ascoltato per voi
bar27.gif (2590 byte)

Cividale del Friuli, 25 Luglio 2003
Chiesa di San Francesco

Concerto per MittelFest

I virtuosi di Aquileia
Direttore Alfredo Barchi
Solista Domenico Nordio

L'orchestra e Domenico Nordio, nella prima parte
del concerto, dedicata a Vivaldi
Nella seconda parte, dedicata a Mozart, "i virtuosi"
si sono esibiti senza giacca per il gran caldo

Direttore Alfredo Barchi
Alfredo Barchi è titolare dal 1989 della cattedra di Esercitazioni Orchestrali presso il Conservatorio "J. Tomadini" di Udine. Diplomato in oboe presso il Conservatorio "G. B. Martini" di Bologna con il M° Siviero, ha svolto attività concertistica con il Sestetto Poulenc. Nel 1979 è stato premiato al 2° Concorso Internazionale di Ancona ed è stato invitato al Festival Internazionale di Langeais. Tra le registrazioni effettuate si annoverano "Un concerto per domani", trasmesso sulla 1° rete nazionale a cura di G. Carli Ballola e, per "Nuovi Concertisti", sulla 3° rete R.A.I. In seguito ha scelto la strada della direzione d'orchestra ed ha studiato con il M° Masini, collaborando con Daniel Oren per l'allestimento di Lucia di Lammermoor al Teatro Regio di Parma, indi per Adriana Lecouvreur al Teatro La Fenice di Venezia. La sua prima direziono risale al 1984 al Teatro dell'Aquila di Fermo con il Requiem di Mozart. Dal 1991 al 1996 è stato direttore artistico e direttore principale dell'Orchestra Filarmonica di Udine, alla direzione della quale ha eseguito il maggiore repertorio sinfonico. Don Pasquale (1995) e La Bohème (1996). Per il ventennale del terremoto in Friuli ha diretto il Requiem di Luigi Cherubini, trasmesso sulla 1° rete nazionale. Nel 1998 è stato tra i fondatori di Società Filarmonia, di cui è direttore artistico e direttore d'orchestra principale per tutti i progetti concertistici promossi ed organizzati dalla stessa.

Solista Domenico Nordio
Fin dal 1987, quando appena sedicenne vinse il Concorso Internazionale Viotti di Vercelli con il leggendario Yehudy Menuhin presidente di giuria, il mondo musicale ha seguito con interesse la fulminea ascesa di questo giovane violinista veneziano, allievo di Michele Auclair, Corrado Romano, Fabio Vacchi e Paul Corboz. Da allora, in breve tempo, Domenico Nordio si è imposto presso il grande pubblico come una delle personalità musicali più complete ed affascinanti del panorama concertistico. Le affermazioni ai Concorsi Thibaud di Parigi, Eurovisione di Amsterdam, Sigall di Viña del Mar e Francescatti di Marsiglia ne hanno suggellato la definitiva consacrazione internazionale. Oggi è uno dei grandi violinisti della sua generazione, richiesto dalle più importanti, società .di concerti e dalle, più acclamate orchestre. L'intensa attività solistica lo ha visto calcare le scene di mezzo mondo. Ha suonato, tra l'altro, con l'Orchestra Sinfonica di Londra, a Parigi con l'Orchestra Nazionale di Francia, a Madrid con l'Orchestra della RTE, al Concertgebow di Amsterdam, alla Suntory Hall di Tokyo, a Ginevra con l'Orchestra della Suisse Romande, alla Konzerthaus di Vienna con la Wiener Kammerorkester. alla Carnegic Hall di Nev York, alla Rachmaninoff Hall di Mosca, alla National Concert Hall di Dublino, a Roma con l'Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia, a Santiago del Cile con l'Orchestra di Stato cilena, in Germania con l'Orchestra della Radio di Stoccarda e con l'Orchestra del Festival dello Schieswig Holstein. alla Tonhalle di Zurigo, nei paesi baltici con l'Orchestra Nazionale Lituana, in Cina con l'Orchestra Sinfonica di Shangai. In Italia si è esibito in tutti i maggiori teatri (La Scala di Milano. Accademia di Santa Cecilia di Roma, San Carlo di Napoli. La Fenice di Venezia, Carlo Felice di Genova, Comunale di Bologna, Verdi di Trieste, Regio di Torino, Valli di Reggio Emilia e con tutte le più importanti Orchestre Sinfniche e da camera. Grande cultore della musica da camera. Nordico ama incontrare prestigiosi musicisti al Festival di Vicenza, Siena, Torino, Napoli. Parigi, Tokvo, Asolo, Ravello. Stresa, Praga. In particolare è il coordinatore artistico per Serate Musicali di Milano del Festival "Milano-Mosca-Londra-New York" con concerti in Sala Verdi a Milano, al Conservatorio Tchaikovskij di Mosca e alla Carnegie Hall di New York. Molto intensa è anche la sua attività discografica. Sui numeri di Febbraio e Marzo 2003 della rivista "CD Classics International" uscirà l'integrale dei Concerti di Mozart, incisi recentemente con l'Ensemble Respighi di Bologna. Domenico Nordio insegna violino al Corso di Alto Perfezionamento "Mythos" della Fondazione Toscanini di Parma e al "MusicaRivaFestival" di Riva del Garda. Primo classificato al Concorso Ministeriale di violino per titoli ed esami. Nordio è titolare di musica da camera al Conservatorio "Tomadini" di Udine. Suona il meraviglioso Guarneri del Gesù del 1735 "Ex Baron Knoop" di proprietà della Fondazione Pro Canale di Milano.

