sodalizio il quale opera, nel limite delle proprie possibilita', nel campo della solidarieta' offrendo un'assistenza simbolica ed un sostegno morale alle persone che si trovano in difficolta', in caso di malattia, senza peraltro dimenticare quelle persone che si trovano in situazioni particolarmente disagiate come puo' essere stato il caso dell'asilo alluvionato dell'Astigiano.
Un'ulteriore e soprattutto una nuova iniziativa della quale la Societa' Operaia va' particolarmente fiera e' il "Progetto salute e benessere", un progetto che e' stato avviato proprio in questi giorni e che si propone come un punto d'incontro per la collettivita' con lo scopo, se non di risolvere, di cominciare ad affrontare i problemi piu' svariati, che possono affliggere ciascuno di noi, con l'ausilio di persone competenti.
Come si puo' constatare, l'attivita' del Sodalizio e' particolarmente vasta ed e' percio' palese che per poter espletare nel modo migliore questa opera, la Societa' sente, oggi piu' che mai, il bisogno di essere sostenuta da diverse persone ed in modo particolare da forze giovani, alle quali rivolgiamo un caloroso appello, perche' consentano con il loro aiuto di garantire un futuro proficuo alla Societa' Operaia di Orsaria.|
IL DIRETTIVO
La S. 0. M. S. I.
Nel decennio prima dell'anno 2000
(Michela Orgnacco)In quest'occasione del 120° Anno di Fondazione del nostro Sodalizio, riprendiamo in mano la penna dal punto dove l'avevamo lasciata 10 anni fa, quando avevamo brevemente e sinteticamente tracciato la storia del Sodalizio fino al 1989.
Ora il nostro compito è quello di tradurre in scritto l'attività svolta in quest'ultimo decennio, un decennio importante perché è quello che precede immediatamente l'anno 2000, l'anno del Giubileo.Siamo sicuri che scrivere in due pagine l'attività di 10 anni, senza correre il rischio di dimenticare qualcosa d'importante, non sarà sicuramente facile; eppure vogliamo provarci lo stesso e osiamo sperare che vogliate perdonarci eventuali mancanze.
Sono passati 120 anni, da quando la Società è stata fondata, eppure i principi fondamentali sanciti in quella sede sono ancora validi e meritevoli di essere perseguiti.
L'art. 1 dello Statuto Sociale, redatto nel 1879, recitava che "... la Società Operaia ha per oggetto la fratellanza ed il mutuo soccorso degli operai fra di loro, tende a promuovere l'istruzione, la moralità, il benessere affinché possano cooperare efficacemente al miglioramento progressivo dell'umana famiglia" ed infatti, in questi due ultimi lustri di vita sociale, gli amministratori hanno operato nell'intento di promuovere la fratellanza ed il mutuo soccorso dei soci fra di loro e non solo tra di loro, ma anche allargando il proprio campo operativo e visivo al di fuori dell'ambiente sociale nella consapevolezza che nessuno di noi può chiudersi in un inutile e vano egocentrismo e che la grandezza di un Sodalizio si vede proprio nel saper aprire il cuore agli altri senza distinzioni di nessun genere.
In quest'ottica la Società ha portato il proprio Soccorso Simbolico, il proprio sostegno morale e una parola di conforto ai soci ammalati, e ha voluto essere vicina ai propri iscritti o ai loro familiari dimostrando il cordoglio nei casi di lutto. A tale proposito sottolinieamo che, per volere del Consiglio Direttivo in carica, nel 1993 si è stabilito che il vessillo sociale, che in precedenza era esposto e seguiva il feretro solo per la morte del socio, sarà esposto in segno di lutto anche nel caso di perdita di un parente stretto del socio, quale il consorte, genitori, figli o fratelli.
