ascoltato per voi

Gorizia, 17 Marzo 2011
Auditorium della cultura friulana


Alcune immagini in Piazza della Vittoria...

 150 anni d'Italia
Musica e folclore goriziani in omaggio alla nascita di una nazione

     

 

 

PROGRAMMA

CORAL DI LUCINIS diretta da Marco Fontanot
Esibizione dei danzerini del gruppo SANTA GORIZIA
Coro S. IGNAZIO diretto da Liviano Brumat
Esibizione dei DANZERINI DI LUCINICO
Coro MONTE SABOTINO diretto da Elisa Bensa

Gruppi Santa Gorizia e Danzerini di Lucinico e pubblico:
Inno di Mameli


Benvenuto del Sindaco Romoli e dell'Assessore Devetag
 

La "Coral di Lucinis"
Nasce a Lucinico nel 1976. Attualmente diretta dal maestro Marco Fontanot, la corale si è esibita in numerosi concerti e rassegne in Italia e all'estero, partecipando inoltre al Concorso Nazionale per Cori Polifonici "Lao Silesu" e "Travesio In...Canta", al concorso Internazionale "C.A. Seghizzi" e al concorso nazionale di Bujanei, ottenendo ampi consensi di pubblico e critica. Accanto alle normali attività concertistiche si segnala la realizzazione nel 2006 del progetto "Le voci del Natale: musiche e canti del Natale attraverso i popoli ed i secoli", in collaborazione con l'Orchestra da Camera della Fondazione Musicale "Città di Gorizia" e la realizzazione delle rappresentazioni teatrali "Due giovani sulla via della luce: vita e martirio dei santi Ilario e Taziano" e "Un viandante al di là del limite. Vita di San Rocco" scritte e dirette dalla prof.ssa De Vitis Piemonti e messe in scena dalla Corale e dal gruppo teatrale "Attori senza confini". Collabora attivamente con l'USCI provinciale, partecipando ai progetti policorali proposti. Organizza l'annuale "Rassegna di San Martino" e il tradizionale "Concerto di Natale".

DAUR SAN PIERI - MARCO MAIERO - Oltre la chiesetta di San Pietro a Tricesimo, ci sono le colline ferme nel silenzio. Là i pensieri tornano a cercare speranze nelle risposte a impossibili perché, là torna l'emozione dei primi amori segreti e si rinnovano i sogni sereni. Maiero ha saputo ritrovare i canti dove respira il Friuli delle stagioni, degli affetti, delle montagne e della religiosità dove nomi e riferimenti ci avvolgono in rassicuranti rintocchi di serenità raccolti tra le essenziali armonie che vibrano vicino al silenzio.

J'ABBRUZZU - C. PERRONE- N. DE ANGELIS - Un brano della tradizione popolare abruzzese. Le sonorità evocano un'atmosfera pastorale caratteristica delle valli rupestri dell'Abruzzo. Dal Gran Sasso alla Maiella riecheggiano simili alle note di una cornamusa, le dolci melodie tanto care alle tradizioni popolari del nostro paese.

SERENADE - ORLANDO DIPIAZZA - E' un brano appartenente al folklore friulano realizzato, su una melodia popolare, dal maestro Dipiazza, che opera attivamente da vari anni alla divulgazione del nostro patrimonio popolare. L'andamento in 6/8 da al pezzo un carattere gioioso a conferma del testo, una serenata, che dice: "Vado a raccoglierti le stelle nel gran prato del firmamento, riempio il cesto con le più belle e ritorno in un momento".


Gruppo Folcloristico "Santa Gorizia"
L'origine del gruppo risale al primo dopoguerra: a quel tempo un gruppo di giovani agricoltori di San Rocco era solito ritrovarsi in occasioni particolari indossando il costume tradizionale, che tuttora viene indossato, il Gruppo iniziò la sua attività partecipando a vari raduni in costume ed esibendosi nelle varie feste paesane, rievocando annualmente il tradizionale "Ballo dei contadini", l'antica cerimonia delle nozze goriziane. I suoi componenti collaboravano anche alla diffusione dei balli folcloristici recandosi ad insegnarli nella varie località della provincia, in particolare la danza denominata "la furlana". Negli anni '50 il Gruppo assunse la denominazione di "Santa Gorizia" per simboleggiare con tale nome il ricordo del sacrificio di tante vite umane avutosi durante il primo conflitto mondiale nel nostro territorio, un riferimento anche ai versi della "Sagra di Santa Gorizia" del poeta Vittorio Lecchi. Dagli anni 70 il Gruppo partecipa a numerose manifestazioni nazionali ed internazionali. Nel 1997 è stato conferito al il "Premio San Rocco".


