Madrisio
(Fagagna), 10 Maggio 2002
Chiesetta Madone de Taviele
Maggio
Musicale 2002 (Musiche tes glesiutis)
Un
Seicento italiano: la magia e i suoni d'un grande periodo artistico
Per cornetto, violino-barocco, trombone barocco e cembalo.
Ensemble di Musica Antica
di Pavia: "Del sonàr di Corde e di Fiato"
"Del sonar di Corde e di Fiato" è formato da musicisti
specializzati nella prassi esecutiva storica su strumenti antichi. Sua
finalità è di ricreare con la maggior fedeltà possibile le atmosfere
sonore e i colori della musica Rinascimentale e Barocca. I membri del
gruppo, svolgono attività concertistica in Italia, Francia, Germania,
Olanda, Spagna, Svizzera, Stati Uniti collaborando con L'Homme Armè,
Europa Galante, Modo Antiquo, Risonanze, Seicentonovecento, etc. ed
hanno al loro attivo numerose incisioni discografiche per Tactus,
Dynamic, Agorà, Amadeus.
Il
programma di questa serata è incentrato sulla musica italiana del primo
'600 ed in particolare la musica della scuola veneziana. In questo
periodo si assiste a un grosso cambiamento: la musica strumentale fino
ad allora mero sostegno delle voci, acquista una sua autonomia e
identità specifica, grazie alle disparate sperimentazioni atte a
sondare le possibilità tecniche ed espressive di strumenti quali il
cornetto, il trombone, il violino, etc. Il genio creativo di alcuni
(musicisti compositori/strumentisti) da alla luce una quantità
incredibile di musiche per gli organici più disparati (e inconsueti),
invenzioni formali all'insegna della stravaganza, fondamenta necessarie
della musica strumentale odierna. Castello, Marini, Picchi, hanno
influenzato molto l'ambiente musicale della Serenissima. Altri hanno
lavorato nelle vicine corti di Monaco, di Vienna o di Danimarca. Da
ricordare infine la figura di Cesare grande virtuoso di cornetto e
trombone, il quale ha sicuramente origini friulane dato che lo si trova
per un periodo alle dipendenze del Duomo di Udine e poi del duca
Massimiliano I di Baviera. Dalle sue Musicali Melodie, per l'appunto
dedicate a! duca, è estratta La Hieronyma, primo brano in assoluto
scritto per trombone solo e organo.
NOTE ESECUTORI
Silvia Colli si è diplomata in violino nel
1993 presso l'Istituto Musicale "P.Mascagni" di Livorno, si è
in seguito perfezionata con Dejan Bogdanovich, e si è diplomata al
Conservatorio della Svizzera Italiana con Carlo Chiarappa. Ha conseguito
il diploma di perfezionamento in prassi esecutiva antica al Centro
Musicale "M. Vicentino" di Valdagno; ha studiato violino
barocco con Enrico Gatti presso la Scuola Civica di Milano. Ha fatto
parte dell'orchestra barocca e classica Montis Regalis di Mondovì e
d'alcune orchestre giovanili. Ha collaborato con numerose orchestre
lirico sinfoniche quali: la Toscanini di Parma, la Città Lirica di
Pisa, la Filarmonica del FVG., la Cantelli di Milano.... Dal 1994 al
2000, ha insegnato violino e solfeggio presso l'Accademia "O.
Martini" di Massa Marittima. Svolge attività concertistica con
alcuni ensembles (Modo Antiquo, il Furibondo, Risonanze, Europa
Galante...) con un repertorio che spazia dal Rinascimento all'epoca
moderna. Ha inciso per Agorà, Amadeus, Dynamic, Tactus.
Martine Reymond è organista del Tempio di San
Vincenzo di Montreaux (Svizzera). Dopo aver conseguito il diploma
d'organo al Conservatorio di Losanna, ottiene il "Prix de
virtuosité" al Conservatorio di Ginevra. In seguito completa la
sua formazione seguendo diversi seminar! internazionali di Marie-Claire
Alain, Ton Koopman, Michael Schneider e Giorgio Cardini. Al Centro di
musica antica di Ginevra acquisisce la pratica delle notazioni antiche,
approdando così al repertorio d'ensemble a partire dalle fonti
originali. Come solista è invitata regolarmente dai festivals europei
(Madrid, Parigi, Londra, Varsavia, Torino, Bologna,..), attività che
completa in Svizzera grazie alla sua partecipazione ai numerosi
ensembles vocali e di musica da camera in qualità di clavicembalista o
organista. A Montreaux è la responsabile musicale dell'Associazione dei
concerti di San Vincenzo, l'organizzazione di concerti che anima la vita
musicale organistica e vocale del tempio (festivals "Lète, C'est
l'orgue" e "Florilège vocal").
