biel lant a Messe a...

Orsaria di Premariacco (UD), 2 Dicembre 2007
 
Messa in suffragio dei Soci defunti
nel 128° di fondazione della SOMSI


La parrocchiale di Orsaria


...la cerimonia è iniziata con l'accensione della prima candelina dell'Avvento...



 CANTO ED INIZIO MESSA


         
 ESTRATTO DALL'OMELIA - PREGHIERE E INTENZIONI

 

 CANTO



 PREGHIERA DELLA SOMSI DI ORSARIA

 

 CANTO FINALE

La Liturgia Eucaristica, era accompagnata dai canti dell'intera Assemblea, guidata dal
 "Coro interparrocchiale di Orsaria-Premariacco", nell'occasione in formato ridotto,
perchè in parte impegnato nella chiesa del capoluogo...
 

Più tardi, durante il pranzo in un agriturismo del Collio goriziano, sono stati premiati con
medaglia d'oro e d'argento alcuni i soci per l'impegno e  la lunga fedeltà al Sodalizio...

 VEDI IL SERVIZIO>>>



ORSARIA

          Orsaria forma da sempre una comunità compatta e solidale con i paesi di Leproso, Paderno e vari casali, tutti riuniti attorno alla parrocchia di S.Ulderico. L’attuale chiesa fu costruita all’inizio del novecento in stile neogotico sul sito della precedente di cui rimane solo la torre campanaria, su di un piccolo poggio, luogo strategicamente importante e certamente molto antico, in quanto costituiva l’argine di un castelliere risalente al 2°-1° millennio A.C.
          Questo territorio fu popolato da tempi immemorabili: lo testimoniano il ritrovamento di resti e macerie di insediamenti romani, il rinvenimento di tombe longobarde e addirittura la scoperta di reperti silicei dell’età della pietra. Citato per la prima volta nel 1172, in epoca patriarcale dipendeva dalla gastaldia di Cividale e dal 1420 fino al 1797 fu sotto il dominio dei veneziani. Con la venuta di Napoleone, divenne Comune autonomo fino alla prima metà dell’ottocento quando "Orsaria in piano con Orsaria in monte con Paderno" passò alle dipendenze del Comune di Buttrio. Dal 1° febbraio 1870 gli abitanti scelsero far parte del comune di Premariacco. Leproso in quel periodo era una frazione di Ipplis e tale rimase fino al 1929.
          Il borgo, situato a strapiombo sulla sponda destra del fiume Natisone, è caratterizzato dalla presenza di numerose case rurali disposte a nuclei più antichi ridossati alla Parrocchiale ed alla Chiesa di S.Antonio. La conformazione urbanistica del paese è di origine medioevale, ed in tale periodo risale la sua centa. Essa era un sistema difensivo eretto dalla comunità in origine costituito dal un terrapieno rafforzato con palizzate successivamente sostituito da edifici che ne rispettarono il perimetro circolare. Probabilmente anche nei pressi della chiesa di S.Antonio era presente una centa, mentre più a nord sono ancora visibili antiche costruzioni dei secoli XV-XVI di alto valore storico ambientale, caratterizzate da una limitata altezza, piccole aperture, ballatoi esterni in legno, facciate in pietrame con affreschi devozionali del primo novecento attribuibili a Jacum Pitôr, il maggior interprete locale di questo tipo di pittura. A sud di questo gruppo di case si trova un notevole edificio padronale con meridiana e portale d’accesso al giardino in pietra sormontato da tettuccio come consuetudine locale. Nei pressi della chiesa parrocchiale un portale ottocentesco in pietra è situato a ridosso di un’antica costruzione con feritoie al piano terra. Nella zona diverse costruzioni rurali presentano ancora nelle facciate interne i tipici ballatoi lignei.
          Dopo secoli di economia legata esclusivamente all’agricoltura, nel secondo dopoguerra si è avuto un notevole sviluppo artigianale ed industriale e tutta la zona si è inserita con merito nel Distretto Industriale Manzanese, dove c’è la più grande produzione di sedie in Italia e in Europa, determinando così un generale miglioramento del tenore della vita. La grande maggioranza della popolazione lavora nell’industria o nel terziario, lasciando a pochissimi contadini, peraltro ben attrezzati, la coltivazione dei campi. Da una decina di anni sono sorte due distinte aree destinate all’industria ed artigianato, che raccolgono mano d’opera proveniente da tutto il circondario e anche dalla vicina Slovenia. Una si trova a nord di Orsaria, in località Sopravilla, e l’altra a sud-est del paese di Leproso.
          La comunità di Orsaria è ricordata anche per le Mascherate, cioè quelle festose manifestazioni di Carnevale, risalenti pare al Seicento, che erano non solo una sfilata di carri e di maschere, ma una vera e propria rappresentazione satirico-teatrale nella piazza principale del paese a cui partecipavano migliaia di spettatori provenienti da tutto il Friuli.
          Nel territorio operano diverse associazioni di carattere culturale, assistenziale, sportivo e ricreativo. Come la Società Operaia di Mutuo Soccorso, il TeatrOrsaria, il Gruppo Alpini con la Protezione Civile, l’Azzurra Calcio, l’Azzurra Pallavolo, i Pescatori sportivi, Cacciatori ed altre ancora, che raccolte attorno alla Parrocchia di S.Ulderico son non solo luoghi di aggregazione e di socializzazione, ma anche soprattutto servono a mantenere vivo lo spirito e le tradizioni dell’antica comunità friulana che fa capo a Orsaria.