Coro Sant'Ignazio
Sorto nel 1956 presso l'omonima Chiesa di Gorizia, dopo aver svolto un periodo a servizio della liturgia della Chiesa ha esteso il proprio lavoro dedicandosi allo studio della polifonia classica e profana esibendosi con concerti in Italia e all'Estero. Negli anni ha avuto modo di ampliare ulteriormente il proprio programma aggiungendo al repertorio polifonico sacro il folclore locale ed internazionale e musiche di autori quali i Beatles, Astor Piazzolla. Ha collaborato, inoltre, con gruppi corali provenienti da Italia, Austria, Ungheria, Slovenia. Il coro è stato diretto per lunghi anni dal prof. Stanko Jericijo del quale, l'attuale Maestro Liviano Brumat è stato allievo. Organizza annualmente le rassegne corali per le festività di Santa Cecilia e dei Santi Patroni della città, collabora con altri gruppi in un progetto dal titolo "Racconto dei canti della Grande Guerra", ed ha organizzato un importante evento dal titolo "Eco dalle trincee" per ricordare, a 90 anni dalla fine della Grande Guerra, i caduti delle guerre.

AI PREAT LA BIELE STELE - A. ZARDINI - Una nota villotta friulana, molto diffusa tra i nostri soldati nel corso della prima guerra mondiale, risulta scritta il 3 marzo del 1916 a Radkesburg da Leo Hajek ufficiale Austrungarico. In questo canto una ragazza rivolge una preghiera alla più bella stella e a tutti i santi del paradiso, affinchè Dio possa fermare la guerra e il suo uomo finalmente possa ritornare al paese. E' un canto che unisce alla semplicità del testo, caratteristica costante dei brani di derivazione popolare, un 'armonizzazione melodica molto raffinata.

NEL CUORE DELL'ALPINO - C. MOSER - "C'è un monte di ricordi nel cuore dell'alpino" dice Moser. Giulio Bedeschi ne le "Centomila gavette di ghiaccio" raccontava che gli alpini, radunandosi nelle tenebre, prestavano la loro voce al bosco, come una cosa scambiata tra amici. Così nasceva il canto, dapprima mormorato, poi pieno di nostalgia per coloro che non cantano più attorno ai fuochi.

MONTE CANINO - Il treno diventa il tramite il mezzo su cui lasciare scritte le pagine di un diario personale raccontando l'esodo dei soldati verso il fronte gli alpini vivono la tragicità dei fatti e li riconducono ai luoghi più cari e al ricordo che mai si slegherà dalle loro personali storie e destini.

CIANT A GURIZZE - A. ZARDINI - ELAB. JERICJIO - "Cjant a Gurìzze" fu scritto da Berti e messo in musica dal suo caro amico Arturo Zardini nel periodo della Prima Guerra Mondiale quando l'autore, un maestro di Pontebba, era profugo a Firenze. Probabilmente proprio in Piazza della Signoria, leggendo sul giornale le notizie delle stragi che avvenivano al fronte il Zardini, commosso e rattristato da quelle vicende, trasse l'ispirazione . "Ten tu cont di che montagne, là ogni clap l'è tombe e altar, la rosade che le bagne a rinfresce il sanc plui ciar" "Rispetta questa montagna, lì ogni sasso è tomba ed altare, la rugiada che lo bagna ravviva il sangue appena versato".


Gruppo Folcloristico "Danzerini di Lucinico"
Il gruppo è stato costituito nel lontano 1929 dal cav. Mario Cecutta insieme ad un gruppo di amici; la prima esibizione avvenne lo stesso anno al Teatro Verdi di Gorizia. Lo scoppio della seconda guerra mondiale interruppe ogni attività ma, superati gli anni difficili, il gruppo ricomincia la sua attività. Nel 1949, a Venezia, i Danzerini ottennero il primo premio al "Festival Internazionale di Musica e Danza" per poi esibirsi in tutta Italia, dal 1950 in Europa e dal 1973 oltreoceano. Il Gruppo è formato da circa 60 elementi che si impegnano per far conoscere e tramandare, attraverso lo studio e la ricerca, le tradizioni locali fin dagli anni '50 si è dato vita infatti ad una formazione giovanile. I Danzerini di Lucinico eseguono uno spettacolo composto da danze, canti e scenette coreografate, che rappresentano i vari momenti di vita quotidiana, le stagioni e i sentimenti. Le musiche dell'orchestra del Gruppo fanno parte della tradizione popolare friulana, e vengono eseguite avvalendosi di strumenti tradizionali quali la fisarmonica, il contrabbasso, il violino, il flauto, la chitarra ed il clarino. I costumi si ispirano e riproducono gli indumenti usati dai giovani del luogo nei giorni di festa, a cavallo fra il XVIII ed il XIX secolo.


