ascoltato per voi

Cormòns (GO), 20 Luglio 2008
Teatro Comunale

Festival Internazionale Nei Suoni dei Luoghi 2008

Grazie a una perfetta organizzazione nel trasferimento, a causa del maltempo, dalla tradizionale Ara Pacis Mundi di Medea al teatro Comunale di Cormòns, l’atteso Concerto per la pace nel mondo, evento di punta della decima edizione del festival musicale internazionale “Nei suoni dei luoghi”, fa slittare di poco il suo inizio, pur non rinunciando a due significative cerimonie collegate alla programmazione musicale, e cioè l’arrivo a Medea della fiaccola per la pace partita da Aquileia e la lunga premiazione dei vincitori del festival cinematografico “Un film per la pace”. 


A causa della pioggia il tradizionale concerto per la Pace nel mondo si è svolto al Teatro Comunale di Cormons anziché all’Ara Pacis Mundi. Certo, un vero peccato come lo spettacolo abbia visto perdere parte delle sue connotazioni simboliche e sia stato seguito da un numero inferiore di spettatori, ma, per usare le parole pronunciate dal sindaco di Medea, Alberto Bergamin, ad inizio serata, «non si poteva proprio fare diversamente». Sia chiaro: teatro tutto esaurito e code estenuanti all’ingresso - con malumori non sempre nascosti - affinchè orchestra e solisti terminassero di provare. Né, forse, ha compensato la delusione dei presenti la migliore acustica di una sede al coperto preparata in extremis da una macchina organizzativa che, comunque, ha consentito il regolare svolgersi dell’evento.
Ad ogni modo, il compito di decretare l’inutilità dei confini e delle guerre, o, in altre parole, di esaltare e diffondere il valore della pace è stato affidato, ancora una volta, alla musica e al suo linguaggio universale; in particolare, alla musica di due fra i sommi d’ogni tempo e luogo: Mozart e Beethoven; ad eseguirli, gli ottimi, e, infatti, copiosamente applauditi, Cameristi della Scala, ensemble formato da elementi del teatro alla Scala e della Filarmonica scaligera. Solisti: Francesco Manara, violino, Massimo Polidori, violoncello, e Maurizio Zanini, pianoforte (nel Triplo Concerto di Beethoven); Valentino Zucchiatti, fagotto (nel Concerto KV 191 di Mozart); direttore: Maurizio Zanini. Infine, sempre di Mozart, è stata eseguita la Sinfonia «Jupiter».
Puntuale, alle 16.30, da Aquileia, era partita la fiaccola della pace che, attraversando i comuni di Fiumicello, San Canzian d’Isonzo, Staranzano, Ronchi, Fogliano Redipuglia, Sagrado e Romans aveva raggiunto il colle di Medea prima dell’inizio del concerto e dato idealmente l’avvio alla serata.

Poi, in teatro, i discorsi di rito, oltre che del sindaco Bergamin, anche del vicepresidente della Provincia, Roberta Demartin, che ha sottolineato l’importanza dello spettacolo, rientrante nell’ambito di Nei suoni dei luoghi, vero e proprio «festival dell’ascolto dei bisogni degli altri».

A seguire, le premiazioni di un altro festival: «Un film per la pace 2008». La giuria, presieduta da Paolo Vidali, ha assegnato il primo premio nella categoria cortometraggi a «Smiling Dog» (anche vincitore assoluto della rassegna) di Shohreh Jandaghian e il secondo premio a «Flowers of Rwanda» di David Munoz; nella categoria lungometraggi la vittoria è andata a «Il sogno di Peter» di Enrico Cerasuolo mentre secondo è giunto «Gli altri bambini» di Paola Chartroux cui ha anche partecipato il popolare vignettista Vauro, pure salito sul palco di Cormons.
Quindi, s’è passati alla mus
ica, quasi a significare come, per le parole, non ci fosse più né spazio né tempo.

Alex Pessotto - IL PICCOLO - 22 luglio 2008

CONCERTO PER LA PACE NEL MONDO

I Cameristi della Scala

Maurizio Zanini - direttore e solista
Francesco Manara - violino
Massimo Polidori - violoncello
Valentino Zucchiatti - fagotto


L’orchestra da camera I Cameristi della Scala è costituita da musicisti del Teatro alla Scala e della Filarmonica della Scala; ha suonato nei più prestigiosi teatri e sale da concerto del mondo e collaborato con direttori e solisti di fama internazionale (N. Milstein, M. Argerich, P. Amoyal, S. Mintz, S. Accardo, B. Canino, A. Ciccolini, M. Tipo, U. Ughi, R. Buchbinder, G. Gavazzeni, R. Abbado…). Nel repertorio dei Cameristi figurano le principali composizioni per orchestra da camera dal settecento ai giorni nostri e molte musiche meno note o inedite dell’ottocento strumentale italiano, caratterizzate dalla presenza di parti solistiche di grande virtuosismo che ben si attagliano alle capacità dei solisti della compagine, tutti concertisti noti in campo internazionale. Il frequentare costantemente i più grandi direttori presenti sulla scena mondiale ha contribuito a plasmare le peculiarità musicali dei Cameristi, rendendoli parte di una compagine unica nel panorama italiano ed internazionale delle orchestre da camera.

