ascoltato per voi

Arta Terme (UD), 10 Marzo 2012
Salone delle Feste di Palazzo Savoia

Il Canto Tradizionale Orale: Dall'informazione alla proposta corale

Serata organizzata dal Coro G. Peresson di Piano d'Arta
diretto dal M° Arnaldo De Colle

con la partecipazione di vari gruppi corali e formazioni vocali spontanee della zona

Il canto di tradizione orale è vivo

          "Quali prospettive di sopravivenza per il canto di tradizione orale?" È la domanda che ha spinto il Coro Peresson ad attivarsi in una analisi specifica - peraltro consona alle proprie peculiarità operative - alla ricerca di risposte. Da qui è nata l'idea di organizzare un convegno di Cori e di gruppi spontanei di cantori, testimoni della cultura popolare che essi rappresentano, con il titolo "Il canto popolare di tradizione orale: dall'informatore alla proposta corale".
          Una operazione congiunta e dimostrativa possibile, in quanto la tradizione orale è di tale duttilità, che il processo di trasmissione avviene sempre in maniera libera e per lo più obbedisce a fattori contingenti e comunque non controllabili dalla volontà di chi canta. Si tratta piuttosto di stati di emotività legati a certi momenti o luoghi che costituiscono la motivazione e l'occasione, non solo dei canti, ma anche della gestualità ad essi legata. Ad esempio i temi più noti dei canti popolari di
tradizione orale (amore, religione, dolore, emigrazione, destino, ecc.) sono comuni in aree limitrofe e culturalmente omogenee, soprattutto nei paesi della Carnia, e vengono poi sviluppati di volta in volta dai cantori, che aggiungono o tolgono a seconda dell'occasione, creando a loro volta testi nuovi e originali, non per quanto riguarda il tema, ma per la situazione rituale del momento.
          Il canto popolare, dunque, è la rappresentazione di un mondo interiore che si esplica emotivamente soprattutto nel giorno di una determinata festività religiosa o nell'occasione di una festa paesana; per cui la gestualità che lo accompagna e che ne deriva, è l'espressione esteriore di un mondo magico, che si esplica con tensione drammatica nel
rituale legato ad un tempo e ad un luogo specifico. Il Coro Peresson si è posto come primo obiettivo quello di individuare e far conoscere al pubblico realtà corali che hanno saputo coltivare la tradizione e la ripropongono attraverso linee melodiche arcaiche che, prima di ogni altra cosa, sono il prodotto della rielaborazione costante di un rituale canoro.
          Queste testimonianze viventi e nel tempo sopravissute diventano soggetti capaci di trasferire il testimone vivo delle culture che rappresentano, alle generazioni più giovani. E questo è fondamentale per la sopravvivenza del canto di tradizione orale. Inoltre, le linee melodiche antiche, oggi vengono spesso tenute in considerazione da compositori di buon livello che, prendendo il materiale in questione, dopo una lunga ricerca nella tradizione popolare, lo elaborano trasformandolo in una vera e propria opera polifonica, fissandolo così nel tempo e nello spazio e conseguentemente salvaguardando un patrimonio di inestimabile valore. Cantare questi repertori significa mantenerli vivi, in contatto con le radici culturali che li legano al territorio. E questa è una seconda risposta in positivo alla domanda iniziale.
    


Cantoria parrocchiale di Illegio
- Proveniente da una storica frazione del Comune di Tolmezzo, è un gruppo spontaneo formato da una quindicina di persone, prevalentemente donne, appassionate di canto popolare e tradizione. La cantoria sostiene le funzioni religiose e le maggiori festività del paese. La comunità di Illegio, insieme con quella di Imponzo, sono particolarmente legate all'antica Pieve di San Floriano che si erge sopra l'abitato.


Giovins Cjanterins di Cleulas
- Gruppo composto da una ventina di persone, tutti giovani con età compresa tra i 16 e i 30 anni, costituitosi in associazione a partire dal 2007. Essi coltivano non solo la passione per il canto spontaneo ma più in generale anche per le tradizioni del proprio paese, rivalutando il legame tra passato e presente, con l'obiettivo di mantenere viva e allegra tutta la comunità. Cleulis è una frazione soleggiata del Comune di Paluzza, protetta dal bosco bandito, una faggeta secolare che viene ricordata anche nel CD-Book presentato il mese scorso, intitolato "Un Cjant a Cleulas". I Giovins Cjanterins di Cleulas, diretti da Miriam Puntel, si identificano nell'omonima associazione culturale presieduta da Hans Puntel.


Gruppo "Mi plâs fa une cjantade" di Piano d'Arta
- È composto da una rappresentanza di bambini e ragazzi che frequentano la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di 1° grado di Arta Terme. Essi rappresentano il futuro e, considerando la loro giovane età, nonostante le più disparate esperienze canore in ambito scolastico e parrocchiale, è la prima volta che si esibiscono in una manifestazione di questa portata. Sono stati preparati e coordinati dal m° Arnaldo De Colle, direttore del coro G. Peresson, organista, ricercatore e compositore ma anche fedele collaboratore del mondo della scuola.


