il personaggio

Qualche informazione su SomMarti


Chi è SomMarti ? - E un compositore, pittore e scultore che per far piacere agli amici s'è messo a cantare accompagnandosi con la chitarra ed il computer.

Da quando tempo compone ? - Fin dall'infanzia ma non l'ha saputo subito sebbene abbia già più di un centinaio di brani e molti altri in corso.

Che genere di musica compone ? - Tutti i generi che gli servono per illustrare un'idea, un sentimento, un pensiero triste o gaio, la vita. Ciò va dal blues al valzer, dal classico al rock, dalla musica corale al liscio. Una parte può andare in discoteca, una parte da ascoltare in macchina oppure essere cantata in buona compagnia davanti a un bicchiere di vino.

Perché scrive canzoni in 4 lingue ? - Ormai l'Europa e una grande famiglia ed è importante di poter farsi capire in tutti i paesi. Poi c'è il gusto di poter utilizzare tutte le sonorità proprie a ciascuna delle lingue.

E già conosciuto ? - SomMarti ha già fatto qualche buon passo nella direzione giusta e non e più uno sconosciuto ne in Italia ne sopratutto all'estero dove s'è fatto già un nome anche nel campo della moda, della pubblicità, della pittura e della scultura.

Che progetti ha ? - Sta cercando dei musicisti e cantanti disposti ad adottare il suo repertorio in vista di prodursi davanti al pubblico.

Per saperne di più su SomMarti (Intervista per Aldo)

Inanzi tutto, da dove viene questo nome ? - Ah é una lunga storia. Non é né il nome di mio padre, un piemontese, né il nome di mia madre di Prato Carnico, bensì il nome datomi da un impiegato del comune di Udine sù ordine del tribunale in seguito a un  divorzio. Il nome doveva essere provvisorio ma finalmente l’ho tenuto. Mi piace di sapere che sono il fondatore di una nuova generazione. Un nome predestinato mi disse un giorno il mio professore di disegno. Un nome da mettere sù un prodotto mi disse il titolare di una casa di pubblicità. Un nome che vuol dire estate in norvegese mi disse un cliente islandese e se poi ti dico che ho fatto anche una società specializzata nei manichini artistici, capirai che veramente non potrei sommarti altro :-) 

Come mai hai avuto l’idea di fare una canzone sulla Pasqua ? - Per mé la Pasqua simboleggia la rinascita della vita . Se i credenti pensano alla risurrezione molti pensano alla reapparizione della natura dopo il letargo invernale. Ho trovato che era ora di celebrare questo sentimento con una canzone ottimistica. Una canzone che celebra il momento nel quale ci si ritrova  in compagnia con gli amici o in famiglia davanti a una ricca tavola pasquale per dimenticare la lunga quaresima o celebrare la primavera nell’allegria.

E le campane ? - -Oh, le campane fanno parte della mia infanzia, quando credevo ancora ai miracoli. Sono incise per sempre nei miei ricordi. Fanno parte del mio DNA.  Seguendo il crescendo nella canzone, mi hanno dato l’occasione di finire in bellezza. Con le campane il cielo é più blù ed il sole splende di più anche se poi sembrano spegnersi al di là di una montagna o al bivio di una vallata. 

La tua musica é ispirata dalla tua vita o é una scappatoia ? - Anche quando si cerca di scappare, la vera natura torna a galla o riappare altrove. Nessuno ci scappa. Non si può scappare da sé stessi. Diciamo che per me, scrivere musica, anche quando sono triste, é un’altro modo di goder la vita. 

Cosa ci puoi dire di te ? - Sono nato a Udine ma ho vissuto la mia infanzia a Prato Carnico dove mi son preso il soprannome di Iaio il nonzul perché giocavo spesso a far la messa. Poi ho studiato a Cividale dove per un’altro gioco sono diventato Gianmario il pindul. A Udine mi hanno trasformato in Formadi perché ero biondo e bianco come un formaggio e cosi’, forse per diventare più anonimo, sono andato a  Bruxelles per entrare all’accademia delle belle arti dove poco a poco sono diventato SomMarti.
Da allora, ho moltiplicato le esperienze in 20 paesi diversi nel ramo artistico della pittura, della scultura, del design e della musica che e stata in mé fin dall’infanzia quando componevo le prime melodie accompagnandomi con un cucchiaio che battevo sulla porta metallica del forno del pane. Un’infanzia senza TV ma ricca di meravigliosi ricordi tra i quali i ricordi dei cori che nascevano d’istinto appena un gruppo di tre o 4 persone si ritrovavano insieme. 

E se oggi un gruppo vorrebbe cantare i tuoi brani, saresti daccordo o no ? - Sono molto disponibile e amo incontrare gente che condivide lo stesso piacere per la musica e questo, sia per i gruppi che per i cantanti dal momento che abbiano una voce piacevole e che abbiano lo stesso spirito sebbene sù questi punti non sia molto difficile poiché ho un sacco di canzoni di generi molto differenti.

A quando una canzone di Natale ? - E già fatta ma ve la farò scoprire quando sarà il momento giusto. Per il momento: Cjapin la pàsche, pàsche e tafanie, pàsche dai cjalzons, pàsche major, pàsche di mai e così sie... cirint di sei contents come une pàsche ! 

La cjase dal bòsc
parole di Lelo Cjanton

 MIDI>>>


La cjase ad or dal bósc
La lûz che trime
Sui pez, tal cidinôr
Al é il moment
Che dut al é cun te
Cassù a sintî
Al é il moment
Che un'ombre celestine
Si poe sui vêris
Cisicant pinsîrs,
Cisicant pinsîrs...
E la cjase e scolte
Atente sul pujûl
Vome pensadis,
Vôs bielzà sintudis
E cjantin in t'une ombrene
La cusine e à
Un tarlup dal ram
E i bat il cûr
E i bat il cûr
E i bat il cûr...
 

 

 

 

La mê Stàiare

 MP3>>>

C’a é biele, c’a é biele chê che bale cun mé
Le vorêle ‘te vorêle i soi ben li’ cun jê !

Ma cheste chi a é la mê stajare
Le balarés ancje in pidui !
E sùne, sùne tu la fisarmoniche
No mi ven voe di fermami plui !

E ce disi di cheste zovine
C’a mi ten cussi fuàrt ?
Sa mi gire a no mi domine,
Jo no soi propit vuarp!

Ma par furtune c’andé cheste musiche
Le batarie cul so batibùi
E c’a é biele e c’a é simpatiche
C’a bale ben e co sin besoi…

Ma so nône c’a nus pense
A si onç i genôi…
E a si àlce e a si sente
E nus sbare cui vôi!

E o savin c’o vin di disi grazie
Alore o nin e la tolin pa man
Che cheste a ere ancje la so staire
Le a capide ancje il plevan!

C’a son bielis c’a son bielis chês che balin cun mé
Le vorêle inte vorêle a si bale in trê

Ma cheste chi a é la neste stajare
Le balaresin ancje in pidui
E sune, sune tu po fisarmoniche
Nô no vin voe di fermasi plui


Peraulis e musiche di Sommarti

 

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