Sedilis (Tarcento), 09 Agosto 2003
Chiesa di Santa Giuliana
Panorama da Sedilis
Concerti
veneziani del settecento all’organo
Concerto in Memoria di Francesco Moretti
Il Fogolâr Furlan di Milano in
collaborazione con la Parrocchia di Sedilis e l’Associazione “La Siele” di
Sedilis (Tarcento) ha promosso un concerto organistico presso la
Chiesa di Santa Giuliana a Sedilis di Tarcento in memoria di Francesco
Moretti.
L’appuntamento musicale dal
titolo “Concerti veneziani del settecento all’organo” si è tenuto
sabato 9 agosto 2003, presso la Chiesa di Santa Giuliana di Sedilis.
Protagonista della serata
musicale è stato l’organista milanese Marco Rossi che, all’organo di
Gustavo Zanin del 1964, recentemente revisionato e ricollocato
nell’abside, ha proposto un interessante percorso nella musica veneziana del
settecento.
Si tratta di una serie di opere
originali di A.Vivaldi, B.Galuppi, Alessandro e Benedetto Marcello,
T.Albinoni ed altri che sono state trascritte dalla versione
orchestrale alla “riduzione” per tastiera da illusri personaggi quali
J.G.Walther e J.S.Bach.
I brani, originariamente pensati
per soli, archi e cembalo sono diventati così una palestra compositiva per
i grandi musicisti del passato che hanno evidenziato il colore e le
sfumature degli archi attraverso un sapiente gioco di tastiere e di
ricerca nelle registrazioni.
La chiesa di Santa Giuliana,
ricostruita negli anni ’90 dopo la distruzione del terremoto del 1976,
con le sue linee architettoniche essenziali, tra la semplicità delle travi
lignee e le vetrate policrome, vedrà l’organista milanese proporre ancora
una volta questo ricco programma che ha già riscosso grandi apprezzamenti
da pubblico e critica nel corso dei recenti concerti in Lombardia in
Trentino e in Veneto.
Trascrizioni settecentesche per organo dei
concerti veneziani per archi
Il mondo veneziano nel corso dei secoli ha sempre portato una
ventata di originalità e di grande interesse in numerosi ambiti,
dall’architettura al commercio, dalla cultura alle arti nelle più
svariate forme.
La Serenissima si è sempre mostrata in tutto il suo sfarzo,
splendore ed originalità: il 1797 ha forse segnato la fine di questa
particolare “realtà” politica, ma non ha certo fermato il fascino
che continua a sprigionare.
Innumerevoli sono gli esempi musicali di cui Venezia è stata
testimone, artefice, creatrice: il mondo settecentesco dei concerti,
in questo indice cronologico ne rappresenta una tappa fondamentale.
Tra i numerosi compositori attivi in questo settore possiamo
ricordarne alcuni particolarmente noti e altri di rara conoscenza.
I fratelli Alessandro Marcello (1669-1747) e
Benedetto (1686-1739), quest’ultimo magistrato, erano
compositori “dilettanti” assai attivi nell’organizzare “accademie”
musicali in città ove tra gli esecutori non mancavano Francesco
Gasparini, Antonio Lotti e Giuseppe Tartini.
Tomaso Albinoni (1671-1751) era compositore
all’inizio “dilettante” di musica, in quanto non traeva profitto da
una professione che vedeva i musici iscritti ad una corporazione,
come mille altri lavori artigianali, per poter esercitare il
lavoro.
Del sacerdote Antonio Vivaldi (1678-1750) tutto si
conosce, come di Baldassarre Galuppi detto il
“Buranello” (1706-1785) per le sue origini isolane, la sua “Sonata
con tromboncini e ripieno senza i principali” appartiene ad un
ricchissimo corpus di composizioni per tastiera ancora in parte
sconosciute.