L'Onoranda Compagnia dei Cantori della Pieve di San Martino di Cercivento
- Il gruppo è formato da dodici cantori legati alla Pieve di San Martino, con carica vitalizia. Rappresenta uno dei rari esempi di cantoria rimasta in vita lungo tutto l'arco alpino. Le sue origini sono di certo antecedenti al 1761, data rilevata nel Libro delle diverse terminazioni dei sig.ri Cantori, che fa riferimento ad una riorganizzazione della cantoria. Statutariamente, sei cantori sono di Cercivento di Sotto e sei di Cercivento di Sopra. Essi animano le Messe solenni e le funzioni religiose, durante le quali si dispongono ai lati dell'altare.


Gruppo Las Râdis di Piano d'Arta
- Si tratta di un gruppo di donne provenienti da Piano d'Arta, amanti della musica popolare e del canto spontaneo. Dai primi anni '90 vengono seguite e coordinate da Fiorenzo De Colle, da sempre cantore e cultore della musica tradizionale, sacra e profana. Las Radîs raccolgono un gruppo di signore molto arzille, alcune delle quali hanno da poco superato o stanno per raggiungere quota 90. Esse conservano memoria delle tradizioni paesane, legate alle principali festività religiose ma anche al mondo agreste, alla vita nei prati, nei campi e nelle allegre compagnie.

Coro "G. Peresson" di Piano d'Arta - Il coro Giuseppe Peresson si è costituito a Piano d'Arta nel gennaio 1964, su iniziativa di un gruppo di persone che sentiva l'esigenza di stare assieme, diffondendo il canto e la cultura locale. Nella scelta del nome, i suoi fondatori, tra cui il maestro Arnaldo De Colle, vollero onorare la memoria del musicista non vedente di Piano d'Arta, morto nel 1959. Attualmente i coristi sono una trentina e provengono da diverse località del Canale di San Pietro, in Carnia (Friuli). Durante le loro esibizioni indossano i costumi tradizionali del Settecento, ispirati al modello custodito presso il Museo delle Arti e Tradizioni Popolari di Tolmezzo (Ud). In particolari circostanze vestono la divisa polifonica, confezionata nei primi anni '90. Il repertorio comprende canti popolari di tradizione orale raccolti ed elaborati da Arnaldo De Colle, villotte friulane e altri canti di autori italiani e stranieri, musica sacra e profana. Il Coro si dedica soprattutto allo studio e alla formazione di programmi-progetto attraverso la ricerca etnomusicologica, lo studio del contesto e della ritualità religiosa e sociale in cui il canto si colloca. Le rielaborazioni del Maestro De Colle non sono semplici riproposizioni folcloristiche, ma il risultato di una ricercata maturazione culturale. Tutto questo viene proposto superando la semplice idea di concerto, per dare vita ad un vero e proprio spettacolo. Arnaldo De Colle, direttore - Arnaldo De Colle, nato e residente ad Arta Terme (Ud), già allievo di Giuseppe Peresson, si è successivamente formato alla scuola dei maestri R. Simoniti, N. Antonellini, C. Mirandola, G. Kirschner, G. Pressacco, D.Liani, P.Clabassi, frequentando per diversi anni corsi di specializzazione in musica corale e direzione di coro. Ha studiato armonia e contrappunto con Bruno Cervenca e ha partecipato ai corsi propedeutici di direzione corale per cori di voci bianche tenuti da R.Spremulli e N.Conci. L'attività musicale di Arnaldo De Colle si identifica principalmente nel coro "G. Peresson", complesso a voci miste da lui fondato nel 1964. Compositore versatile, non incline agli sperimentalismi e alle avanguardie, ha vinto primi premi in concorsi nazionali, nonché diplomi e segnalazioni per meriti artistici.

 


Tutti i gruppi partecipanti

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IL PROGRAMMA

Arta Terme, 10 Marzo 2012
Il Canto Tradizionale Orale
Coro "G. Peresson" di Piano d'Arta
diretto dal M° Arnaldo De Colle

01 5.36

Cantoria parrocchiale di Illegio

02 2.16
03 3.13
04 3.59

Giovins Cjanterins di Cleulas

05 2.47
06 5.07
07 1.28

Gruppo "Mi plâs fa une cjantade"
di Piano d'Arta

08 2.42
09 3.54
10 2.10
11 4.27

Coro "G. Peresson" di Piano d'Arta

12 3.46

L'Onoranda Compagnia dei Cantori
della Pieve di San Martino di Cercivento

13 5.47
14 5.00
15 3.44

Gruppo Las Râdis di Piano d'Arta

16 1.54
17 3.25
18 8.09

Coro "G. Peresson" di Piano d'Arta

19 8.20

Coro "G. Peresson" di Piano d'Arta