Mariano del Friuli, chiesa di Corona
22 Agosto 2000

Mariano del Friuli - STORIA e CULTURA
Tipico centro stradale che si allunga per 2 km. conservando molte antiche case rurali con la caratteristica corte friulana. Qui ha avuto inizio nel '700 l'artigianato dei seggiolai. Vi si trovano resti di un fortino, con tratti di mura di cinta congiunti da una torretta d'angolo. La Chiesa parrocchiale di S. Gottardo ha una bellissima facciata in pietra del 1759 e si deve all'architetto milanese, Paolo Baroffi. All'interno si trovano altari di un certo prestigio e una pala del 1825 dipinta dal celebre pittore goriziano Giuseppe Tominz. Affreschi di Giulio Justulin (1902) decorano il presbiterio. La chiesetta della SS. Trinità, datata al 1550 come si legge in una lapide murata all'esterno, oggi ridotta alla sola zona absidale cui è stata aggiunta una facciata, conserva il settecentesco altare in marmo ed un interessante (per quanto mutilo) cielo d'affreschi cinquecenteschi attribuibili all'udinese Arsenio Negro. Nella strada principale di Mariano, entro una nicchia, è posta una Madonna con Bambino del XV secolo gotica nelle fattezze, uno dei pochi esempi dei genere esistenti in Friuli. Nella frazione di Corona, la Chiesa parrocchiale, costruita nel 1705 dopo che la precedente era stata distrutta nel 1699, ha un bell'altar maggiore eseguito nel 1729 dal goriziano Pasqualino Lazzarini (le statue laterali dei SS, Giovanni Evangelista e Zenone furono scolpite da Paolo Zuliani di Gradisca); degli altari laterali, spicca quello settecentesco di S. Caterina che contiene una pala d'altare dei goriziano Antonio Paroli (1688?1768) raffigurante i SS. Caterina, Rocco e Sebastiano: opera indubbiamente di gradevole effetto. La Via Crucis è stata dipinta nel 1950 dal pittore istriano (ma di famiglia gradiscana) Gino de Finetti (1877-1955): è opera altamente drammatica e nella quale sono rievocate sensazioni, ansie e paure dell'ultima guerra mondiale. A Mariano del Friuli nel mese di giugno si può visitare la Mostra dell'artigianato locale, del vino e la Mostra fotografica.


L'interno della Chiesa di Corona, durante il concerto del pianista Ferdinando Mussutto.

FERDINANDO MUSSUTTO, nato nel 1976, si è brillantemente diplomato in pianoforte a vent'anni presso il Conservatorio J. Tomadini di Udine, sotto la guida del m° U. Cividino. Si è subito distinto come pianista da camera, esibendosi in alcuni concerti nel corso dell' Estate Musicale Portogruarese 1996 ottenendo unanimi consensi e vincendo il 2° premio nel concorso per gruppi da camera interno alla manifestazione. Successivamente si perfezionato con i m° G. Lovato, P. Rattalino e R. Repini, svolgendo attività musicali in molteplici direzioni. Infatti sia nella veste di solista che in quella di camerista si è esibito in tutta Italia, oltre che in Austria e Slovenia ed è stato premiato in alcuni concorsi nazionali. Nell' estate 1997 è stato maestro accompagnatore del Teatro G. Verdi di Trieste ed accompagnatore ufficiale dei corsi di perfezionamento tenuti a Moneglia (Ge) dal m° E. Porta. Recente, inoltre, ha inciso un CD in collaborazione con l'orchestra Karmelos , dedicato alle canzoni dei cantautori friulani. Da un anno circa si sta perfezionando con il m° A. Lucchesini, e all'attività in qualità di esecutore affianca l'insegnamento presso la scuola di musica C.R.O.M.A. del teatro "


Il Parroco di Corona, don Antonio Lotti, si congratula e ringrazia il M° Mussutto.

Il Sindaco di Mariano, Adriano Nadaia ed il presentatore della serata Paolo Pecile.