Più rare le notizie sul veneziano di “terraferma” Luigi
Manzia, Mancia o Manza (1660-1708), compositore, cantante,
strumentista, librettista, formatosi a Venezia, Hannover, Berlino e
Dusseldorf, morto probabilmente in Inghilterra. Poco si sa anche di
Giorgio Gentili (1669 ca.-1731 o dopo), compositore
“violinista principale di San Marco” e “maestro d’istromenti” ai
Mendicanti.
Di questi, e di molti altri musicisti dell’epoca, esiste una
ricca silloge di trascrizioni per tastiera coeve, segno di un grande
interesse per gli stilemi compositivi: la realtà musicale veneziana
infatti aveva fatto scuola ed era “palestra” didattica per i grandi
musicisti d’oltralpe nell’arte della trascrizione per sola tastiera.
Due grandi personaggi in particolare si sono dedicati a questa
arte: Johann Gottfried Walther (1684-1748) e
Johann Sebastian Bach (1685-1750), con una ricchissima serie
di trascrizioni. Queste opere nascono alla corte di Weimar, per il
grande interesse del Principe Johann Ernst (a sua volya autore di
alcuni concerti per archi) nei confronti del concerto in stile
italiano. Walther, nel quarto fascicolo delle sue opere propone
oltre venti concerti, dai conosciuti A.Corelli, G.P.Telemann,
T.Albinoni e G. Torelli ai meno noti Taglietti, Gentili, Mancia,
Blamr, Meck. Bach invece attinge i suoi 6 concerti organistici ed i
16 cembalistici da A.Vivaldi, Alessandro e Benedetto Marcello,
G.Torelli, G.P.Telemann e dallo stesso Principe Johann Ernst di
Sassonia Weimar.
Scoperte più recenti hanno permesso di conoscere ulteriori
trascrizioni, in particolare una raccolta di A.Corelli (i Concerti
Grossi op.6, trascritti da T.Billington) ed un estratto della
“Stravaganza” di A.Vivaldi (“Anne Dawson’s Book” del 1720 circa).
Per tutte queste opere si può notare la grande chiarezza di
scrittura, il frequente richiamo orchestrale nell’alternanza di solo
e tutti, l’abile riduzione armonica delle partiture orchestrali, e,
soprattutto, il grande piacere nell’esecuzione e nell’ascolto. (Marco
Rossi)
Marco Rossi,
nato a Milano, ha compiuto gli studi musicali presso il
Conservatorio “G. Verdi” della stessa città (pianoforte con Carlo
Vidusso e Isa Gorini, clavicembalo con Emilia Fadini, organo con
Sergio Paolini), si è inoltre laureato presso la Facoltà di
Architettura del Politecnico di Milano nel 1985.
All’intensa attività concertistica come solista ed accompagnatore
(al pianoforte, al clavicembalo ed <<Selezione nel
documento>> all’organo) affianca una costante ricerca musicologica,
ha al suo attivo una pubblicazione sulla Retorica musicale tra
Frescobaldi e Arcadelt (in collaborazione con Emilia Fadini),
alcuni saggi su Gianandrea Fioroni, Alessandro Scarlatti,
la musica catalana per Montserrat oltre a numerose edizioni
di musiche rare ed inedite in trascrizione moderna (B.Cordans,
P.A.Pavona, G.B.Candotti, G.A.Fioroni, A. Scarlatti, H.L.Hassler,
Q.Gasparini, C.Monteverdi).
Tra le registrazioni in Compact Disc ricordiamo G.G.Arrigoni,
Vespri per la Festa di Ognissanti; T. Albinoni, Sonate da
Chiesa e Sonate da Camera per violino e b.c.; G.A.Fioroni,
Composizioni sacre per soli, coro, opere per organo; N.Casanoves
e P.Casals, musica catalana per Montserrat; Shemà Israel,
canti della liturgia ebraica (in collaborazione con la Comunità
Ebraica di Trieste e l’Associazione Culturale Ebraica “Yashar”).
