biel lant a Messe a...

Fontanabona di Pagnacco (UD), 1 Maggio 2008

     Il piccolo borgo rurale di Fontanabona deve il suo nome alla sorgente che sgorgava nella piazzetta centrale (dal latino fons bonus) e sorge ai piedi dell’omonimo castello di origini medievali. La storia dell’abitato è connessa alle tormentate vicende della famiglia feudataria dei Fontanabona estintasi intorno al 1587. All’inizio del XVII secolo la Signoria di Venezia vendette la proprietà al Cardinale Francesco Mantica i cui discendenti curarono il podere fino al 1819. Il borgo rispecchia il modello di edilizia rurale che conserva ancora elementi quattrocenteschi e caratteri pressoché inalterati si sono mantenuti nell’impianto urbanistico.
     Si ipotizza che il castello di Fontanabona sia stato costruito nel decimo secolo da un conte di stirpe Longobarda. Il nome del castello deriva da "Fons Bonus " che si evolse in "Fontebuono" , per poi essere "Fontanabona", infatti, fin dai tempi più antichi esisteva una sorgente all’inizio del paese. Questo castello, situato nel comune di Pagnacco su una collina, aveva i requisiti necessari per una buona difesa e godeva una vista libera dei dintorni. Tutti gli abitanti di Fontanabona erano contadini che coltivavano le terre circostanti; seguivano i loro padroni anche in guerra. In cambio avevano l’assicurazione di essere difesi in caso di necessità. Il castello era stato dato in feudo ai signori di Fontanabona. Il castello, posto in posizione dominante sulla vallata del Cormor, si presenta con una parte a nord, facente parte delle antiche strutture medioevali, collegata al sobrio fabbricato centrale tardo settecentesco con alla fine la cappella, il tutto circondato da un ampio parco ricca di piante secolari e rare.



CAMPANELLA


 L'INTERNO DELLA CHIESETTA

...dalla quale è partita la processione per le rogazioni...

ROGAZIONI
benedizione della campagna, dei prati e dei pascoli
nei quattro punti cardinali.

     Come si vede nelle due foto di Francesco Mussutto (che si riferiscono alla cerimonia dello scorso anno), normalmente la processione percorre un sentiero che gira intorno alle mura al castello per poi ritornare in chiesa.
     Causa le precarie condizioni meteo, quest'anno la cerimonia si è svolta nell'ampio cortile davanti al palazzo, dove più tardi è stato benedetto il pane e il vino.

Alle Rogazioni è seguita la Santa Messa, celebrata nell'antica chiesetta a fianco del castello, alla quale si accede attraverso una breve scalinata in pietra, e che ho potuto raggiungere grazie all'aiuto di due persone che mi hanno trasportato il mio "carello a rotelle" super attrezzato.


         
 CANTO ED ESTRATTO DALL'OMELIA



 CANTO



 CANTO D'USCITA

...per la benedizione del pane e del vino...


...foto in BN gentilmente riprese e fornite da Francesco Mussutto, mentre io ero impegnato
per superare alcuni ostacoli e raggiungere lo spiazzo sottostante a cerimonia già avvenuta...

 ...mentre con il mio carrello mi spostavo nel giardino per riprendere la festa da diverse angolazioni,
alcuni amici facevano a gara per non farmi mancare pane e vino benedetti...


...più tardi ho potuto avvicinarmi al tavolo e riprendere il gruppo promotore dell'evento...
...impegnato nella distribuzione dei tradizionali prodotti della terra...

...poco dopo ho incontrato l'amico del "natisone" che mi aveva segnalato il tradizionale appuntamento del 1° Maggio di Fontanabona. Nella foto scattata a nostra insaputa dal figlio, sono stato colto insieme a Francesco Mussutto e sua moglie in una mia posa non proprio fotogenica ma reale, dove si possono osservare le mie normali condizioni operative.
     Il mio timore è che questo modo di apparire in pubblico possa "disturbare" la sensibilità di qualcuno, ed è per questo che mentre opero sul campo, osservo attentamente le reazioni delle persone per cogliere qualsiasi segnale negativo...


Ridisceso il colle per portarmi al livello stradale, attraverso un sottoportico mi sono ritrovato in un ampio cortile della locale azienda agricola, dove la Pro Loco di Pagnacco aveva allestito del tendoni per la prosecuzione dei festeggiamenti...

...sotto un gazebo operava il gruppo scout di Pagnacco
(che mi ha promesso ulteriori info), che distribuiva ad offerta libera, ciambelle, focacce, strudel ed altre specialità preparate da loro stessi (e dalle loro mamme aggiungo io).


...il ricavato servirebbe per finanziare le loro attività...


(foto a risoluzione di stampa)