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Rosazzo, 31 Ottobre 2003

Musiche inedite per voci maschili e tastiera

Coro Polifonico di Ruda
Diretto da Fabiana Noro
All'organo, Beppino Delle Vedove

Con le esecuzioni di musiche inedite per voci maschili e tastiera dei Rampini prosegue l'opera di riscoperta indirizzata ai musicisti friulani del passato, avviata dal Coro Polifonico di Ruda con le musiche di Bartolomeo Cordans (1698-1757), poi proseguita con le composizioni sacre di Giovanni Battista Tomadini (1738-1799) e di Alberto Mazzucato (1813-1877). Il nuovo capitolo di questa riscoperta vede ora protagonisti tre musicisti della stessa famiglia che, pur essendo di origine veneta, hanno ricoperto nell'arco di alcuni decenni importanti incarichi nelle istituzioni musicali della nostra regione.
Il capostipite Giovanni Giacomo Rampini (1680 c. - Padova 1760) è autore di musica sacra e di melodrammi, questi ultimi rappresentati nei teatri di Venezia, Verona e Padova.
Nel 1704 viene nominato maestro di cappella nella cattedrale di Padova, dove muore il 27 maggio 1760. Il primo musicista della famiglia legato alla storia del Friuli è Giacomo Rampini. Una recente ricerca ha permesso di scoprire il suo esatto luogo d'origine, fino ad oggi indicato genericamente nella città di Rovigo. In verità Giacomo, figlio di Domenico e Giovanna Stella, è nato il 10 luglio 1738 a Lonigo, paese situato nel territorio vicentino. In gioventù studia organo e composizione a Padova presso lo zio Giovanni Giacomo. E la nomina ad organista nel duomo di Latisana, avvenuta intorno al 1758, a farlo trasferire definitivamente in Friuli. Qui nasce in lui la vocazione religiosa e nel 1765 diventa sacerdote; intanto cresce anche la sua fama di valido esecutore all'organo, capacità che lo conduce nel 1775 a Udine, chiamato a ricoprire il ruolo stabile di organista del duomo. Collabora lungamente con il maestro di cappella G.B. Tomadini ed alla di lui morte ne prende il prestigioso incarico. Gli anni turbolenti d'inizio secolo vedono grandi cambiamenti nella vita amministrativa e sociale udinese. Anche la cappella non rimane indenne a questi mutamenti: all'epoca del Rampini l'istituzione musicale, che con i suoi cantori e strumentisti rappresentava una tradizione secolare della città, subisce un notevole ridimensionamento, e ciò per il disimpegno economico da parte del Comune. Don Giacomo era anche un apprezzato insegnante di musica e per questo motivo acquistò buona fama presso la nobiltà locale. Il mansionario Domenico Sabbadini, suo contemporaneo e primo storico della musica friulana, lo giudica "conoscitore perfettissimo" dell'organo. La quasi totalità della sua produzione musicale (90 manoscritti di genere sacro) è conservata all'Archivio Musicale Capitolare di Udine. Si è dedicato anche alla musica orchestrale, come testimoniano due inedite sinfonie concertanti per violino, viola, violoncello e orchestra, datate 1777 e 1778.
Poco si conosce sulla vita di Giovanni Rampini, fratello di don Giacomo. Non sono ancora noti i suoi estremi biografici: sappiamo solamente che era sposato con Caterina Scociero, figlia del notaio Giorgio Scociero di Latisana, e che la sua morte dev'essere avvenuta nei primissimi anni dell'Ottocento. Giovanni Rampini è nominato organista del duomo di San Vito al Tagliamento nel settembre 1767 e mantiene quest'incarico fino alla fine del Settecento. Rare sono le sue composizioni, oggi esistenti negli archivi friulani: una raccolta di 4 sonate per tastiera datata 1787, due Messe con orchestra e alcuni brani sacri sono le uniche musiche che è possibile assegnare con certezza a Giovanni Altre sue opere vengono forse confuse con quelle del fratello Giacomo, essendo firmate con il solo cognome Rampini. Rimane anche una lettera scritta da Giovanni al celebre padre Martini di Bologna, testimonianza della conoscenza che univa l'organista di San Vito al famoso frate musicista.
Domenico Rampini, figlio dell'organista Giovanni, nasce a San Vito al Tagliamento il 10 febbraio 1768. In giovane età è a Udine per studiare musica con lo zio don Giacomo e per completare la preparazione scolastica presso il collegio dei Barnabiti. Per alcuni anni è secondo organista del duomo udinese ed in seguito prosegue la carriera musicale a Venezia, quale cembalista al teatro San Samuele. Nel 1792 si trasferisce definitivamente a Trieste, dove ricopre il ruolo di maestro in teatro e presso la cappella di San Giusto. Per il teatro triestino scrive l'opera L'impresario di Smirne (1798); è anche autore di musica sacra e di cantate celebrative. Muore di tisi a Trieste il 19 dicembre 1816.
Sono noti altri musicisti che portavano il cognome Rampini, la cui eventuale parentela con i maestri friulani deve essere ancora individuata. Vincenzo Rampini, vissuto nella prima metà dell'Ottocento, era maestro di cappella nella collegiata di Spello; secondo lo Schmidl era forse imparentato con Domenico. Di Vincenzo Rampini rimangono due opere teoriche inedite, conservate nella Biblioteca del Museo Correr di Venezia, intitolate Regole per suonare la spinetta e Regole per accompagnare il basso, e partimenti, oltre a diversi brani di musica sacra ed alcune arie per l’opera Didone abbandonata (Venezia 1790). Infine si ricorda il compositore ottocentesco Francesco Rampini, autore di alcune arie liriche. (Lorenzo Nassimbeni)