Pianista e direttore d’orchestra milanese, nel 1986 Maurizio Zanini ha vinto il 1° premio al Concorso Pianistico Internazionale “Dino Ciani”, ricevendo inoltre l’Oscar Internazionale della Critica “Maschera d’Argento” per la Musica Classica. Ha suonato in Europa, Sud America e Stati Uniti presso le istituzioni più prestigiose e nelle più importanti rassegne concertistiche. In qualità di direttore d’orchestra è stato ospite di importanti realtà straniere (KSO di Klagenfurt, Presidential Symphony Orchestra di Ankara, National Symphony Orchestra di Malta) ed italiane, collaborando con solisti di fama internazionale. Nel 2008 debutterà sul podio dell’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna e dell’Orchestra Filarmonica A. Toscanini. Come solista ha suonato con orchestre di prestigio sia in Italia che all’estero (London Royal Philharmonic Orchestra, Philharmonisches Orchester der Stadt Nürnberg, Philharmonisches Staatsorchester Bremen, Sinfonieorchester Luzern, Orquesta Sinfònica de Córdoba). Collabora frequentemente con il “Quartetto d’archi della Scala”. Suoi recitals e concerti con orchestra sono stati trasmessi da RAI, Radio Classica, BBC, London Classical FM, Radio France. Le sue incisioni discografiche hanno ricevuto unanimi consensi dalla critica internazionale.

Francesco Manara si è diplomato presso il Conservatorio “G. Verdi” di Torino sotto la guida di M. Marin con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore. Si è perfezionato con G. Prencipe, F. Gulli, R. Ricci, S. Gheorghiu e H. Krebbers e, in formazione di duo violino – pianoforte, con F. Gulli/E. Cavallo e P. Amoyal/A. Weissenberg, diplomandosi poi anche in formazione di trio presso la Scuola Superiore di Musica da Camera del Trio di Trieste. Scelto da R. Muti quale primo violino solista dell’Orchestra del Teatro alla Scala, ha collaborato in tale ruolo con i più noti direttori. Ha conseguito primi premi e premi speciali in numerosi concorsi internazionali e si è esibito come solista con un centinaio di prestigiose orchestre in tutto il mondo. Ha inciso cd ed effettuato registrazioni per numerose emittenti. È il fondatore del “Trio Johannes”, vincitore di importanti premi e riconoscimenti in Italia, Giappone e USA, e primo violino del “Quartetto d’Archi della Scala”, con il quale ha suonato in Italia, Francia, Germania, Svizzera, Sudamerica, Giappone e USA. Invitato a tenere corsi e masterclass in Italia, USA, Giappone, Colombia e Venezuela, è docente di violino presso l’Accademia della Scala e presso la Scuola Musicale di Milano. Suona un Giovanbattista Guadagnini del 1773.

Massimo Polidori si è diplomato con il massimo dei voti presso il Conservatorio “G. Verdi” di Torino sotto la guida di R. Brancaleon. Si è quindi perfezionato al Conservatorio Superiore di Musica di Ginevra (ivi aggiudicandosi il 1° Premio di “Virtuosité ”) e con A. Janigro, M. Brunello, D. Grousgurin, A. Baldovino e D. Schafran. In qualità di solista ha collaborato con importantissime orchestre e come violoncello solista della Camerata Bern, ruolo ricoperto per cinque anni, ha suonato nelle più prestigiose sale europee e statunitensi con artisti quali H. Holliger, A. Chumachenco, T. Zehetmair, R. Lupu, A. Schiff, incidendo per Philips Decca, Berlin Classic ed ECM. È stato titolare della cattedra di violoncello presso il Conservatorio di Musica di Fribourg. È tra i fondatori del “Trio Johannes”, formazione che ha recentemente debuttato alla “Carnegie Hall” di New York riscuotendo un grande successo di pubblico e di critica. Nel 2000 è stato scelto da R. Muti quale primo violoncello dell’Orchestra del Teatro alla Scala. Dal 2001 è il violoncellista del “Quartetto d’Archi della Scala”.

Valentino Zucchiatti, udinese, ha studiato con V. Cesar e G. Grassi. Diplomatosi a Torino col massimo dei voti e la lode sotto la guida di V. Menghini e perfezionatosi con O. Danzi, si è subito distinto in alcuni concorsi internazionali. Nel 1984 ha vinto il concorso per primo fagotto dell’Orchestra del Teatro alla Scala, diventandolo così anche dell’omonima Filarmonica. Componente di importanti formazioni cameristiche, collabora anche con solisti dei Wiener Philharmoniker, Berliner Philharmoniker, etc. Ha fatto parte di commissioni giudicatrici in concorsi internazionali. Nell’89 ha svolto una tournée solistica in Giappone tenendo anche delle conferenze in importanti università. Ha inciso come solista con R. Muti e la Filarmonica della Scala per la EMI. È docente al corso di perfezionamento di Riva del Garda ed alle masterclass internazionali di Hamamatsu. Dal 2002 al 2004 ha insegnato ai corsi estivi di Città di Castello ed attualmente insegna alle accademie annuali di alto perfezionamento orchestrale del Teatro alla Scala e della fondazione A. Toscanini di Parma, all’accademia di Ca’ Zenobio nonché ai bienni superiori dei Conservatori di Udine e Padova.