Come abbiamo precisato, in questo periodo, l'attività del mutuo soccorso ha varcato anche i confini sociali e l'occasione non c'è mancata per dimostrare la solidarietà a chi ne avesse bisogno. Nel 1995 abbiamo collaborato con la Scuola Materna ed il gruppo ANA locale all'acquisto dell'arredamento per la sala da pranzo di un asilo a Borgo Tanaro (Asti) gravemente danneggiato dall'alluvione del novembre 1994; dal 1995 in poi non abbiamo potuto resistere all'appello rivoltoci dal C.R.0. di Aviano (PN) per organizzare, in collaborazione con le altre associazioni comunali, una gara di solidarietà i cui proventi sono destinati alla costruzione di un alloggio che dia ospitalità ai parenti dei pazienti in degenza presso il Centro; nel 1997 abbiamo avuto modo di sostenere un'altra iniziativa promossa dalle Società Operaie del Triveneto a favore delle popolazioni terremotate dell'Umbria e delle Marche. In quest'ultima occasione, ci riempie d'orgoglio sapere che i 15 milioni che sono stati raccolti sono stati destinati alla ricostruzione della sede sociale della Consorella di Cupramontana, e una parte all'acquisto di alcune camerette per il Centro Anziani di Camerino.
Dopo la solidarietà un altro principio fondamentale, sancito dallo Statuto e che la Società continua a perseguire, riguarda il settore dell'istruzione. Pur ammettendo, e diversamente non si può fare, che negli ultimi 50 anni il grado di istruzione personale e andato progressivamente aumentando e che la diffusione, su larga scala, dei mezzi di comunicazione (televisione, giornali, etc.) ha ridotto il bisogno primordiale dei sodalizi di istruire i propri soci riteniamo che gli incontri, i dibattiti e le conferenze svolgano ancora un ruolo importante sulla cultura della comunità in quanto consentono quel contatto e quello scambio diretto di idee di opinioni che i mezzi di comunicazione non offrono.
Questo motivo ci ha spinto, nel corso di questo ultimo decennio, ad organizzare conferenze sui temi piu' diversi e piu' precisamente: "Evoluzione psicologica del bambino in età scolare" e "Scritti dei nostri compaesani" nel 1990; "AIDS: la peste del 2000" nel 1991 e nel 1992 "La partecipazione popolare alla vita politica". Nel 1993 "Handicap: aspetti medico - sociali", invece nel 1994 abbiamo conferito su "Il patrimonio culturale nella realtà locale"; nel 1995 sui "Problemi legati all'abuso di alcool" e poi nello stesso anno su "Salute e la sicurezza sul lavoro", nel 1996 "L'Arcipelago del New Age" e per finire nel 1997 é stata la volta di "Vivere la solidarietà in paese oggi". Precisiamo che ogni conferenza e stata tenuta da relatori validissimi e competenti in materia.
Sempre nel campo dell'istruzione il Sodalizio si è operato per continuare a portare avanti la tradizione del concorso scolastico, iniziata nel 1976 e che, anche se in termini diversi, è ancora profondamente sentita sia dai bimbi sia dal corpo insegnante nonché da tutti i soci. Doveroso, in questo frangente, ringraziare la Direzione Didattica e le insegnanti per la disponibilità che in questi anni ci hanno sempre dimostrato oltre che per il concorso scolastico anche per l'annuale castagnata con le scuole che rappresentano un punto d'incontro fra due generazioni, che permettono a noi grandi di poter tornare, almeno per due volte l'anno, bambini e che ci consentono di instaurare con quei bimbi che osiamo sperare possano rappresentare il futuro della nostra Società.
Un altro modo di fare cultura che la società ha sostenuto è stata l'organizzazione di corsi, brevi o a medio termine, su tecniche pratiche, manuali e creative che ci hanno permesso di radunare un volenteroso gruppo di persone disposte, oltre che ad imparare, anche a preparare oggetti che poi vengono messi in vendita al Mercatino di Natale, organizzato annualmente con la collaborazione dell'Amministrazione Comunale, e il cui ricavato è destinato in beneficenza.
Nel corso di questo decennio abbiamo approfondito il nostro rapporto e la nostra collaborazione con la Scuola Materna locale, anche se da poco trasferitasi in quel di Ipplis, e non abbiamo fatto mai loro mancare il sussidio economico per l'acquisto di materiale didattico necessario per questi nostri piccoli amici.
Tutti gli anni, com'è nella tradizione di Orsaria, abbiamo degnamente festeggiato il Carnevale con la consueta farsa carnevalesca fra due personaggi oramai noti come Carnevale e Quaresima e la cena dal menú tipicamente friulano. Da ricordare che nel 1991 a quest'incontro abbiamo registrato un ospite d'eccezione quale il prof. Shinji Yamamoto, personaggio di spicco in quanto laureato all'Università di Tokio, conoscitore di 10 lingue e probabilmente l'unico giapponese capace di leggere, scrivere e parlare correttamente il dialetto friulano.
