biel lant a Messe a...

Pers (di Majano) - Pers (di Lusevera) - Oleis, 26 Agosto 2012

Biel lant a Messe, sençe cjapà Messe...

          Questa pagina di "Biel lant a Messe" la dividiamo in due parti, per distinguere la piacevole disavventura vissuta nella mattinata e chiuderla degnamente con la cerimonia per la festa de "Cuarte d'Avost" o della "Madone de Cinturie" di Oleis.
          Partendo dal comunicato apparso su "Settimana N.132" del 19 Agosto (nella tabella sottostante), il foglietto informativo che don Dino Pezzetta pubblica nella parrocchia di Montenars, dove attualmente opera, ho avuto tutto il tempo per coordinare ed organizzare la partecipazione ad un evento nuovo per le nostre pagine.
        Leggendo distrattamente gli appunti scritti da don Dino (sempre molto precisi ma estremamente stringati), qualche particolare non mi quadrava esattamente ma non ci avevo prestato molta attenzione... ed ho sbagliato...!

       Domenica 26 agosto 2012
FESTA DELLA MADONNA DELLA GUARDIA
PERS

          S. Messa alle ore 11.30 nella chiesetta della Madonna della Guardia. Porta il nome della Patrona della città di Genova. E’ in quella città, infatti, che ai primi del secolo scorso si sono insediate le prime famiglie migranti di Montenars, dove hanno formato una loro comunità e da dove sono ripartite, dopo la distruzione del vecchio paese, per erigere – se non la vecchia chiesa e il paese – almeno la chiesetta che ricorda loro storia e vecchie memorie.
          Presiede mons. Pietro Brollo, che 10 anni fa ha benedetto la chiesetta. Celebra insieme a don Dino, parroco della comunità di Montenars che per tanti anni ha condiviso fatiche e speranze con la Pers del prima-terremoto e che ora ricorda la comune storia con l’Eucaristia e la Festa alla Madonna.
          E’ il terzo anno che Montenars e Pers celebrano la ricorrenza, ormai stabilmente entrata nel nostro Calendario. L’anno scorso (il 28 agosto) hanno partecipato ben 250 persone (don Dino aveva scritto su SETTIMANA 150/200, ma Tiziano Cher, l’animatore della Festa, ha voluto precisare che effettivamente ce n’erano 260).
          Tanti venuti da Genova, dai diversi paesi dell’emigrazione, dai paesi vicini (Lusevera, Vedronza. Pradielis, Cesariis, Musi, Villanova, e Magnano, Tarcento), ma tanti pure, con il Sindaco in testa, da Montenars e Flaipano.
          Flaipano e Pers convivevano fino al terremoto, sotto la guida del giovane e mai dimenticato parroco (dal 1973) don Gerardo (Dino) Fant. Ora Pers non fa più parte della Forania di Gemona, ma di quella di Tarcento. E della parrocchia di Pradielis. Alla cura pastorale provvede don Antonio Villa.
          Tiziano Cher è l’animatore della Festa. Vive a Tricesimo con il corpo, ma con l’anima è sempre nella sua comunità d’origine. A lui, ed ai tanti amici collaboratori, la nostra riconoscenza.
          Attendiamo tutti i montanaresi al grande appuntamento. Le persone esperte possono scendere da Flaipano lungo il vecchio sentiero di Santa Maria. Gli altri dovranno risalire la Val del Torre e presentarsi – puntualmente – alle 11.30 sullo spiazzo antistante la chiesetta. Non è possibile sbagliare. Pranzo, musica e ballo sono assicurati a tutti.

