i nostri emigranti

Paola Dellamea - Argentina
Paese d'origine: Val Raccolana

From: Paola Dellamea
To: aldo@natisone.it
Sent: Wednesday, February 20, 2002 7:58 PM
Subject: La historia de mi familia

Señor Aldo: Mi nombre es Paola Andrea Dellamea, tengo 25 años y soy de Resistencia – Chaco (República Argentina). Navegando por internet y a través de buscadores, conocí su página y decidí escribir para contarle la historia de mi familia.


Tiziano Della Mea y de su esposa María Elena Pesamosca

Giuseppe de Giovanni Della Mea (José Dellamea), quien era bisabuelo de mi abuelo, nació en Val Raccolana – Chuisaforte (Provincia de Udine) en octubre de 1823. Era hijo de Mattías Della Mea y Doménica Di Pío. Estaba casado con Marianna Di + Pierantonio Piussi, también nacida an Val Raccolana, quien falleció en su pueblo natal. Giuseppe y Marianna tuvieron 8 hijos: Santiago, Antonio, Hermenegildo, Guillermo, Tiziano, Eugenio, Marianna y María. Giuseppe ingresó al Chaco (Argentina) el día 27 de enero de 1878, en el primer contingente de agricultores italianos, con 53 años de edad, viudo. Viajó con sus cuatro hijos menores: Santiago, Antonio, Hermenegildo y Guillermo. En febrero de 1878 llega al Chaco el quinto de sus hijos, Tiziano Della Mea, con 21 años de edad. El 4 de agosto de 1879, ingresa Eugenio, su sexto hijo varón, y finalmente, en 1890 ingresa al Chaco una de sus dos hijas, Marianna. Esta última estaba casada con Pedro Fortín. En Italia quedó la otra hija de Giuseppe, María, casada con un Martina. Tiziano Della Mea (abuelo de mi abuelo) nació en Val Raccolana el 28 de octubre de 1854 y se casó con María Pesamosca. Me falta confirmar la fecha de nacimiento de Tiziano y el lugar y fecha de casamiento. Según averiguaciones que realicé, se habría casado en Val Raccolana, pero no estoy segura. Si se encuentra dentro de sus posibilidades, agradecería cualquier dato que me pueda aportar. Asimismo, sería muy lindo conocer a algún descendiente de María Della Mea, única hermana de Tiziano que quedó en Italia. Aprovecho la oportunidad para contarle que ellos partieron desde el puerto de Génova y llegaron a la Argentina luego de un largo viaje. Al llegar se los alojaba en hoteles, hasta el momento de decirles cuál era su destino definitivo. En el caso particular de los Della Mea y otras conocidas familias, colonizaron el Chaco, más precisamente Resistencia. Cuando ellos llegaron, el 2 de febrero de 1878, todo lo que hoy es la provincia solo era monte, río y algunas tribus indígenas, no había nada. Es decir, ellos fueron los que hace 124 años dieron nacimiento a la cuidad en la que vivo. De todo esto se desprende la importancia que tuvo la inmigración en mi país, al que se conoce como crisol de razas, dado la cantidad de comunidades extranjeras que vinieron al país. La Argentina tiene un territorio de 3.761.274 km cuadrados y en esa época la densidad de población era muy baja, lo que motivó al gobierno a alentar la inmigración.
Envío algunas fotografías de aquella época:

  • La primera es una foto del puerto donde arribaban los inmigrantes en Buenos Aire

  • La segunda es una foto tomada en el hotel. El mismo fue construido para alojar a los inmigrantes en sus primeros días de estadía en el país y hasta darles su destino definitivo.

  • La tercera muestra el galpón donde se dejaban los bolsos y maletas.

La storia della mia Famiglia (Traduzione di Clelia Codarin)


Signor Aldo: Il mio nome è Paola Andrea Dellamea, ho 25 anni  e sono di Resistencia  - Chaco (Argentina).
Navigando in Internet conobbi il suo sito e ho deciso di scrivere per raccontarle la storia della mia famiglia.
Giuseppe di Giovanni Della Mea  (José Dellamea),  il quale era bisnonno di mio nonno, è nato in Val Raccolana – Chiusaforte (provincia di Udine) nell’ ottobre del 1823. Era figlio di Mattia Della Mea e Domenica Di Pio. Era sposato con Marianna Piussi (figlia di Pierantonio Piussi) anche lei nata in Val Raccolana, la quale morì nel suo paese natale.
Giuseppe e Marianna ebbero 8 figli:  Giacomo, Antonio, Ermenegildo, Guglielmo, Tiziano, Eugenio, Marianna e Maria.
Giuseppe  arrivò nella provincia di Chaco (Argentina)  il 27.01.1878, con  il primo contingente di agricoltori italiani, aveva 53 anni ed era già vedovo.  Partì con i suoi quattro figli più piccoli: Giacomo, Antonio, Ermenegildo e Guglielmo.
Il mese di febbraio 1878 arriva  il  quinto figlio Tiziano Della Mea, di 21 anni.  Il  4  agosto  1879 li raggiunge il sesto figlio maschio, Eugenio, e finalmente, nel 1890,  arriva nel Chaco una delle due figlie, Marianna. Quest’ultima era già sposata con Pietro Fortin.
In  Italia rimase l’altra figlia di Giuseppe, Maria, sposata con un Martina. 
Tiziano Della Mea (nonno di mio nonno) è nato in Val Raccolana  il 28.10.1854 e sposò Maria Pesamosca. Mi manca la conferma della data di nascita di Tiziano ed il luogo del matrimonio. Secondo le mie ricerche risulta essersi sposato in Val Raccolana, ma non sono sicura.
Se rientra nelle sue possibilità, sarei grata di qualsiasi informazione che mi possa aiutare.  Inoltre, sarebbe molto bello conoscere qualche discendente di Maria Della Mea, unica sorella di Tiziano rimasta in Val Raccolana.
Colgo l’occasione  per dire  che i miei antenati partirono dal porto di Genova e arrivarono  in Argentina dopo un lungo viaggio. Al loro arrivo, in attesa di conoscere la loro destinazione definitiva, venivano ospitati in alberghi.  I Della Mea e  altre famiglie di nostra conoscenza, colonizzarono il Chaco, e  precisamente Resistencia.  Quando sono arrivati loro, il 2 febbraio 1878,  tutto il territorio che oggi è la provincia del Chaco, era  costituito da boscaglia, fiumi e qualche tribù indigena;  non c’era niente.  Vale a dire, loro sono stati quelli che 124 anni fa fondarono la città nella quale vivo.
Di tutto questo si evince l’importanza che ha avuto l’immigrazione nel mio Paese,  il quale è composto da un crogiolo di razze,  dovuto alle molte comunità straniere che qui si insediarono.
L’Argentina ha un territorio di 3.761.274 km quadrati e in quell’epoca la densità di popolazione era molto bassa, questo ha indotto il governo  ad  incentivare l’immigrazione.

Invio alcune foto dell’epoca:


1° foto:  arrivo di emigranti nel porto di Buenos Aires;


2° foto:  Un gruppo di emigranti nel albergo appositamente costruito per il loro alloggio 
durante  i giorni di attesa della destinazione definitiva;


3° foto:  veduta del capannone destinato al deposito dei bagagli  appartenenti agli emigranti.