Note sul concerto
La civiltà musicale del Settecento strumentale, definitiva conquista di certezze stilistiche e frutto di un laboratorio di sperimentazioni che affonda le sue radici nell'introduzione della prassi del basso continuo, è sguardo gettato verso un futuro ormai alle porte, che assiste allo schiudersi improvviso di illuministiche chiarezze, razionali assetti formali e codificazione di generi destinati a fertili sviluppi. Così come per la storia della musica strumentale barocca sono sufficienti pochi decenni di migliorie, per approdare a modelli universalmente accettati quali il Concerto grosso, la Sonata a tre, la Sonata solistica, modelli che impongono lo stile violinistico italiano con la forza con cui la vocalità italiana dilaga nelle corti di tutta Europa, pochi ma non meno illuminanti esempi compositivi del Settecento strumentale sembrano rappresentare tappe profetiche per tanto sinfonismo classico e romantico. Nel momento in cui Antonio Vivaldi ultima Il cimento dell'armonia e dell'inventione, raccolta di dodici concerti edita nel 1725 ed aperta dalle Quattro stagioni, non presagiva di aver consegnato alle future generazioni un'eredità che avrebbe aperto la strada allo sviluppo del concerto solistico classico e delle sue spiccate componenti virtuosistiche, della musica a programma e del gusto per la varietà degli impasti timbrici, oltre firmare una tappa decisiva nell'esperienza concertistica barocca avviata verso il tramonto. I quattro sonetti, probabilmente autografi, per mezzo dei quali Vivaldi prelude ai concerti per violino, archi e basso continuo universalmente noti come Le quattro stagioni, non rappresentano soltanto quattro piacevoli esercizi stilistici di gusto vedutistico e naturalistico, affini a coeve correnti pittoriche veneziane, ma sono concepiti in strettissimo rapporto con un percorso musicale attento nelle sue componenti simboliche, e ciò rappresenta senz'altro un elemento innovatore, all'effetto psicologico della natura su un'umanità che si consegna a ritmi ciclici primordiali ed eterni. Gli ultimi due versi della seconda quartina o la prima terzina fungono da oasi statica, ripresa musicalmente nei meditativi movimenti centrali, in cui l'elemento cardine è rappresentato dal sonno, dal riposo, dalla meditazione, ancestrali reazioni dell'animo umano alla potenza della natura, benefica nelle aperture panoramiche delle quartine iniziali nella «Primavera» e nell'«Autunno», terminanti in gioiose danze pastorali, ma pronta a scatenare le sue forze invincibili nel temporale estivo e nei gelidi venti invernali. L'astratta teoria degli affetti, di monteverdiana memoria, si tramuta in palpabile realismo con la capillare applicazione di stilemi propri degli strumenti ad arco, e con una particolare attenzione alle risorse toniche dell'intero gruppo