....a Tissàn, Cjasteôns e Sant Andrât...
(20 Aprile 2000)

Questa mattina alle 9, partenza per un nuovo viaggio in giro per il Friuli, a salutare parenti e amici dei nostri emigranti. Il programma di oggi era di recarmi a Tissano (Santa Maria la Longa), Castions di Strada ed a S.Andrât del Cormôr (Talmassons). Dovevo recarmi in queste tre località, per portare i saluti alle tre sorelle di Luigi e Gustavo Mion, residenti ad Ottawa in Canada. Attualmente, non ho contatti diretti con i fratelli Mion, per cui le informazioni per recarmi dalle loro sorelle residenti in Friuli, mi sono state trasmesse da Walter Cibischino.

Questo secondo viaggio con la telecamera installata sul cruscotto della mia automobile, serviva anche da test per migliorare le riprese, soprattutto nella sezione audio. Dal punto di vista della qualità video non c’era molto da migliorare, dato che le immagini ricavate nella prima prova sono risultate buone. Il problema principale era la comprensibilità dello "speaker", la cui voce spesso veniva disturbata dal rumore ambientale proveniente dall’interno ed dall’esterno della vettura.

Nella prima parte del tragitto, fino a Santa Maria la Longa e poi a Tissano, ho utilizzato un microfono esterno che, sebbene l’avessi vicino alla bocca, ha dato pessimi risultati. Dopo la visita alla prima delle tre sorelle Mion, ho abbandonato il microfono esterno, perché complicava le operazioni di montaggio e reinstallazione della telecamera. Questa decisione si è rivelata una buona idea.

Trovare il nome di una via nel paese sbagliato, è un’operazione che ha poche speranze di avere successo, infatti, via Borgo di Sopra è una ridente via di Tissano, non di Risano come mi avevano indicato.

Dopo più di un’ora di ricerche con veloci puntate in due o tre paesi, finalmente ho trovato un conoscente della famiglia Bassi che mi ha dato informazioni precise per arrivarci. Naturalmente durante le ricerche, la telecamera (ed il microfono) erano spenti, altrimenti forse avrebbero potuto captare qualche "crostul" da parte di un’autista piuttosto incavolato, dentro una vettura con la temperatura piuttosto elevata. Infatti, il sole picchiava forte e la pressione era abbastanza bassa.

Alle ore 10:00 in punto, trovato il portone del N.20 aperto, sono entrato nel cortile e ho spento il motore. Prima di iniziare le operazioni di smontaggio della videocamera, sono uscito dall’abitacolo, mentre notavo un signore che con fare sospettoso mi osservava dalla finestra del primo piano. Quando gli ho chiesto se era il signor Bassi e se aveva dei parenti in Canada, ha risposto in modo affermativo e mi ha subito invitato a salire le scale esterne. Mentre ero impegnato nelle operazioni all’interno della vettura, il signore era uscito per vedere perché tardavo tanto. Salito le scale ed entrato nell’appartamento, prima di dare spiegazioni della mia presenza, ho chiesto il permesso di sedere e di attendere qualche minuto per recuperare l’ossigeno speso nel salire le scale… nel frattempo i due coniugi mi osservavano incuriositi…


Tissano - Giuliana Mion con il marito

Quando finalmente sono stato in grado di parlare ed ho spiegato il perché della mia visita, il volto dei miei interlocutori si è trasformato e la signora Giuliana era addirittura raggiante. Naturalmente, durante il colloquio, durato una mezz’oretta, la telecamera riprendeva tutto, salvo una breve interruzione dovuta all’esaurimento della batteria. Il signor Gino, gentilmente è sceso per recuperare la batteria di scorta, per portare a termine le riprese. Al momento di salutarci, i coniugi Bassi mi hanno fatto i complimenti e ringraziato per tutto quello che sto facendo. Erano le 10:35.


... e poi... c'ero io...