I
l folto e qualificato pubblico presente nella Chiesa di Corona.

Virtuoso recital a Corona di Mariano del pianista friulano
Il brillante tocco di Mussutto
(Da il Messaggero Veneto del 28 Agosto 2000)

MARIANO – Ferdinando Mussutto, ventiquattrenne pianista friulano da tempo dedicatosi assiduamente al settore solistico e cameristico e attualmente allievo di Andrea Lucchesini, ha concluso con un brillante e impegnativo recital la fortunata stagione concertistica Nei suoni dei luoghi 2000 nella piccola, deliziosa chiesa della frazione Corona di Mariano del Friuli. Immancabile, come in numerosi appuntamenti concertistici di quest’anno, Johann Sebastian Bach con la Partita in do minore Bwv 826, vertice della scrittura tastieristica di tutti i tempi, opera di grande originalità nel susseguirsi delle danze, concluse, dopo un monumentale preludio in stile francese comprendente un serrato fugato centrale, con un Capriccio in luogo dell’usuale Giga.
La concezione pianistica razionale e lucida di Mussutto, il tocco netto e brillante, l’ammirevole lavoro di preparazione tecnica hanno conferito notevole solidità costruttiva alla vasta pagina bachiana così come alla successiva proposta, la preromantica e intimistica Sonata in la bemolle maggiore opera 110 di Ludwig van Beethoven, terminata il giorno di Natale del 1821, prezioso scrigno di rivoluzionarie ricerche timbriche, formali e contrappuntistiche del tardo stile del compositore. Anche in questo caso il pianismo di Mussutto, indugiante in sonorità accordali corpose in un’equilibrata, classicheggiante dimensione interpretativa, si è dimostrato pertinente alla pagina proposta. La seconda parte del concerto è stata interamente occupata dalla Kreisleriana opera 16 di Robert Schumann, forse la pagina pianistica più ardua che il romanticismo musicale ci abbia consegnato, sia in campo esecutivo sia in campo culturale, opera densa di echi autobiografici e narrativi, irrazionale e demoniaca, che presuppone conoscenze in campo filosofico e letterario per essere pienamente apprezzata, oltre a presentare pagine di bizzarro e arduo virtuosismo. In linea con le scelte interpretative già esposte dal pianista nei precedenti brani, l’esecuzione della vasta composizione di Schumann, formalmente organizzata in liberi episodi contrastanti, ora intimisti ora appassionati, collegati da un’interna, più ampia idea progettuale, è risultata contenersi in una lettura più cauta e scolastica, in cui si sono ammirati, in ogni caso, l’accurato lavoro preparatorio e la perfezione nella resa dei dettagli linguistici. The Man I Love dal Songbook di George Gershwin ha felicemente spezzato le atmosfere dense e impetuose di un concerto vivamente apprezzato dal numeroso pubblico che, giunto a Corona, ha avuto l’occasione di visitare una preziosa, poco nota cappella settecentesca e ammirare la superba Via Crucis, dodici tavole a olio eseguite dal pittore goriziano Gino de Finetti nei primi Anni Cinquanta. David Giovanni Leonardi


Mariano del Friuli, Chiesa di Corona
22 Agosto 2000

 FERDINANDO MUSSUTTO - PIANOFORTE

IL PROGRAMMA
 

    Sinfonia

J. S. Bach
Partita in do minore 
BWV 826

    Allemande
   

Courante

    Sarabande
    Rondo
    Capriccio
    Moderato cantabile molto espressivo

Ludwig van Beethoven
Sonata op. 110

    Allegro molto
    Adagio ma non troppo
    Fuga - allegro ma non troppo
    AuBerst bewegr

R. Schumann
Kreisleriana op. 16

    Sehr innig und nicht zu rasch
    Sehr aufgeregt
    Sehr langsam
    Sehr lebhaft
    Selir langsam
    Sehr rasch
   

Schnell und spielend

    The Men I Lowe

G.Gherswin (Fuori Programma)