          Per il trasferimento e la partecipazione alla Messa all'aperto di Pers si è subito prenotata per accompagnarmi Nicoletta, una mia carissima amica alla quale prima ho poi dovrò dedicare un intero servizio, essendo una delle persone che una quindicina di anni or sono, mi ha dato una mano per uscire dal "letargo psicologico" nel quale mi ero lentamente lasciato scivolare fino alla soglia dei sessant'anni.
          La partecipazione all'evento era comunque subordinata dalle condizioni meteo e le previsioni non erano assolutamente favorevoli... Breve scambio di opinione con Nicoletta la mattina presto, con decisione unanime di correre il rischio e all'ora opportuna partire in direzione di Pers. Nella splendida località delle colline moreniche ci siamo giunti alle 10.39 (quindi un'ora prima che iniziasse la Messa), attraversando lentamente tutto il paese per individuare eventuali cartelli gialli che indicassero "Madonna della Guardia". Siamo giunti al centro del paese, mentre dalla chiesa stavano uscendo i fedeli che avevano assistito alla Messa, approfittando dell'opportunità di chiedere informazioni a persone sicuramente "ben informate sui fatti". Abbiamo subito messo in difficoltà un'anziana signora che affermava di non aver mai sentito parlare di "Madonna della Guardia". Un secondo tentativo con altre persone, che assicuravano che a Pers non c'erano altre Messe, con un tono di contestazione sventolavo sotto i loro occhi il comunicato molto preciso di don Dino che diceva il contrario. Un signore li vicino che aveva ascoltato tutto, capendo che si trattava di un'altro Pers, ci ha indicato una zona di montagna non ben definita sulla strada che porta a Uccea, al Passo Talamea e oltre confine... Piuttosto frastornati abbiamo ringraziato i nostri informatori e ci siamo avviati con poca convinzione in direzione di Tarcento, prima tappa verso una meta dai particolari piuttosto incerti e nebulosi...
          Importanti informazioni per impostare il "Navigon" di cui disponiamo, ce li ha forniti a Tarcento un signore che conosceva personalmente la strada, che dal finestrino, oltre ad un sano profumo di vino ci ha fornito preziosi dati per il nostro navigatore satellitare. Abbiamo quindi puntato su Vedronza, Pradielis, Cesariis e poi seguire le indicazioni per Pers... secondo lui un percorso molto disagiato...
          Non c'era bisogno di consultazioni... io e Nicoletta eravamo ben decisi e determinati di continuare... a costo di arrivare durante o dopo l'omelia, noi la Messa di Pers non eravamo disposti a perdere...
          All'altezza di Pradielis, Nicoletta ha "beccato" al volo un cartello sfuggito alla mia attenzione, che indicava "Pers" e "Chiesetta alpina di Madonna della Guardia", ma non abbiamo prestato attenzione ad un cartello bagnato dalla pioggia, che forse ci sarebbe stato molto utile... ma forse è meglio così...!
          Lasciata la strada 646 all'altezza di Pradielis, per arrivare a Cesariis non si sono state difficoltà di sorta, e giunti al centro del paese ci siamo guardati attorno prima di seguire le indicazioni verso Pers. Un'automobile che scendeva dalla strada che dovevamo imboccare, arrivata alla nostra altezza con dentro una coppia sulla quarantina abbassando il finestrino ci ha chiesto se anche noi siamo diretti alla Messa di Pers e alla nostra conferma ci ha dato la notizia... la manifestazione era stata cancellata a causa del maltempo... Ci siamo salutati scambiandoci gli auguri di buona fortuna...!


...credo sia interessante seguire il percorso
attraverso le carte della Tabacco di Udine...

          Alla mia decisione presa a Pers di Majano... "O vin fat trente, fasin trenteun", Nicoletta ha aggiunto "O vin fat trenteun, fasin trentedoi" e visto che siamo giunti fino qui, proseguiamo fino alla "Chiesetta alpina Madonna della Guardia"... Ha quindi avuto inizio il tratto più avventuroso (e anche pericoloso) del nostro viaggio...
          Sebbene la strada non fosse eccessivamente ripida, a tratti aveva una carreggiata molto stretta e senza protezione... per fortuna sia all'andata che al ritorno di quel tragitto non avviamo incrociato nessuno veicolo...
          Effettivamente lo scenario davanti a noi era da favola, con la strada che entrava nel tunnel nel verde scavato negli alberi e della vegetazione circostante. Mentre io ero seriemente concentrato sulla guida, la mia accompagnatrice gioiva come una bambina nell'individuare maglifici fiori e piante spontanee ai margini della carreggiata e nel bosco. L'ansia si è attenuata solo quando finalmente è comparso il cartello all'inizio di Pers, che corrispondeva anche con la meta finale del nostro viaggio... la Chiesetta alpina della "Madonna della Guardia", nei pressi del cimitero di un paese che non c'è più...


...stretta deviazione a destra e parcheggio davanti alla cappella...


...con Nicoletta mandata in perlustrazione...

...alcune foto ricordo per dar prova che a Pers noi c'eravamo
e con tutta la buona volontà di adempiere al precetto festivo...

abbiamo anche suonato la campana con un cartello che invitava ad esprimere un desiderio


un ultimo sguardo alla cappella circondata da una grande quantità di fiori

           Siamo di nuovo tornati in strada, con una svolta a desta con l'intenzione di proseguire il viaggio in quella direzione. Anche il navigatore appena impostato per guidarmi verso casa, sembrava d'accordo con la mia scelta e con tranquillità abbiamo superato una borgata con un'auto parcheggiata a fianco di una casa, che dalle indicazioni sulle mappe sopra riportate, sembrerebbe trattarsi di Borgo Mulinaris. Nel primo tratto la strada si aveva l'impressione di scendere verso un centro abitato, ma poco più in là ci siamo trovati davanti ad una piccola piazzola con un cippo al centro e giusto lo spazio per una "inversione a U", come spesso mi suggerisce la vocina del mio "navigon". Mentre effettuavo la manovra di inversione, Nicoletta mi ha invitato a scattare una foto al cartello informativo che segnalava il "Sentiero Pers Ponte Romano - Tempo di percorrenza ore 1.30 e difficoltà, nessuna". Nella tabella sottostante riportiamo il testo del cartello, che spiega molto bene il territorio e ci fornisce particolari che non avevamo capito nei comunicati di don Dino...