Alle 11:05 ero a Castions di Strada, all’interno dell’abitazione di Anna Mion in Sanson, ed anche in questa occasione, incredulità stupore e grande gioia sui volti dei padroni di casa. Dopo una serie di fotografie, con la telecamera sempre in funzione, ho spiegato ad Anna e marito i motivi dei miei viaggi, aiutato anche dai dati che Gustavo Mion mi aveva fatto pervenire tramite Walter.


Castions - Anna Mion e consorte

Intorno alle 11:20, stavo uscendo da Castions, per recarmi a San Andrat del Cormor, paese natale di Luigi e Gustavo Mion, dove avrei trovato un’altra loro sorella. Anche in questa occasione la stessa scena, con una variante: la signora Anna, che aveva parzialmente aperta la porta di casa per vedere chi aveva suonato il campanello, dopo avermi squadrato dalla testa ai piedi, istintivamente stava lentamente rinchiudendo la porta. Senza indugiare troppo, ho tranquillizzato la signora Anna, dicendogli che ero lì solo per portarle i saluti da parte dei suoi fratelli in Canada. Naturalmente, grande sorpresa, grande gioia ed invito ad entrare con offerte di bevande varie… Alla fine della visita (erano le 11:50) dopo aver gentilmente rifiutato l’invito per rimanere a pranzo, sono uscito da San Andrat per ritornare verso Castions e prendere la strada del ritorno.


S.Andrat - Giovanna Mion

Arrivando sulla piazzetta del vecchio platano e visto che davanti a "Morachion" c’era posto per parcheggiare, ho pensato di fermarmi a mangiare un panino con il salame e bere un "tajut di nêri". Un piatto ben ricoperto con fette di buon salame, mi ha costretto ad ordinare un secondo tajut…
All’interno del locale ho di nuovo incontrato "moschete", cugino di Walter. Poco più tardi è entrata una signora di nome Anna, che evidentemente sapendo chi ero, mi ha fatto capire di non nutrire un amore infinito verso il "morâr" di Walter. Più tardi mi hanno spiegato che quella signora era la "confinante" di Walter.

Con il cugino di Walter, pranzava un simpatico signore che parlava animosamente di "uselà" (uccellagione), esprimendo ad alta voce le sue competenze in fatto di uccelli. Parlava di montàns, siràns, lùiars e gardelìns, affermando che quest’ultimi, se catturati dopo la prima "zulugna" (brina), morivano sicuramente. Io ho registrato gran parte di quel simpatico discorso, ma purtroppo non è proponibile perché nella voga dei discorsi, hanno preso il volo diversi tipi di "crostoli"… insomma, una scena tipicamente "furlana"…


L'esperto "useladôr" e "moschete", alle prese con due piatti di "fartae" (frittata).

Prima di partire, dalla finestra del locale e quindi da una posizione privilegiata, ho scattato diverse fotografie al vecchio platano. Passando poi davanti alla casa di Adelmo, il grande amico di Walter, mi è sembrata una scortesia non fermarmi a dare un saluto. Appena mi hanno visto, i coniugi Codarin non hanno voluto sentir ragioni, obbligandomi ad entrare. Erano tutti felici perché anche le loro immagini sono state trasmesse da Telefriuli, durante l’intervista della scorsa settimana. Insomma, a Castions sono diventato un "personaggio".

Come nell’andata, anche nel viaggio di ritorno, la telecamera veniva attivata all’entrata fino all’uscita dei paesi che stavo attraversando. Avendo predisposta la telecamera con l’effetto dissolvenza tra uno stacco e l’altro, successivamente posso facilmente togliere uno o più spezzoni di filmato.

E’ stato davvero commovente rivedere il filmato del mio ritorno a Leproso. Quando ho svoltato l’angolo per entrare in via Pasubio, improvvisamente è comparsa "briciola", la mia cagnolina che mi stava aspettando, e tutta contenta mi stava precedendo per l’ultimo tratto di strada fino a casa…

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