Coro Monte Sabotino
E' il Coro della sezione goriziana del CAI. In quanto ad anzianità è tra i primi dieci in Italia (tra quelli facenti capo alle sezioni Cai). Già attorno al 1920 il CAI di Gorizia disponeva di un complesso corale come risulta dal verbale del Consiglio Direttivo della sezione, datato 23 novembre 1919 che riporta: «Ventuno soci che intendono partecipare alle lezioni di canto si riuniscono in via Sauro per la prima lezione». Tra i nomi figurano Romanini, Grapulin, Gottardi, Rubbia, Resen, Massig, Clede, Bolaffio, Zitter, Schiller, Larise, Travani. Tutti nomi ben noti alla Gorizia di allora. La direzione del coro è affidata all'illustre Maestro Cesare Augusto Seghizzi. Ufficialmente nel 1961 nacque quello che tutti conoscono come Coro Monte Sabotino. Prima guidato da Giuliano Recar e poi da Umberto Perini, supportati dai coristi Valletta, Leghissa, Pascolerai e Cappella, il coro ha sempre mantenuto il suo spirito originale: un gruppo di amici che si trova per proporre, incrementare e valorizzare l'attività musicale ed in particolare la pratica del canto corale nel campo del patrimonio folcloristico e musicale della montagna, per favorire gli scambi culturali con le popolazioni d'oltre confine nonché per mantenere vivi i legami con le comunità nazionali emigrate, in particolare quelle friulane e giuliane quasi settecento le uscite che il Coro può vantare, con un totale di oltre 150 i coristi. Proprio a cavallo dei cinquantanni di attività è toccato ad una donna, Elisa Bensa, assumere la direzione del Coro.

LA MONTANARA - Toni Ordelli - ar. Luigi Pigarelli - Un brano conosciuto in tutto il mondo, che è considerato un inno alle montagne d'Italia.

MONTE NERO - Prima guerra mondiale, 24 maggio 1915. L'Esercito partiva per il fronte per riunire definitivamente Trento e Trieste alla madre patria ma davanti all'esercito italiano si stagliavano le cime delle alpi Giulie, bisognava conquistarle. Il terzo alpini composto dai battaglioni Susa, Pinerolo, Exsilles e Finestrelle il 16 giugno 1915 occupò la vetta del Monte Nero salendo di notte per una via impervia.

LA BOMBA IMBRIACA - Bepi de Marzi - Ispirato alla dura vita di trincea, nella quale si immagina che gli alpini, tra i continui bombardamenti aspettino con ansia l'arrivo di una botte piena di vino.

DA UDIN SIAM PARTITI - Agostino Dodero - Il canto ricorda le tragiche campagne di Grecia e di Russia durante il secondo conflitto mondiale.

JOSKA LA ROSSA - Giminiani - De Marzi - Ancora gli alpini nella drammatica campagna di russia. Joska, una giovane ragazza porta loro un soffio di vita e speranza.


...alcune inquadrature nell'Auditorium strapieno...


...e sulle Autorità nelle prime file...

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A gruppi e cori riuniti, è stato eseguito l'Inno d'Italia con il coinvolgimento del pubblico...



 INNO DI MAMELI

...prima della chiusura un fuori programma con...



 STELUTIS ALPINIS
 

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IL PROGRAMMA
 

Gorizia, 17 Marzo 2011
Auditorium della cultura friulana

 150 anni d'Italia
Musica e folclore goriziani in omaggio alla nascita di una nazione
 

01 3.38 DAÛR SAN PIERI

CORÂL DI LUCINIS
diretta da Marco Fontanot

02 1.42 J'ABBRUZZU
03 1.48 SERENADE
04 4.11 Canti e balli popolari 1

Danzerini del gruppo
SANTA GORIZIA

05 2.56 Canti e balli popolari 2
06 1.52 AI PREÂT LA BIELE STELE

Coro SANT'IGNAZIO
diretto da Liviano Brumat

07 3.01 NEL CUORE DELL' ALPINO
08 3.15 MONTE CANINO
09 2.01 CJANT A GURIZZE
10 4.06 Canti e balli popolari 1

DANZERINI DI LUCINICO

11 4.19 Canti e balli popolari 2
12 4.14 Canti e balli popolari 3
13 3.16 LA MONTANARA

Coro
MONTE SABOTINO
diretto da Elisa Bensa

14 2.05 MONTE NERO
15 2.00 LA BOMBA IMBRIAGA
16 1.38 DA UDIN SIAM PARTITI
17 4.07 JOSKA LA ROSSA
18 3.25 Canti e danze popolari friulane

DANZERINI DI LUCINICO
E SANTA GORIZIA

19 3.40 Tarantella napoletana
20 2.10 INNO DI MAMELI

Gruppi, Cori uniti e pubblico

21 3.08 Stelutis Alpinis

Cori e gruppi uniti