Giorgio Cos si è diplomato in trombone al
Conservatorio di Udine nel 1988 con Giovanni Caratti. Nello stesso
periodo ha frequentato i corsi di perfezionamento a Riva Del Carda con
Branimir Slokar, ed ha fondato il Quintetto di Ottoni "G.Farnaby"
e il Friuli Brass Ensemble, con cui ha svolto un'intensa attività
concertistica negli anni 1987-94. Ha fatto parte di diverse orchestre
giovanili, e dal 1990 in poi ha collaborato con diverse orchestre ed
Enti lirico-sinfonici come la Fenice di Venezia, la Sinfonica di
Sanremo, la Sinfonica "Verdi" di Milano, la Filarmonica del
FVG.... Si è ulteriormente perfezionato strumentalmente con Denis Wick
e Carsten Swamberg a Portogruaro, e con Martin Rex, che è docente alla
Northwestern University di Chicago. Dal 1997 si occupa di prassi
musicale antica su strumenti barocchi, frequentando diversi corsi a
carattere internazionale, fra cui, quello in Spagna con Jordi Savall e
Daniel Lassalle; ha suonato con il Viaggio Musicale di Milano, il
Concentus Lucensis di Lucca e il Seicentonovecento di Roma; attualmente
si propone con l'Ensemble "...Del Sonar di Corde e di Fiato sopra
il Basso Pizzicato..." di Pavia, per valorizzare tutto quel
repertorio italiano un po' dimenticato
Robert Ischer è un trombettista atipico. Formotesi
strumentalmente, diplomato in tromba e "Prix de virtuosité",
gli restava una grande frustrazione: l'arte musicale non dovrebbe
accontentarsi dell'imitazione servile di qualche maestro, pur grande
virtuoso che fosse.. Alla fine degli anni '60 era ancora viva la
tradizione ottocentesca che imponeva i suoi criteri di interpretazione
su tutta la musica, anteriore e contemporanea. L’intuizione
dell'urgenza di una "rilettura" delle opere del passato incita
così Robert Ischer ad approfondire la conoscenza storica del suo
strumento, conducendolo logicamente alla pratica della tromba naturale,
della tromba da tirarsi e del cornetto a bocchino. Si avvicina così a
maestri quali Bruce Dichey alla Schola cantorum basilensis per il
cornetto e Jean-Yves Haymoz al Centro di musica antica di Ginevra per la
notazione e l'apprendimento della metodologia della ricerca. Ischer
insegna tromba classica al Conservatorio di Losanna dove è docente
delle classi non professionali di ottoni e di percussioni. Partecipa a
numerosi concerti e registrazioni in Svizzera ed Europa come solista o
in ensemble (Curtes Francae di Brescia, Ensemble "L’Homme armè"
di Firenze, etc.). Si adopera anche nell'editoria musicale (Mareschal,
Cesare, Bondioli, Cecchino..) e prosegue delle ricerche sul cornetto e
sulla tromba naturale.
Chesa della Madonna di Taviele
(Secolo XV, XVI, XVII)
La
chiesa è recintata da un basso muretto il cui ingresso è segnalato da
due pennacoli in pietra datati 1656. In seguito agli scavi effettuati
all’interno è stato possibilie collocare la datazione dell’edificio
originario intorno al XII secolo. Questo fu distrutto nel terremoto del
1348 e successivamente ricostruito nel 1407. La chiesa venne ampliata
dopo il terremoto del 1541 con l’aggiunta di una navata laterale con
volta a crociera. L’edificio attuale è seicentesco ed è costituito
dalla navata centrale, con una copertura a capriate a vista dell’abside
a pianta quadrata, e della navata laterale. La semplice facciata è
sormontata da una monofora campanaria. All’interno è murato un
bassorilievo di epoca romana, forse del I secolo d.C., raffigurante due
teste. Sopra la porta di destra, si osservano i laceri di un’affresco
con una Madonna di ispirazione bizantina (secolo XIII), sulla sinistra
invece vi è un’affresco raffigurante l’Annunciazione e due ritratti
di offerenti inginocchiati (1519). Lungo il perimetro del muretto
esterno è addossato un piccolo edificio, ora diroccato, risalente al
1501, che costituiva un ricovero per eremiti, due dei quali erano
ricordati dai busti in pietra ora scomparsi.
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