d'archi, senza tralasciare un fondamentale compito riservato alle viole, solitamente piuttosto trascurate nella tecnica dell'orchestrazione settecentesca. Il virtuosismo violinistico del solista evidenzia, nel confronto con esempi di autori contemporanei, una volontà di ricercatezza della scrittura che fa propri il tremolo, il pizzicato, il suono con sordina, cambi d'arcata sincopati, cangianti gradazioni dinamiche ed una volontà di svincolare gli strumenti gravi dalla funzione esclusiva di sostegno armonico. Un percorso, editoriale lineare, inusuale per Vivaldi e resosi concreto nella pubblicazione delle più note raccolte di Concerti per violino da parte di stampatori olandesi e inglesi nei primi tre decenni del secolo, costituisce un cammino organico di sperimentazioni e conquiste alle soglie di un nuovo sentire e del mutamento dei paradigmi estetici della musica. I tempi sono ormai prossimi ad orientare Haydn e Mozart, nel passaggio dal raffinato e decorativo stile galante ai foschi umori beethoveniani, verso un rinnovato impegno in campo orchestrale, sia in direzione del severo collaudo della Forma sonata, essenza del nuovo modello sinfonico, sonatistico e quartettistico, che nella libera evasione di nuovi generi che si affacciano all'orizzonte, quali la Cassazione, il Divertimento e la Serenata, decisamente inclini ad eleganti e piacevoli levità, a un intrattenimento musicale di alto livello, come testimoniato dal Divertimento in fa maggiore di Wolfgang Amadeus Mozart, ultimo di una serie di tre composizioni per soli archi, i Divertimenti K. 136, 137 e 138 ideati a Salisburgo all'inizio del 1772 e da uno degli ultimi esempi del genere concepiti dal compositore, l'amabile, arguta e festosa Eine kleine Nachtmusik, datata 10 agosto 1787 e da allora riconosciuta come una delle sue pagine di più squisita fattura, tanto da beneficiare, fatto raro per la produzione mozartiana nel suo complesso, di una sollecita stampa, la quale apparve attorno al 1827 per i tipi di Andrè Offenbach.

PROGRAMMA

Cividale del Friuli, 25 Luglio 2003
Chiesa di San Francesco
Concerto per MittelFest
I virtuosi di Aquileia
Direttore Alfredo Barchi - Solista Domenico Nordio
 

01 3.33

Spring
Allegro - Largo  - Allegro 

Antonio
Vivaldi
(1674-1749)

Da
"Il cimento dell'armonia
 e dell'invenzione" op. 8

 Le quattro stagioni

02 2.58
03 4.16
04 5.42

 Summer
Allegro non molto - Adagio - Presto

05 2.48
06 2.21
07 5.29

Autumn
Allegro - Adagio - Allegro

08 2.34
09 3.49
10 3.25

Winter
Allegro - Largo - Allegro

11 2.24
12 3.47
13 5.51

Serenata in sol maggiore K. 525
"Eine kleine Nachtmusik"
Allegro - Romance - Menuetto - Rondo

Wolfgang
Amadeus
Mozart

(1756-1791)

14 6.14
15 1.59
16 2.51
17 5.43

Divertimento in fa maggiore K. 138
Allegro - Andante - Presto

18 5.25
19 2.01

bar27.gif (2590 byte)