ho ascoltato per voi
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Liessa (Grimacco), 7 Settembre 2001

V NEBU LUNA PLAVA
Una serata con la poesia... e la musica, dove gli artisti si sono espressi...
Rino Chinese, in resiano;
Stiefin Morat, in furlano;
Kekko (Francesco Bergnach), in beneciano...


La serata, organizzata dal "Kulturno Društvo Rečan” di Liessa, 
si è svolta in un ambiente molto particolare... un vecchio fienile...!

Rino Chinese Stiefin Morat Francesco Bergnach

U NEBU LUNA PLAVA 
(NEL CIELO NUOTA LA LUNA)

          Venerdì 7 settembre scorso, a Liessa nel fienile della famiglia Kovačjuova, si è svolta la tradizionale serata di poesia che, ormai da nove anni, viene organizzata dal locale circolo culturale Rečan.
          Ancora una volta abbiamo quindi avuto l’opportunità di ascoltare tre "poeti", introdotti dalla presidente del circolo Margherita Trusgnach, che provengono da culture diverse ma confinanti.
          Ospiti della serata erano i cantautori Rino Chinese (resiano), Kekko Bergnach (beneciano) e il poeta Stiefin Morat (friulano).
          Al lume delle candele e con il dolce rumore dell’acqua che scorre nel torrente dietro il fienile, la chitarra di Rino ha iniziato a suonare ed accompagnare le sue splendide canzoni in resiano. Le dolci e tristi melodie che provenivano dritte dal cuore del poeta hanno colpito in modo immediato i cuori del pubblico presente. Le canzoni di Rino sono una cosa nuova rispetto alla tradizionale cultura resiana, per certi versi e contenuti sono la continuazione della cultura di detta valle dove ancora oggi vivono antiche tradizioni.
          Dopo Rino è stata la volta di Stiefin Morat che ci ha dimostrato, attraverso le sue poesie, quanto sia legato alla sua terra ed in modo particolare al fiume Tagliamento che bagna il suo paese. 
          Sappiamo bene che l’uomo non ha molto rispetto per la natura, e spesso la ferisce in modo grave e succede che la natura gli si rivolta contro con effetti devastanti. La poesia di Stefano parla dell’amore verso il suo fiume ma soprattutto della rabbia verso chi non lo rispetta e con la paura per l’attesa vendetta del fiume stesso.
          Ovviamente l’amore e le preoccupazioni di Stefano non si fermano al suo fiume, ma avvolgono tutto ciò che lo circonda: tutto, dice, dovrebbe essere limpido come è stata fino ad oggi l’acqua delle risorgive del suo fiume.
          Kekko Bergnach, cantautore, ha scelto per la serata le canzoni che più gli stanno a cuore. Alcune scritte molti anni fa, altre recenti. Descrivere le poesie di Checco è arduo, chi lo conosce sa quanto siano profondi i suoi pensieri seppur prendono spunto dalla vita quotidiana di ognuno di noi. Kekko ci ha ricordato quanto ci si può aiutare tra di noi, e di come molto spesso non ci rendiamo conto dell’aiuto che ci viene dato da chi ci sta vicino.
          Che si tratti di una persona oppure di un angelo custode, chiunque ci aiuta e protegge dalle difficoltà della vita deve essere ringraziato per quanto fa per noi e spesso questa è una cosa che ci dimentichiamo di fare. Kekko ce lo ha ricordato e lo ha fatto a per tutti noi.
          La serata si è conclusa con un vecchio canto, "Buoh je ustvaru Zemljco", accompagnato dalle chitarre di Rino e Kekko e cantato da tutto il pubblico presente che ha in un certo modo incorniciato le poesie ed i pensieri di tutti e tre gli autori.
Aldo Clodig

        Nel recarmi a Liessa, non avevo portato con me le attrezzature che solitamente mi accompagnano nelle lunghe trasferte, perché prevedevo che la mia partecipazione si limitasse ad un ruolo di uditore. Quando ho visto arrivare persone munite di chitarra, ho dovuto ricorrere all'attrezzatura di emergenza, che porto sempre nel borsello, consistente nella solita fotocamera digitale, ed il MD (il mini registratore digitale), che però ha un'autonomia non superiore agli 80 minuti. Purtroppo questo tempo è stato abbondantemente superato, non permettendomi quindi di "catturare" i brani finali, che avevano coinvolto anche il pubblico presente. Sono riuscito comunque a immortalare su "supporto digitale" otre 30 minuti di poesia, a ricordo di quella serata.
        Da parte mia, posso solo dire che in quell'ambiente particolare, caldo, raccolto e senza microfoni (c'era solo il mio), anche se circondato da persone che spesso conversavano in una lingua che non comprendo, mi sentivo perfettamente a mio agio. Insomma, mi sentivo tra amici. Aldo Taboga

IL PROGRAMMA

 
Liesso (Grimacco), 7 Settembre 2001
V NEBU LUNA PLAVA
Serata Letteraria con la partecipazione di
Rino Chinese, Stiefin Morat, Francesco Bergnach
 

01 1:49  1 -

 Rino Chinese

02 2:03  2 -
03 2:18  3 -
04 2:26  4 -
05 2:00  5 -
06 3:56  6 -
07 0:44  Cjant di Grave - 1

Stiefin Morat

08 0:19  Cjant di Grave - 2
09 0:24  Cjant di Grave - 3
10 0:27  Cjant di Grave - 4
11 0:29  Cjant di Grave - 5
12 0:43  Cjant di Grave - 6
13 0:45  Cjant di Grave - 7
14 3:13  1 -

Francesco Bergnach

15 3:39  2 -
16 3:29  3 -
17 2:19  4 -

OMAGGIO A KEKKO

Novembre 2001


Un ricordo di Kekko
(Francesco Bergnach), 
il poeta delle Valli del Natisone, 
che nei giorni scorsi 
ci ha lasciato per sempre.

VIER MI
 

CREDIMI
 

Vier mi,
kar si ti nardiu,
nanucno nie blo.
Vier mi,
kar si ti zgradiu,
nie padlo na tla.
Vier mi,
če vsi gredo po svoji pot,
vier mi,
če vsi živijo ku ponavad,
vier mi
vse to nanucno nie blo.
Gledi
v nebo ponoč,
videš,
kar padajo zvezde,
pustijo eno pot svetlobe,
ki ostane med nami.
Vier mi,
ostaneš tudi ti
kakor
vse zvezde, ki
v nebu nieso vič,
pa ostanejo.
Vier mi,
ostaneš ti med nami,
vier mi,
v nebu naj tvoj znak.
Vier mi,
obljubim pa tebe,
vier mi:
vse, kar smo se zmenil,
vier mi,
pa se ne zgubi,
med nam
ostalo bo.
Credimi,
ciò che tu hai fatto
non è stato inutile.
Credimi,
quello che tu hai costruito
non si è disperso.
Credimi,
se tutti vanno per la loro strada,
credimi,
se tutti vivono come d'abitudine
Credimi,
tutto questo, non è stato inutile.
Guarda
il cielo la notte,
vedi,
quando cadono le stelle,
lasciano una strada luminosa,
che resta tra di noi.
Credimi,
rimani anche tu
come tutte le stelle che
in cielo non ci sono più
ma restano.
Credimi,
rimani anche tu tra di noi,
credimi,
nel cielo resti la tua impronta.
Credimi,
io ti prometto,
credimi,
tutto quello che abbiamo detto
non si perderà,
tra noi
resterà.

 

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