Alla fine dell'estate abbiamo organizzato la festa sociale, in memoria dell'inaugurazione della prima bandiera sociale, durante le quali abbiamo conferito la medaglia d'argento per i 25 anni di fedeltà ai soci Buiatti Vittorino (1990), Paoluzzi Fineo (1991), De Sabbata Aldo, Paoluzzi Manfredi e Borgnolo Annibale (1992), Devoti Nino e Cernettig Valneo (1993), Borgnolo Maria (1995), Monutti Lino e Pizzoni Ilda (1996), Mulloni Leonida, Tomat Lido, leronutti Alessio e De Sabbata Gianni (1997), Aggio Pietro (1998) e Devoti Giuliano e Cainero Lucilla (1999). Si sono, invece, aggiunti alla nobile schiera dei Soci Onorari Bartolini Benito e Borgnolo Alfredo (1990), Tonetti Giacinto e Pittia Olvino (1991), Fornasari Reno, Paolone Dario e Borgnolo Leda (1992). Dal 1993 si è stabilito, in seno al Consiglio, di allungare l'età pensionistica del socio (com'è successo nell'ambito della legislatura italiana) e perciò la nomina a Socio Onorario è stata prorogata al raggiungimento del 65° anno di età. E così abbiamo nominato Socio Onorario per limiti di età nel 1995 Paolone Enzo, nel 1996 Furlani Ancilla e nel 1998 Carletti Gr. Uff. Luciano, Buiatti cav. Vittorino e Basso cav. G. Maria ed infine nel 1999 Orgnacco Euclide e Pittioni Luigi. Ci fa piacere precisare che in tre occasioni siamo riusciti ad organizzare la gita sociale e in quei frangenti il numeroso gruppo dei partecipanti ha reso particolamente intensi e festosi gli incontri in tre splendidi luoghi ricchi di cultura e di storia come sono Ferrara e il delta del Po (luglio 1990), Klagenfurt (settembre 1993) e Mantova (settembre 1996).
Abbiamo, inoltre, intensificato gli incontri ed i rapporti con le consorelle regionali ed extra-regionali tanto che la presenza delle nostre rappresentanze e della nostra bandiera è stata assidua e costante in tutte le manifestazioni e in tutti gli anniversari che venivano programmati.
Abbiamo onorato le Celebrazioni per gli anniversari delle Società di Fusea, S. Massimo (VR), Monfalcone, Porta Palio (VR), Majano, Sedegliano, Chiusaforte, S.Vito al Tagliamento, Tarcento, Buia, Mareno di Piave, Cividale del Friuli, Avesa (VR), Udine, Crespano dei Grappa, Solimbergo, Cittadella (PD) e Follina.
La Società si è inoltre distinta, oltre che per gli intensi e cordiali rapporti con le consorelle, anche per la proficua collaborazione stretta con le associazioni comunali e soprattutto con quelle paesane al fine di costituire un fronte unito e solidale pronto ad operare e ad agire per il bene ed il benessere della collettività. Testimonianza di questo é rintracciabile nelle varie iniziative che negli ultimi anni si è cercato di organizzare insieme, nell'ottica di non volersi chiudere in quell'isolamento fine a se stesso che la società moderna ed il progresso ci propongono e c'impongono, ma nella consapevolezza che l'unione fa la forza e che le varie associazioni, pur mantenendo ciascuna la propria peculiarità, possono e devono avvicinarsi il più possibile l'una all'altra perché in ultima analisi lo scopo di ognuna è proprio quello di creare l'occasione per ritrovarsi e per stare assieme.
Un altro dato rilevante che nel 1998 abbiamo registrato è stata la presenza del
nostro Sodalizio alla mostra "Le Società Operaie nel Friuli Storico", allestita dal comune di Udine nell'ambito della rassegna Friuli Doc.
