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Parrocchia di San Marco in Udine, 24 Maggio 2009



 CAMPANE

Notizie storiche
(tratto da www.parrocchiasanmarco.net)

Il 26 gennaio 1314 veniva documentata la prima offerta a favore della chiesa di San Tommaso in Chiavris, forse costruita da poco dal gruppo di pastori e contadini abitanti della zona. La prima visita pastorale del 1593 la vede chiesa di una delle borgate di Paderno, dotata di battistero e di tabernacolo. C’erano due banchi, uno per inginocchiarsi e uno per conservare i paramenti di “buona stoffa, ma consumati”. I vasi erano dorati o d’argento. C’era il libro dei battezzati e quello con l’elenco degli offerenti per le Messe dei defunti e il Messale. Intorno alla chiesa c’era un piccolo cimitero. Nel 1600 la chiesetta appare corrosa dall’umidità, ma pulita e ordinata. Viene lentamente restaurata e nel 1660 il patriarca Dolfin la giudica decorosa e bella. Dai registri parrocchiali appare lo spirito comunitario della popolazione; alcuni laici, eletti dall’assemblea, provvedevano alla manutenzione del luogo e dei beni, all’acquisto degli arredi, a incaricare delle celebrazioni il Pievano di Paderno, i cantori, il sagrestano. Alla fine del 1800 fu deciso di ampliare la chiesetta. I lavori iniziarono lunedì 31 luglio 1896 e i parrocchiani parteciparono con materiale, giornate di lavoro, offerte. Il 24 aprile 1898 la nuove chiesa veniva consacrata con i titoli di San Tommaso e San Marco. Nel 1906 si pensò alla costruzione della canonica che fu completata solo nel 1914. Il 13 agosto vi entrava don Davide Floreani primo parroco dal 1919, appena rientrato dal servizio militare di cappellano. Nel 1927 fu risistemata la canonica, il piccolo giardino antistante, l’orto e fu commutata con il Comune una striscia di terreno lungo l’abside e il campanile, necessaria per l’allargamento di Via Tarcento, con la zona dell’attuale cortile parrocchiale. Nel 1935 fu affrescata l’abside con Cristo Re e il soffitto con l’Immacolata, aperte delle nicchie laterali per la statua del Sacro Cuore e di Maria (poi dal 1975 spostata all’altare della Sacra Famiglia e sostituita con la statua di San Giuseppe). Nel 1950 furono acquistate due casette in fondo al cortile per allargarlo. Il 20 dicembre moriva don Davide e il 26 maggio 1951 giungeva don Leandro Comelli. Nel 1960 veniva costruito l’oratorio dall’architetto Luciano Ria e dal 1969 gli abituali soggiorni estivi vennero accolti dalla casa di Pierabech acquistata più tardi nel 1976. Nel 1977 una parte del territorio parrocchiale veniva staccata per costruire la parrocchia di San Giovanni Bosco. Nel 1991 Mons. Leandro veniva chiamato a continuare più da vicino presso il Padre la sua opera di intercessore verso i parrocchiani tutti, insieme a don Davide, don Annibale, don Luca e tanti laici religiosi che questa comunità hanno amato. Nel 1992 veniva nominato parroco don Gastone e nel 2001 don Sergio.

Don Sergio De Cecco è nato a Montreal, in Canada, da una famiglia friulana il 30.5.1960. All’età di 10 anni rientra in Italia con la famiglia e si stabilisce ad Ampezzo. Conseguita la maturità scientifica, entra in Seminario nell’ottobre 1979 e viene ordinato sacerdote il 23.6.1985. I primi anni di sacerdote li vive come educatore nel Seminario di Udine. Nel 1987 e 1988 è a Roma per motivi di studio dove consegue la Licenza in teologia dogmatica alla Pontificia Università Gregoriana. Rientrato in Diocesi è nominato responsabile della Comunità Giovanile del Seminario, impegno che mantiene, con un’altra piccola pausa legata a motivi di studio, fino al 1996, quando è nominato direttore del Centro Diocesano di Pastorale Vocazionale. In questa veste, in collaborazione con il Centro di Pastorale Giovanile, ha animato itinerari di ricerca e discernimento spirituale e vocazionale e accompagnato diversi giovani nel cammino di dono della propria vita al servizio del Vangelo. In questi ultimi quattro anni ha vissuto nella parrocchia di Pagnacco, dando vita ad una piccola comunità di orientamento vocazionale. Dal 2001 è anche docente di teologia trinitaria nella facoltà di teologia del Seminario di Castellerio. Con decreto del 31.7.2002 è nominato parroco di San Marco - Udine.

Festa parrocchiale della Famiglia
Santa Messa con i bambini della Prima Comunione


         
 CANTO E SALUTO D'INIZIO


...all'omelia...



 PREGHIERE DEI FEDELI


...preghiere alla Consacrazione...



 PADRE NOSTRO



 CANTO


         
...dopo la benedizione, i saluti ed i ringraziamenti, mentre veniva eseguito il canto finale
sono stati distribuiti gli attestati ed i ricordini della Prima Comunione...

...poi tutti fuori a far festa...

Famiglie in festa a San Marco
(F
LAVIO CAVINATO - La Vita Cattolica del 23 Maggio 2009)

          È  INIZIATA, NELLA PARROCCHIA di San Marco la tradizionale «Festa della Famiglia», organizzata dalla «Scuola dell’Infanzia San Marco», con protagonisti genitori e bimbi dell’asilo alle prese con spettacoli teatrali, nell’auditorium parrocchiale.
          Nei due venerdì scorsi si sono esibiti tutti i bambini dell’asilo con canti e poesie per genitori e nonni,alternate da presentazioni, piccole coreografie e,per i più grandi, la drammatizzazione dal titolo«Verde è vita», come conclusione del percorso didattico dedicato alla conoscenza del bosco. Hanno chiuso le due giornate una trentina di «scatenati»genitori che, sotto l’abile regia della mamma Cristina Sacilotto, si sono improvvisati attori in una magistrale commedia tratta dal famoso cartone animato «Car’s», che sarà replicata per tutti i parrocchiani domenica 24 maggio alle ore 11 circa, dopo la S.Messa. «Si èvoluto creare questo momento perché le famiglie potessero conoscersi -afferma la coordinatrice dell’asilo Marina Treu- trascorrendo un po’ di tempo insieme divertendosi a preparare per i loro bambini delle piccole rappresentazioni teatrali e frequentarsi anche fuori dall’ambiente della scuola». Si unisce ai festeggiamenti anche l’Associazione culturale teatrando di Udine, che sabato 23 maggio alle 17.45 porterà in scena «Chi ha incendiato la biblioteca?», un libero adattamento dal racconto di Anna Lavatelli, curato dalla regista Paola Carlesso, con i bambini del laboratorio teatrale.
          «Come comunità parrocchiale sentiamo l’impegno ad essere luogo accogliente e spazio di crescita per le giovani famiglie», afferma il parroco, don Sergio De Cecco, ringraziando insegnanti, bambini e genitori per il loro impegno.