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Cividale del Friuli (UD), 11 Novembre 2010
Chiesa di San Martino in Borgo di Ponte

Santa Messa
per la festa del Patrono San Martino

          Dallo spiazzo che si estende dietro la chiesa di San Martino, dal quale si gode di un incredibile panorama rivolto verso la sponda destra del Natisone, ho colto questa "strisciata" con quattro campanili che merita il primo posto di questa pagina. Quasi tutte le altre foto esterne sono state riprese dal nostro collaboratore Oddo Lesizza, intervenuto in Borgo di Ponte per darmi una mano...



 CAMPANE

         Chiesa di San Martino - La piccola chiesa è situata sulla riva sinistra del Natisone, nei pressi del ponte del Diavolo; è arretrata rispetto al limite della strada, sul fondo di un ampio sagrato sollevato che, proseguendo lentamente alla chiesa, conduce al fiume. Il nucleo è già ricordato nel trecento come centro di una arimannia longobarda, cioè come importante luogo di presidio militare. Nel 1661 sul sagrato vengono rinvenute tombe longobarde molto ricche, in virtù dell’importanza che il luogo sembra aver avuto durante il ducato longobardo, nel settecento viene trasportata qui l’ara del duca Ratchis, che era sempre rimasta all’interno del battistero di Callisto (denominato nel 1458, quando viene eretta la nuova fabbrica del Duomo). L’ara di Ratchis rimane nella chiesa di San Martino sino al 1940. L’edificio e l’intero complesso subiscono forti rimaneggiamenti nel seicento e verso la metà del secolo XVIII quei lavori (attribuiti a Domenico e Francesco Schiavi) determinano l’aspetto odierno: una semplice facciata intonacata, tripartita da quattro lesene emergenti da blocchi basamentali in pietra piasentina e sormontate da un antico timpano, ampio quanto l’intera superficie del prospetto. Il portale d’ingresso anch’esso incorniciato in pietra piasentina, è superiormente concluso da un timpano ad arco; sull’architrave è incisa la data 1782. I muri perimetrali ed il campanile attiguo, a base quadrata, sono in pietrame a vista. Coevi risultano l’ampliamento del coro, il rifacimento del soffitto e degli altri altari in marmo. La sagrestia, un tempo abbellita da affreschi di Francesco Chiarottini, è arredata con mobili realizzati verso la fine del settecento da Matteo Deganutti. (Testo tratto da www.cividale.net)

          Per la Festa di San Martino, Patrono dell'Arma di Fanteria, la Sezione di Cividale del Friuli ha organizzato una mostra fotografica dedicata alle "Opere della Fanteria d'Arresto" e le Mostreggiature della Fanteria, presso il Centro Civico-Borgo di Ponte vicino alla chiesetta di San Martino, mostra che resterà aperta fino a domenica 14 novembre.


          Dopo l'inaugurazione è seguita una Santa Messa presso la vicina chiesetta di San Martino. Prima della uscita in presbiterio dei sacerdoti, è stata data lettura della storia dell'Associazione Nazionale del Fante a 90 anni della sua fondazione.



 LETTURA

Liturgia presieduta da mons. Livio Carlino, che da poche settimane ha assunto
l'incarico di Parroco Arciprete del Duomo di Cividale...



 CANTO D'INIZIO

...e sostenuta con i canti del coro A. Foraboschi del Duomo di Cividale diretto da Luca Zuliani
con Antonio Qualizza alla tastiera del modesto armonium disponibile in loco....

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 KYRIE


Mons. Livio Carlino all'omelia



 PREGHIERA DEL FANTE

          Signore Iddio, che hai voluto distinta in molti popoli l'umana famiglia, da Te creata e redenta, guarda benigno a noi Fanti, che abbiamo lasciato le nostre case per servire in armi l'Italia. Aiutaci, o Signore, affinché, forti della Tua fede, affrontiamo fatiche e pericoli in generosa fraternità d'intenti, offrendo alla Patria la nostra obbedienza e il nostro sereno sacrificio.
          Fa che sentiamo ogni giorno, nella voce del dovere che ci guida, l'eco della tua voce; fa che i Fanti e tutti i soldati d'Italia siano d'esempio a tutti i cittadini nella fedeltà ai tuoi comandamenti e alla tua Chiesa, nella osservanza delle patrie leggi, nella consapevole disciplina verso l'autorità costituita. E concedi all'Italia nostra che, rispettata ed amata nel mondo, meriti la protezione Tua e la materna custodia di Maria anche in virtú della concordia operosa dei suoi figli.
Amen.



 BENEDIZIONE

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...e sul sagrato della chiesa di San Martino, la doverosa foto ricordo...


(immagine a risoluzione di stampa)

San Martino 2010 - (Di Carlo Dorigo)
www.facebook.com/album.php?aid=21750&id=100001179481861&l=67afd10392

          In occasione della Festa di San Martino, Patrono dell'Arma di Fanteria, la locale Sezione del Fante, in collaborazione con l'Unione Nazionale Sottufficiali e il Patrocinio della Città di Cividale del Friuli, ha allestito una piccola mostra ...fotografica riguardante le “Opere della Fanteria d'Arresto” a memoria di questa realtà seminascosta dei Reparti di Fanteria che erano a difesa del nostro confine orientale durante la "guerra fredda".
          Ora, dopo la smilitarizzazione e anche la quasi completa sdemanializzazione se non proprio smantellamento della Fortificazione Permanente, ritengo che se ne possa parlare liberamente per far conoscere anche questa Parte di Storia del nostro Friuli, periodo durato circa 40 anni di tensioni internazionali e di migliaia di giovani da tutta Italia presenti sul nostro Territorio, nelle nostre caserme, con la loro silenziosa presenza dentro questi bunker.
          Cividale del Friuli può vantare una gloriosa tradizione legata alla Fanteria d'Arresto, così venivano denominati i Reparti propensi appunto ad arrestare l'eventuale invasione delle Truppe del Blocco di Varsavia: 52° Alpi, 120° Fornovo impegnando le caserme Miani e Vescovo nonché la Zucchi-Lanfranco proprio sede dell'ultimo reparto di Fanteria d'Arresto, scioltosi il 31 marzo 1993. Non dimentichiamo anche il 59° Calabria, il 76° Napoli e la Brigata Isonzo a riprova di come Cividale sia stata veramente legata alla Fanteria.
          All'interno della Mostra poi sono state anche sviluppate altre 2 parti: la prima sezione descrittiva riguardante le Mostreggiature e Fregi della Fanteria e sue specialità, la seconda, a cura dell'Unione Sottufficiali, rappresenta cartoline storiche riguardanti il Colle Sant'Elia a doveroso ricordo dei Caduti della Grande Guerra che abbiamo commemorato qualche giorno fa.