La partecipazione alla mostra è stata un motivo di vanto per la Società, in quanto ci ha permesso di dimostrare che la SOMSI di Orsaria per quanto piccola per dimensioni e per capitali possa essere, può definirsi qualitativamente alla pari dei grandi Sodalizi. A tale uopo precisiamo che la mostra, così come è stata proposta ad Udine, è stata esposta anche presso altri sodalizi come Tarcento, Buia e ad Orsaria, nella ricorrenza del 1200 anniversario, nell'intento di voler informare e far conoscere questi Sodalizi che contano, quasi tutti, oltre cento anni di vita.
In questa carrellata di attività è giusto ricordare che i membri del Consiglio Direttivo e i soci hanno avuto modo di incontrare, nel giugno del 1991, il nuovo parroco Don Edoardo Scubla e di suggellare l'incontro con la nomina del sacerdote a Socio Onorario di Nomina della Società. Con la carica che gli è stata conferita durante quell'incontro, egli è diventato la guida spirituale della Società, e siamo orgogliosi di poter affermare che in questi anni ha saputo concederci il proprio appoggio e soprattutto ha saputo essere un amico, forse ancora prima di essere il maestro di vita.
Il 1991 è stato un anno importante perché proprio in quell'anno è stata composta, ad opera del socio ed ex-presidente G. M. Basso, la preghiera del Socio; la quale è stata data alle stampe sia in dialetto friulano, lingua originaria dei soci fondatori, che tradotta in lingua italiana perché giustamente deve poter essere compresa da tutti. Da allora la sua lettura è stata introdotta in tutte le S. Messe di ringraziamento e in tutte le occasioni ufficiali.
Come si è potuto costatare, in questo riepilogo dell'ultimo decennio di vita sociale, l'attività del Sodalizio è particolarmente vasta ed è perciò palese che per espletare al meglio e al massimo la sua opera la Società si sente, oggi più che mai, il bisogno di essere sostenuta da un elevato numero di persone ed in modo particolare da forze giovani, alle quali rivolgiamo un valoroso appello ed un invito a conoscere la Società Operaia, perché consentano con il loro prezioso aiuto di garantire un futuro proficuo alla Società di Mutuo Soccorso ed Istruzione fra gli Operai di Orsaria e perché possiamo, in tale modo, ritrovarci fra dieci anni a festeggiare il suo 130' Anno di fondazione.
La S. 0. M. S. I. naviga su Internet
Il 1999 è stato, come abbiamo più volte ricordato nel corso di questa pubblicazione, un anno ricco di iniziative e di novità per la S.O.M.S.I. di Orsaria. Infatti dagli inizi dell'anno in corso anche la Società Operaia di Orsaria naviga su Internet, questo grazie alla preziosa collaborazione del socio Aldo Taboga, e alla sua grande predisposizione per tutto ciò che riguarda il mondo dell'informatica e dei computer.
Il sito della S.O.M.S.I. si presenta come una carrellata di immagini, documenti e scritti che riguardano la realtà locale di Orsaria e non solo il nostro sodalizio. E' un delizioso pot-pourri di informazioni su una dimensione locale vasta in virtù della presenza di diverse associazioni, e dei calendari ricchi di manifestazioni che ognuna di loro propone nel corso dell'anno. Chiunque fosse interessato ci può trovare all'indirizzo:
120 ANNI DI STORIA
NOTIZIE E CURIOSITA’ DELLA
SOCIETÀ’ OPERAIA DI ORSARIA
La Società Operaia di Mutuo Soccorso ed Istruzione di Orsaria (S.O.M.S.I.) festeggia quest’anno il raggiungimento dei suoi centoventi anni. E’ un traguardo prestigioso, che rende onore a coloro che in quei lontani tempi vollero costituire una associazione che aveva per oggetto "...la fratellanza e il mutuo soccorso...e tende a promuovere l’istruzione, la moralità e il benessere..." (art.1 dello Statuto). In tempi in cui i lavoratori non godevano di quasi nessuna assistenza o previdenza, questa Società era l’unico mezzo per salvaguardare i propri diritti ed era una specie di Cassa assicurativa contro le malattie e gli infortuni, che spesso gettavano nella miseria chi si ammalava. A questi e ad altri problemi i soci di allora fecero fronte con i pochi mezzi disponibili, stabilendo di corrispondere un minimo aiuto economico a chi si trovava in difficoltà e promuovendo dei corsi per far fronte alla grave carenza dell’istruzione.