Coro Polifonico di Ruda
Costituito ufficialmente nel 1945, dopo le esperienze negli anni Venti e Trenta del Novecento, ha tenuto concerti in tutto il mondo: dagli Stati Uniti all'Argentina, dal Canada alla Mongolia, dalle Filippine alla Russia, dal Portogallo alla Bulgaria, dalla Francia alla Lettonia, dalla Norvegia alla Grecia ad altri paesi europei. Ha partecipato a una cinquantina di concorsi regionali, nazionali e internazionali vincendo primi premi ad Arezzo, Gorizia, Orvieto, Roma e Ravenna, nel folclore, nella polifonia e nel Canto gregoriano. Il Coro - che collabora con le principali orchestre del Friuli-Venezia Giulia per particolari ed esclusive produzioni sinfonico-corali e registra per la Rai e per altre emittenti nazionali ed estere - è stato regolarmente invitato alle più prestigiose manifestazioni corali internazionali; ha pubblicato monografie sui più importanti autori regionali del Settecento e dell'Ottocento; ha inciso, per diverse etichette, numerosi compact disc e ha vinto i premi Nonino Risit d'aur e Moret d'aur per aver contribuito a diffondere l'immagine del Friuli nel mondo. In questi decenni il Coro si è fatto apprezzare per aver proposto al pubblico programmi esclusivi, di raro ascolto, spesso frutto di approfondite ricerche d'archivio alle quali collabora uno staff di apprezzati docenti del Conservatorio "Jacopo Tomadini" di Udine. dell'Università di Udine e del Conservatorio di Milano.

Beppino Delle Vedove
Nato a Udine nel 1964, ha compiuto gli studi musicali al conservatorio della sua città diplomandosi in Organo e Clavicembalo. Vari corsi di perfezionamento in Italia, Germania e Svizzera lo hanno portato in seguito a contatto con le più grandi personalità del mondo cembalo-organistico tra le quali i maestri Tagliavini, Innocenti, Radulescu, Vogel, Chapius, Uriol, Mischiati, Tamminga. Già docente ai conservatori di Piacenza, Cagliari e Palermo, dal 1998 è titolare di cattedra di Organo e Composizione organistica al conservatorio "Jacopo Tomadini" di Udine. Ha svolto e svolge attività solistica in Italia e all'estero (Europa, Stati Uniti, Canada), ha registrato per la Rai e per varie emittenti private regionali e nazionali ed è membro di giuria dei più importanti concorsi organistici internazionali. Collabora con diverse formazioni corali e orchestrali e, dal 1990, in duo, con il trombettista Fabiano Cudiz.

Fabiana Noro
Diplomatasi in pianoforte al Conservatorio "Jacopo Tomadini" di Udine ha frequentato contemporaneamente i corsi di Composizione e di Musica corale e Direzione di coro. E’ stata altro maestro del coro all'Ente lirico "Pierluigi da Palestrina" di Cagliari con il quale ha collaborato a diverse produzioni lirico-sinfoniche. Attiva nel campo musicale, ha diretto diverse formazioni vocali con le quali ha ottenuto primi premi e diplomi di eccellenza a diversi concorsi internazionali di canto corale. Svolge una intesa attività concertistica come pianista in Italia e all'estero ed è maestro collaboratore di numerosi corsi di perfezionamento per cantanti lirici fra i quali quelli tenuti da Claudio Desderi, Katia Ricciarelli e Raina Kabaivanska. Dirige il Coro Polifonico di Ruda dal gennaio 2003.

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