Lazaro Valvasensi, Vespro per la Festa della Sensa
(ricostruzione della celebrazione seicentesca con musiche inedite di
L.Valvasensi, G.Croce e A.Gabrieli, per soli, doppio coro e
strumenti). Organo in Friuli Venezia Giulia e in Veneto nel XVIII
secolo (Organo storico di Valvasone).
Già organista presso la Basilica dei SS. Apostoli e Nazaro in
Milano e organista e consulente musicologico della “Cappella
Tergestina di Nôtre Dame de Sion” di Trieste, collabora con la “Polifonica
Friulana Jacopo Tomadini” di San Vito al Tagliamento (PN), è
inoltre consulente tecnico ed artistico per “Estudi Polifonic”
(convegno di studi per una cultura polifonica vocale e strumentale)
ad Alghero ed organista del “Coro Polifonico Algherese”.
Nel 1999 ha vinto il “Premio Speciale” nell’ambito della VII
edizione di Corovivo, U.S.C.I-Friuli Venezia Giulia per il miglior
progetto presentato: Ad Matutinum Patris Seraphici Francisci,
ricostruzione musicale di una celebrazione liturgica del XVII secolo.
Già direttore artistico della rivista “Organo nella Liturgia” e
direttore editoriale di “Polyphonia”, Rivista di repertorio corale,
fa parte della commissione artistica di “Celebriamo” (Ed. Carrara),
ha collaborato inoltre con “Caecilia”, “La Cartellina” e la “Rivista
Internazionale di Musica Sacra”.
Già collaboratore di diversi teatri quale Maestro sostituto e
Maestro al Cembalo (Piacenza, Teatro Municipale; Savona,
Operagiocosa; Opera di Montecarlo) collabora dal 1987 con il Piccolo
Teatro di Milano-Teatro d’Europa quale Assistente Musicale agli
spettacoli e collaboratore musicale.
Insegna presso il Conservatorio di Como (Lettura della Partitura
per la Scuola di Didattica della Musica) collabora con la “Scuola
del Piccolo Teatro di Milano” (Assistente per il corso di canto e
per il corso di cultura musicale).
|
IL PROGRAMMA
Sedilis (Tarcento), 09 Agosto 2003
Chiesa di Santa Giuliana
Concerti
veneziani del settecento all’organo
Concerto in Memoria di Francesco Moretti
Organo: Marco
Rossi
|
1 |
05.24 |
Tomaso Albinoni
Concerto del Sign.r Tomaso Albinoni (LV 127)
Appropriato all’organo, da J. G. Walther (1684-1748)
(Allegro),
Adagio, Allegro
|
2 |
07.38 |
Manzia Luigi
Concerto del Sign.r Luigi Manzia (LV 132)
Appropriato all’organo, da J. G. Walther (1684-1748)
(Allegro),(Adagio),(Allegro)
|
3 |
10.18 |
Alessandro Marcello
Concerto III in re
minore nella
trascrizione di
J.S.Bach (1685-1750)
(Allegro),
Adagio, Presto
|
4 |
04.51 |
Giorgio Gentili
Concerto del Sign.r Gentili (LV 130)
Appropriato all’organo, da J. G. Walther (1684-1748)
Allegro,Adagio, Allegro
|
5 |
08.02 |
Antonio Vivaldi
Concerto VII dall’“Estro Armonico” (op.III n.3)
trascrizione di
J.S.Bach (1685-1750)
Allegro, Largo, Allegro
|
6 |
01.52 |
Baldassarre Galuppi
Sonata con tromboncini
e ripieno senza i principali
|
7 |
02.30 |
Benedetto Marcello
Vivace
dal Concerto in do minore (op.1 n.2) BWV 981
trascrizione di
J.S.Bach (1685-1750)
Vivace
|
8 |
09.08 |
Antonio Vivaldi
Concerto primo delle Stravaganze del Sig. Vivaldi
Da “Anne Dawson’s
Book” (1720 ca.)
Allegro, Largo e Cantabile, Allegro
|
9 |
07.29 |
FUORI PROGRAMMA |
10 |
02.43 |
FUORI PROGRAMMA |
|