Nel secolo scorso ci fu tutto un fiorire di società ed associazioni, con diverse origini e color politico, ma il cui fine comune era la solidarietà, l’assistenza, la corresponsione di indennità di malattia e di disoccupazione e anche il miglioramento dell’istruzione. La prima società di mutuo soccorso in Friuli sorse a Gorizia nel 1865, quindi a Udine e Pordenone nel 1866, a S.Vito al Tagliamento nel 1867, a Cividale e a S. Daniele nel 1870 e via via in altri centri minori.
Anche gli abitanti della piccola comunità orsariese seguirono sollecitamente questa strada. Infatti si legge sui vecchi documenti che la "Società di mutuo soccorso ed istruzione fra gli operai di Orsaria" venne fondata Domenica 30 Marzo 1879. I soci fondatori furono trentuno, ma durante l’anno ci furono molti altri che si iscrissero, alcuni provenienti dai paesi vicini, che elevarono il numero dei soci a 95. Questo il primo Consiglio d’amministrazione: Antonio Pradolini Presidente, Pietro De Faccio Segretario, Marco Birri Cassiere, Valentino Birri Giuseppe Colautti e Antonio Boscutti Consiglieri. Furono nominati Presidenti onorari il Conte Francesco Di Toppo e il Marchese Vincenzo di Bassencourt, generale e deputato, e ci furono anche diversi soci onorari.
La prima sede sociale trovò posto presso la Scuola elementare, vicino alla Chiesa di S.Antonio. Non si sa di preciso per quanti anni venne ospitata in questo edificio, di sicuro è che la Società non possedette mai una sede propria nè altri beni immobili o mobili, se si esclude un mobiletto-archivio in legno massiccio tuttora esistente, costruito da Antonio Pradolini. In questo secolo sappiamo che la sede fu ospitata nell’osteria del socio Camillo Bernardis in piazza Concordia, quindi nella dirimpettaia Osteria "di Miez", dove rimase fino al 1964, anno in cui si trasferì nell’osteria "Ai stanchi" sempre nella stessa piazza e poi nel 1969 trovò definitiva sistemazione presso la vicina Trattoria "Al Natisone", Vicolo Centa n°1.
Un cenno al mutuo soccorso come veniva attuato nei primi decenni di vita della Società. Tutti i soci dovevano versare ogni mese al Fondo sociale cinquanta centesimi di lire, tale quota rimase senza significative variazioni fino al 1919 , per poi raddoppiare e triplicare e così via.
Di contro il socio ammalato o impossibilitato al lavoro riceveva: lire 1 giornaliera sino ad un mese di degenza, lire 0,75 al dì fino ai tre mesi e lire 0,50 fino ai sei mesi. Dopo tale termine cessava la prestazione, così come non erano pagati i primi tre giorni di inabilità al lavoro. Va ricordato che non fu mai presa in considerazione l’opportunità di corrispondere una pensione ai soci anziani.
Per quanto riguarda l’istruzione, oltre ai corsi specifici contro l’analfabetismo, si legge che per alcuni anni la Società si abbonò a giornali e a riviste, che venivano letti e commentati in sede, anche per far conoscere alla gente quello che accadeva nel Paese e nel Mondo.
Il 5 settembre 1880 fu inaugurato ufficialmente il vessillo sociale, con una grande festa in cui i soci accompagnati dalla Banda di S.Giorgio di Nogaro sfilarono per le vie del paese dietro la nuova bandiera e quindi in piazza Concordia ci fu la cerimonia civile con discorsi e banchetto per tutti. Il costo della bandiera si aggirò sulle 170 lire e il primo portabandiera fu Pietro Pitassi. Da allora ogni prima domenica di settembre si volle ricordare tale ricorrenza con una Festa sociale e questa tradizione è rimasta fino ai nostri giorni, anche se con qualche variante di data. Nei primi decenni, in occasione di queste feste settembrine, si organizzarono anche dei balli pubblici, il cui utile era in parte destinato a beneficio di calamità naturali.
La Società si inserì bene anche nella vita della comunità e nelle sue manifestazioni, infatti si ha la sensazione che la Mascherata di Orsaria del 1881, che ottenne meritato successo al Concorso di Udine, fu preparata dalla "Operaia" per il suo contenuto che reclamava una maggior giustizia sociale, l’eliminazione di privilegi ed abusi, il suffragio universale, e auspicava una maggior concordia ed uguaglianza perché "...non siamo tutti italiani? ".
