biel lant a Messe a...

Muggia Vecchia (TS), 25 Marzo 2007

 appunti sul viaggio >>>


Veduta sul Golfo di Trieste

     Sul colle Muggia Vecchia è stato realizzato il Parco archeologico di Muggia Vecchia (Castrum Muglae), che ospita una chiesa dedicata a Maria Assunta, unico edificio rimasto in piedi, e le tracce archeologiche dell'abitato medioevale.
     La chiesa di Santa Maria Assunta è attestata a partire dal XIII secolo, ma la sua costruzione risale probabilmente al X. È divisa in tre navate da archi poggianti su pilastri. Le cappelle alla terminazione delle navate laterali e il presbiterio, rialzato sulla navata centrale, presentano una recinzione con plutei dell'VIII-IX secolo, probabilmente riutilizzati da un edificio più antico. Vi si trova un ambone circolare, con un leggio decorato da sculture. Nella chiesa si conservano inoltre affreschi del XIV e XV secolo.
     I resti del borgo medioevale sono stati rimessi in luce dalle indagini archeologiche: un tratto di strada su cui si aprivano diverse distinte case, su un lato della strada appoggiate alle mura di cinta, un'abitazione che conserva resti del piano superiore, accessibile da una scala esterna in muratura e presumibilmente sede dell'officina di un fabbro al piano terra.
     Gli scavi hanno rimesso in luce anche tracce di frequentazione nell'VIII secolo a.C. (una cava da cui vennero scavate lastre di arenaria, successivamente sistemata con murature di contenimento. I rinvenimenti testimoniano la presenza di un centro abitato, di cui tuttavia non si sono rinvenute le tracce, tra l'VIII e il VI secolo a.C.
http://it.wikipedia.org/wiki/Muggia



 CAMPANE



 CANTO D'INIZIO



 ESTRATTO DALL'OMELIA



 CANTO FINALE

 appunti sul viaggio >>>

Muggia Vecchia nella storia

     La basilica di S. Maria Assunta è l’unico edificio sopravvissuto dell’abitato medievale di Muggia Vecchia. La sua presenza è ricordata in alcuni documenti del XIII secolo, ma la tecnica costruttiva e lo stile architettonico adottati richiamano al modello preromanico diffuso dal X secolo lungo le coste istriane. Ad un periodo ancora precedente sembrerebbero riferibili gli elementi lapidei dell’arredo interno (VIII-IX sec.), probabilmente qui ricollocati e provenienti da un precedente edificio di cui non si conosce la collocazione. I recenti scavi condotti nell’area del sagrato hanno confermato che la vita della Basilica, affacciata su di un piazzale circondato da abitazioni ora scomparse, continuò anche dopo l’abbandono dell’abitato verificatosi nel corso del XVI secolo. Il rinvenimento di una decina di tombe testimonia la continuità d’uso dell’area in un periodo in cui il centro della cittadina si era già spostato nel borgo in riva al mare.
     La presenza di diversi individui all’interno delle tombe (fino ad un massimo di undici) va collegato alla pratica dell’inumazione per gruppi parentali, che comportava la riapertura delle sepoltura la riduzione ordinata dei resti preesistenti. Tipica manifestazione del concetto medievale di “anonimità” di fronte alla morte risulta la povertà degli aggetti di corredo alle sepolture, per lo più elementi comuni di abbigliamento, come le fibbie da cintura.
     La grande immagine ad affresco di San Cristofor, protettore del pellegrini e viaggiatori, all’interno della Basilica di Muggia Vecchia ci ricorda che questo colle, oggi quasi disabitato, è stato un lempo luogo di congiungimento dei cammini che univano l’oriente e l’occidente, il mare e l’entroterra. Non mancano le tracce delle presenza romana a Muggia Vecchia, riferibili soprattutto ad elementi contestuali di necropoli, di solito collocate lungo le vie di comunicazione. E’ però all’inizio del medioevo che castrum Muglae (anno 931) inizia a comparire tra i possedimenti del Patriarcato di Aquileia, stato multietnico esteso dalle Alpi alla valle della Sava. A questo periodo appartengono probabilmente ne numerose inumazioni rinvenute sul colle S. Michele, posto immediatamente ad Ovest di Muggia Vecchia.
     Il legame del muggesani con il patriarcato si mantenne saldo per tutto il medioevo, finche ad esso si venne a sostituire nel XIII secolo l’attuale l’attrazione verso la repubblica veneziana, un lento processo giunto a compimento con la caduta delle stato patriarcale (1420). Un segno delle naturale attrazione verso il potere marittimo veneziano fu dato, già nel trecento, dallo spopolamento del centro abitato dal colle verso la costa, il Burgus Lauri che costituisce l’odierno centro di Muggia. Questo avvenne anche in seguito ad una serie di distruzioni del vecchio centro abitato, dovute ad episodi bellici e legate alla rivalità con il vicino Comune di Trieste.
 

Le Sante Messe festive al Santuario si celebrano alle ore 8,30 e 11,00.
E' raggiungibile da Trieste con il bus n. 20 in partenza dalla Stazione Centrale.
Da Muggia poi, prendere le linee 27, o 50, diretta per Chiampore-Muggia Vecchia.

Per informazioni, intenzioni Messe o offerte per le opere del Santuario
 rivolgersi al Rettore - Parroco
Lodovico Serafin
 in Salita di Muggia Vecchia, 53
34015 Muggia (TS)  tel/fax 040 271164