ho ascoltato per voi
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Ascoltato, visto ed assaggiato per voi…

     Questa pagina, collocata in "ho ascoltato per voi", potrebbe stare bene anche in "ho visto per voi" oppure in "ho assaggiato per voi", se ci fosse una rubrica di carattere culinario.

    
Il motivo che mi aveva spinto in bisiaccheria era un'altro, ma due ore prima che iniziasse la manifestazione in programma, ho deciso di ritirarmi e rientrare a casa, ma percorrendo un'itinerario nuovo ed attraversando paesi mai visti. E' per questo che solo dopo il rientro a casa ho potuto controllare le carte e le informazioni raccolte, per capire in quale località avevo trascorso quelle due ore serene.

     Il sole non era ancora tramontato, quando in un tratto di strada che da Pieris porta in direzione di Fogliano, le note gioiose di una fisarmonica hanno indirizzato lo sguardo verso una simpatica struttura rustica in mezzo al verde, con delle tavolate sparpagliate in mezzo agli alberi.

 
     Nell’impeto della corsa, e mentre il mio cervello in pochi secondi elaborava migliaia di Mb di dati raccolti in oltre 64 anni di vita, per valutare quale decisione prendere, avevo percorso qualche centinaio di metri… Schiacciato "enter", l’output mi consigliava di  fare inversione di marcia … 
     
     Sono quindi entrato in un ampio parcheggio, cercando di avvicinarmi il più possibile allo "spazio attrezzato", e dopo aver preparato il borsello e raccolto il coraggio necessario, mi sono infilato tra tavoli e tavolini, alcuni liberi ed altri occupati da gente che tranquillamente faceva i cavoli suoi…

      Forse qualcuno non riuscirà a comprendermi, ma in quel momento ero fiero di aver affrontato senza timore questa mia "integrazione" con la gente… questa fusione con le persone… Qualche anno addietro, sarei stato terrorizzato come se dovessi entrare nella fossa dei serpenti. Devo però dire che in questo caso ero facilitato da quell’ambiente informale, e dal particolare carattere dei "bisiacchi", che come i "triestini", è gente allegra e gentile, con la quale è molto facile entrare in confidenza.

     Dopo aver dato un’occhiata in giro ed aver visto che sul davanti tutti i tavoli erano occupati, mi sono seduto all’estremità di un lungo tavolo sotto gli alberi del retrostante spazio verde.

     Mentre aspettavo che qualcuno si avvicinasse per ordinare qualche cosa da mangiare, mi guardavo intorno e desolatamente constatavo che ero l'unico completamente solo… In un tavolo distante una decina di metri, avevano trovato posto due giovani signore, e poco più a destra, un numeroso gruppo famigliare.

     Mentre aspettavo il piatto di calamari ed un quartin di nero che avevo ordinato, ho cercato di distrarmi telefonando a Rosanna, la mia vicina di casa, facendole un’accurata descrizione della situazione che stavo vivendo… La poverina, ormai stanca di ascoltare le mie lagne, mi ha consolato invitandomi a pensare a chi stà peggio di me, come qualcuno che conosciamo e che non può muoversi da casa.

     Accidenti…! Mi sono detto, richiudendo lo sportellino del cellulare… sono stufo di pensare solo a chi sta peggio…!
     Ho trovato parziale sollievo, gustando un buon piatto di calamari appena arrostiti, innaffiato con dell’ottimo merlot, ma ero preoccupato per non avere "sotto controllo" la mi vecchia R5, non tanto per il valore della vettura ma per quello che aveva nel suo interno.

     Il "trio anonimus" (infatti non ha un nome), formato da batteria, fisarmonica e… rumorista, che intervallato da brevi pause, intratteneva i clienti da un posto fisso, si era trasformato in un "duo" (violino e fisarmonica), per spostarsi tra i  tavoli, per dedicare un omaggio musicale adatto ai vari soggetti che man mano incontravano, o per eseguire motivi su richiesta.

     Stavo mangiando gli ultimi calamari, quando i musicanti sono comparsi nel "nostro settore", puntando decisamente verso le due signore, dedicando loro la canzone "innamorata". Le note di quel valzer lento, mi hanno veramente commosso, riportandomi a nostalgici e dolorosi ricordi. Per fortuna la musica è completamente cambiata, quando si sono avvicinati al secondo tavolo.

     Ero disposto a scommettere qualsiasi cosa, che i due artisti non si sarebbero degnati di avvicinarsi al mio tavolo… e  mi sbagliavo…!

     Avvicinandosi al mio tavolo, mi sono accorto che avevano qualche incertezza sul motivo da dedicarmi, ma io li ho aiutati  dicendo loro che un brano come quello dedicato alle due signore, nel mio caso era assolutamente sprecato. Mentre prendevo dal borsello la mia inseparabile Olympus per immortalarli, hanno iniziato a suonare "Lucciole vagabonde"… Chissà perchè...!

     Non mi sono lasciato sfuggire l'occasione di fotografarli, ma non mi è passato per la testa di mettere in moto il DAT, che tenevo nel borsello, e quindi non ho una documentazione audio del duo violino-fisarmonica. Ho potuto però registrare alcuni brani "anni 50", quando si è riformato il simpatico trio, e vi presento alcuni "stuzzichini" di un minuto, che vi aiuterà ad immaginare l'atmosfera di allegria che si respirava in quell'ambiente.


Il trio composto dall'insegnante di violino e percussioni Albino Ghini, dal fisarmonicista Carlo Cossar e dal "rumorista" (così l'ho sentito definirsi), Lucio Sanson, che opera con un "contrabbasso fatto in casa"...

     Sono sicurissimo che ad ascoltare questo trio improvvisato, si sarebbe divertito anche il più rigido cultore della musica di Bach, Beethoven, Mozart, ecc... ecc...
 
     Penso di ritornare molto presto alla "Baracca del pesce", sulla provinciale Fogliano-Pieris, per avere l'occasione di  registrare i due menestrelli, sperando di essere in buona compagnia e ricevere un omaggio musicale adatto alla circostanza...

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