Nel 1883 muore il conte Francesco di Toppo, presidente onorario, che lascia per testamento la somma di ottanta lire alla Società. Nello stesso anno si legge che i soci sono cinquanta, di cui 30 contadini e 20 operai, braccianti e artigiani. Nel 1886 una rappresentanza con bandiera si recò a Udine all’inaugurazione del monumento a Garibaldi, che in quei tempi era considerato il padrino e il presidente onorario di quasi tutte le società operaie d’Italia.
La Chiesa fino alla fine dell’ottocento era rimasta fuori dalle questioni e dalle lotte sociali e tutte le varie società operaie avevano impronta laica, liberale e talvolta anticlericale, con la conseguenza che i rapporti del Clero con queste realtà non sempre furono facili ed amichevoli. Lo stesso successe con i sacerdoti del paese, alcuni comprensivi come don Mesaglio, altri diffidenti o apertamente ostili. Con l’enciclica di Leone XIII "Rerum Novarum" del 1891 la Chiesa finalmente aprì al "sociale" e i cattolici poterono scendere in campo con analoghe associazioni. Così nella comunità sorse la "Società Operaia Agricola Cattolica di Mutuo Soccorso di Orsaria" in data 12 maggio 1895 e il 20 settembre 1896 don Pietro Mazzolini benedisse la bandiera. Si legge in un verbale del 1911 : "La Società ha anche le sue difficoltà e le sue lotte, sia in occasione di persecuzioni politiche (così fu proibita la processione inaugurale) sia per l’ostilità incontrata all’inizio nel paese stesso, avendo trovato già esistente una opposta società liberale...I meriti di questa società cattolica stanno coll’organizzarsi... nell’aver sollecitamente provveduto ai suoi soci, non solo nell’imparziale distribuzione dei regolari sussidi, ma anche con acquisti collettivi di generi agrari, nell’aver sempre aderito prontamente a tutte le manifestazioni di carattere religioso e sociale esterne ed interne...Il Presidente E.Cantarutti - Il Segretario: don Paolino Urtovich ".
La sede sociale della "Cattolica" fu certamente la canonica dei cappellani, che fungevano da cassieri e segretari. Qualche anno dopo la fondazione i soci salirono al numero di 150. Il timbro ovale raffigura la caratteristica stretta di mano e la bandiera sono conservati tuttora nella casa canonica. Nel primo decennio del secolo l’allora parroco don Francesco Grillo cercò di unificare le due Società operaie, ma non ci riuscì per "incompatibilità di programma" e per reciproca diffidenza. Comunque la società cattolica visse fino al 1935, quando ci fu il crack della Cassa Rurale e Cooperativa di Orsaria: l’archivio fu sequestrato e non se ne ebbero più notizie.
Lutto gravissimo per la Società nel 1912 per la morte del maestro Pietro De Faccio, presidente in carica, che ne fu l’anima e la mente, l’artefice principale della fondazione e la guida sicura nella non facile vita dei primi anni. Durante la prima guerra mondiale la Società cessa l’attività che verrà ripresa nel 1919, avendo presidente G.B.Basso (Titta Bomba), vice pres. Camillo Bernardis e segretario Gio Batta Mulloni (che manterrà la carica fino al 1946).
Dopo la guerra, oltre al consueto mutuo soccorso ed istruzione, ci si rivolse ad altre forme di sociali, come quella turistico-ricreativa con l’organizzazione di gite. Anche se la prima risale al 1882 ed ebbe come meta...Corno di Rosazzo, dagli anni venti in poi e soprattutto dal secondo dopoguerra vennero fatte moltissime gite nella Regione e fuori, da quella di due giorni del 1934 in Istria, a quelle di Cortina, a quella di Sauris in camion, a S. Marino, al Garda e sul Montello, a Venezia Trieste Verona Postumia Lubiana Mantova ecc.
In occasione della festa sociale del 1955, il vescovo di Terracina Mons. Emilio Pizzoni, illustre compaesano, benedi' la nuova bandiera, cancellando con questo atto ogni ombra sul passato.