Sulle note di Beethoven e Mozart e sulla perfetta esecuzione dei Cameristi della Scala di Milano è andato in scena l’altra sera il Concerto per la pace nel mondo, trasferito, causa il maltempo incombente, dalla spianata dell’Ara pacis mundi al teatro Comunale di Cormòns.

     Dinanzi all’Ara ha avuto regolare svolgimento però l’accensione del tripode della pace con l’arrivo sul colle della “fiaccola della pace” trasportata da un centinaio di tedofori da Aquileia a Medea, attraversando altri otto comuni. L’ottava edizione, la prima tenutasi al coperto, ha mantenuto fede a tutte le aspettative, derivante dal prestigio e dalla bravura dei protagonisti scelti dagli organizzatori per far innalzare le note di pace.
     La prima parte dell’esibizione è subito di grande impatto, con l’orchestra impegnata sul “triplo concerto” per pianoforte, violino e violoncello, opera 56, di Beethoven ad accompagnare i solisti Mauro Zanini, direttore dei Cameristi e solista al pianoforte, Francesco Manara al violino e Massimo Polidori al violoncello. Applauditissimi solisti e orchestra dopo la prima esecuzione che da sola vale l’intera prima parte del concerto. Prima della seconda parte, una breve pausa, utile anche al folto pubblico per rifiatare dal caldo del teatro (ovviamente esaurito in ogni posto), che nel frattempo si è rivelata scelta azzeccata dagli organizzatori perché all’esterno si scatena via via col procedere delle note un autentico nubifragio.
     Ripresa tutta mozartiana, con il concerto per fagotto e orchestra K 191: al fagotto solista Valentino Zucchiatti, udinese di origine, primo fagotto dell’Orchestra del Teatro alla Scala e dell’omonima filarmonica. Il finale è con la sinfonia 41 sempre di Mozart, la “Jupiter”, particolarmente adatta perché all’esterno Giove pluvio continua a dare il meglio di sé. All’interno del teatro il meglio di loro lo danno i cameristi in formazione completa, con Zanini alla bacchetta, Manara sulla sedia di primo violino, Polidori su quella di primo violoncello e Zucchiatti al primo fagotto. Il risultato è eccellente e così pure l’apprezzamento del pubblico che ha ripetutamente chiamato il direttore sul palco e applaudito meritatamente l’orchestra. Prima del concerto gli interventi saluto del sindaco Bergamin, che ha anche espresso le scuse al pubblico per i disagi e le attese arrecate dal forzato spostamento in teatro chiedendo però comprensione per il lavoro fatto per garantire comunque l’evento.
     A pagare è stata sicuramente la possibilità di offrire a un pubblico ancora più vasto un momento culturale di grande spessore e per questo Bergamin ha aggiunto l’auspicio che il concerto possa svolgersi sempre nel suo luogo naturale ovvero a Medea, sottolineando però, come appello, anche il bisogno di strutture che il Comune di Medea oggi non può disporre. A portare i saluti della Provincia di Gorizia, ente che assieme alla Regione sostiene l’evento, l’assessore provinciale alla cultura Roberta Demartin, che si è complimentata con il Comune di Medea per aver accettato la sfida di guidare un iniziativa ambiziosa come “Nei suoni dei luoghi” e con Progetto musica e il suo direttore artistico Massimo Gabellone per aver saputo rispondere alla voglia di cultura del nostro territorio.

MESSAGGERO VENETO 22 luglio 2008

  PROGRAMMA

Teatro Comunale di Cormòns, 20 Luglio 2008

Festival Internazionale Nei Suoni dei Luoghi 2008

CONCERTO PER LA PACE NEL MONDO

I Cameristi della Scala
Maurizio Zanini - direttore e solista
Francesco Manara - violino
Massimo Polidori - violoncello
Valentino Zucchiatti - fagotto
 

1 35.53 L. van Beethoven (1770 – 1827)
Concerto triplo per pianoforte, violino,
violoncello e orchestra op. 56 in Do Magg.
Allegro - Largo - Rondò alla polacca
2 18.12 W.A. Mozart (1756 – 1791)
Concerto per fagotto e orchestra K 191
in Si bemolle Magg.
Allegro - Andante ma adagio - Rondò (tempo di minuetto)
3 24.18 W.A. Mozart
Sinfonia n. 41 K 551 in Do Magg. "Jupiter"
Allegro vivace - Minuetto (allegretto) - Molto allegro