          Sentiero Pers Ponte Romano - Questo percorso ha la funzione di collegare la borgata di Pers con l'abitato di S. Maria Maddalena, sconfinando così nel territorio del comune di Montenars. Il primo tratto del sentiero si presenta di discreta pendenza, in parte con antichi lastricati. A tratti può capitare di dover evitare parziali crolli di muri a secco in cattivo stato di conservazione, ma ciò non pregiudica l'agibilità del tracciato. La maggior parte del percorso si snoda in un sottobosco costituito prevalentemente di aceri, e frassini, ma non manca la presenza di ciliegi, castani, carpini neri ed ornielli. Essendo in ombra, la flora arbustiva, si mostra con la fioritura di bulbose multicolore e specie a foglia larga, prime fra tutte le felci. Verso il fondo valle si incontra l'attraversamento di un rigagnolo, che se risalito per una trentina di metri, mostra delle graziose cascatelle su affioramenti di traversino. Il contorno è invece dominato da flysch, tipica roccia locale che alterna marne e arenacee. Apprezzabile è anche la presenza di modesti depositi di carbonati di calcio. Scendendo ancora si giunge al fondo valle attraversando il "ponte romano", imponente opera ad un'arcata in buono stato di conservazione. Il torrente Vedronza in questo tratto scorre su durissimi calcari dolomitici, dando all'escursionista modo di rinfrescarsi in acque pulitissime. Se si è invece fortunati si può avere l'occasione di vedere il gambero d'acqua dolce. Curiosità: nelle vicinanze del ponte è presente il rudere di un vecchio mulino che sfruttando la forza dell'acqua permetteva agli abitanti di questi luoghi di macinare il grano, ottenendone farina.

          Dovendo ripassare davanti alla borgata sopra descritta, non abbiamo resistito alla tentazione di entrarci, e di fermarci davanti ad una finestra aperta, con una famiglia che stava tranquillamente pranzando... Leggermente infastiditi perchè chissà a quanti viaggiatori della domenica hanno dovuto spiegare che da lì non si va da nessuna parte, e che l'unica possibilità per riguadagnare la pianura era quella di rifare la strada dell'andata. Piano piano ci siamo incamminati lungo "La strada del Bosco" (come dice la canzoncina) ed anche questa volta abbiamo avuto la fortuna di non imbatterci in veicoli nel senso opposto, almeno fino a Cesariis...

          Riguadagnata la pianura ho proposto alla mia deliziosa accompagnatrice di fare una sosta di ristoro alla trattoria "Al Pessâr" di Selvis, e così è stato come si vede da queste veloci istantanee. Affidandoci alla esperienza della titolare per la scelta del menu, quando eravamo già sufficientemente rimpinzati con vari tipi di antipasti, ci siamo ritrovati davanti ad un enorme pesce che faceva paura solo al vederlo, che non abbiamo voluto affrontare preferendo portarcelo a casa... Non la faccio più lunga perchè la pagina continuerà con il servizio del tardo pomeriggio, dedicato alla serata di preghiera in onore della Madonna della Cintura di Oleis...

      Con la mia accompagnatrice ho trascorso una indimenticabile e piacevolissima avventura, ma abbiamo anche corso dei seri rischi... La sera non riuscivo a prendere sonno pensando a come sarebbero andate le cose se la cerimonia a Pers si fosse regolarmente svolta, con le enormi difficoltà per avvicinarsi alla cappella, trovare lo spazio per parcheggiare e tutto il resto... Certamente, in questi casi il territorio è sotto il controllo del servizio degli uomini della Protezione Civile, ma anche loro non possono fare i miracoli. Questi eventi sono adatti per persone "normali", che all'occorrenza possano affrontare senza difficoltà percorsi a piedi. Questo problema naturalmente riguarda solo la mia persona, in quanto la Nicoletta da sempre coltiva un'intensa attività podistica. La considerazione finale è che... malgrado la stima e l'affetto che porta per don Dino, tutto l'equipaggio della Clio era dell'idea che a "Madonna della Guardia di Pers", sarà difficile che ci torni...

          Cambiamento del progetto in corso d'opera...  Dato che questo servizio si è dilungato più del previsto e sopratutto per non mescolare il sacro con il profano, alla cerimonia di Oleis verrà dedicata una seconda pagina...