1985 - S.E. Mons. Emilio Pizzoni riceve il simbolo sociale dal
Presidente Fineo Paoluzzi nel 60° di sacerdozio.Dopo il Cinquanta i tempi sono cambiati e i lavoratori sono tutelati da una più giusta legislazione sociale e così anche la Società operaia di Orsaria perde la primitiva importanza e cambia il modo di assistenza. D’ora in poi il soccorso materiale sarà solo simbolico, non diminuirà invece l’attaccamento dei soci, che sono sempre presenti alle varie manifestazioni. Sono soprattutto le varie conferenze e incontri promossi dalla Società ad ottenere lusinghiero consenso, trattando temi di interesse sia generale che particolare della comunità. Si hanno così delle serate in cui illustri e competenti ospiti spiegano ad esempio problemi della salute (ad es.il cuore), temi di scottante attualità come la droga, le nuove sette e tanti altri di grande utilità. Ci sono poi le serate culturali con l’incontro di illustri personaggi che con la loro testimonianza e le loro opere sono un mezzo per una ulteriore crescita culturale dei soci. Nell’ambito ricreativo da molti anni viene fatta una serata di Carnevale, dove vengono riproposti in chiave moderna i personaggi e le poesie delle vecchie Mascherate di Orsaria, riscuotendo sempre gli applausi convinti dei presenti. Negli anni 1963 e 1964 la Società cercò di far rivivere la Mascherata, da un decennio in letargo, allestendo due rappresentazioni un po’ diverse da quelle tradizionali. Il successo fu abbastanza buono ma l’esperimento non ebbe seguito, essendo i tempi ancora prematuri.
1879-1979 - 1° Centenario di fondazione
Bandiere al vento e banda all'ingresso della sala parrocchiale.Una collaborazione particolare si è consolidata con la locale Scuola Elementare, dove ogni anno gli scolari sono invitati a partecipare ad un concorso che premia i migliori componimenti in lingua friulana e i disegni più belli su temi proposti dalla Società operaia. E una copia delle mani in bronzo, simbolo della Somsi, fa bella mostra nell’atrio della scuola.
Cura particolare fu messa nel celebrare gli anniversari della fondazione della Società. Nel 1969 si ricordò il novantesimo, ma soprattutto nel 1979 ci fu grande festa del Centenario, con la partecipazione di un moltissima gente, venuta anche dalle società consorelle friulane e venete e con l’intervento delle massime autorità regionali e nazionali. Si festeggiarono anche i 110 anni, ma quello che adesso si sta preparando per il il prossimo 18 di aprile è la ricorrenza dei 120 anni della fondazione. Gli attuali dirigenti promettono cose eccezionali.
E’ doveroso ricordare coloro che guidarono la Società dal dopoguerra in poi. Il più noto fu Romeo Boscutti, un personaggio amato e figura caratteristica del paese, poeta e autore dei testi delle mascherate. Poi vennero Ervino Pittioni, Antonio Paoluzzi, Licisco Paoluzzi e quindi per quasi vent’anni Giovanni Maria Basso, Miut, noto poeta e appassionato delle tradizioni e della storia di Orsaria, che ha dato nuova energia alla Società promovendo tante e tante manifestazioni, che le hanno permesso non soltanto di vivere ma di raggiungere l’ambito traguardo dei centoventi anni. Dopo di lui sono stati eletti presidenti : Annibale Borgnolo, Finneo Paoluzzi e Arbeno Silvestri. Attualmente il Consiglio Direttivo è composto da: Presidente Michela Orgnacco, vice Aldo De Sabbata, segretaria Patrizia Borgnolo, cassiere Bruno Orgnacco; consiglieri: Annibale Borgnolo, Pietro Aggio, Alessio Jeronutti, Michela Pettarini, Vanja Cotterli; revisori : Sabrina Basso, Gianni De Sabbata ed Elio Venuti. Tutti questi signori stanno preparando la Festa di fondazione con una serie di manifestazioni di carattere culturale, coinvolgendo gli alunni delle Scuole elementari, pubblicando un libro che compendierà l’attività dell’ultimo decennio, allestendo una mostra di documenti e fotografie riguardanti le 13 società operaie friulane nel corso del 19° secolo e altro ancora, in corso di preparazione. (B.Badino - Febbr.99)