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Orgnano di Basiliano (UD), 24 Settembre 2006



 CAMPANE

80° Anniversario (1926-2006) di una Grande Festa

     Celebriamo, domenica 24 settembre 2006, con rinnovata fede e grande gioia la Festa Quinquennale del Sacro Cuore di Gesù, che ha raggiunto l'80° anniversario.
     Era il 26 settembre del 1926 quando nella nostra Chiesa Parrocchiale veniva ufficialmente inaugurata la maestosa statua del Sacro Cuore. Fu donata dalla famiglia Bonoris, originaria di Orgnano ed emigrata in Argentina, alla fine del 1800.
     Da allora, ogni cinque anni, l'avvenimento viene ricordato con tanta devozione e solennità, mobilitando l'intera Comunità. I momenti culminanti della festa sono la Santa Messa cantata al mattino e la solenne Processione al pomeriggio. Vi partecipano e certamente vi parteciperanno anche quest'anno, paesani, gente dei paesi limitrofi ed emigranti.
     Chiediamoci ora qual è il messaggio che può giungere a noi, che viviamo nell'Età Postmoderna, anni 2000 ? Guardiamo come sempre al Sacro Cuore di Gesù. Nella Bibbia quando si parla di cuore non si intende quello che pensiamo noi. Nella nostra cultura il cuore richiama il sentimento, l'affetto, l'amore... Nella Bibbia la parola cuore indica invece la sintesi di intelligenza, volontà e sentimento; è il momento unificante della vita. Nel cuore l'uomo esprime se stesso, le sue scelte, le sue speranze. In questa prospettiva possiamo affermare che due sono i tipi di cuore della Bibbia: il cuore "doppio" da una parte ed il cuore "unificato" dall'altra. Il cuore doppio è quello di chi pensa una cosa e fa un'altra. Questo cuore è sempre agitato, inquieto, non si fida di nessuno... non è capace d'amore. Ben diverso è il cuore unificato: è quello del giusto, pieno di speranza, che cammina con le sue forze nella Fede e nell'Amore. Sa attraversare le fatiche, le paure con coraggio e fiducia. Era appunto così il Cuore di Cristo, proteso nella speranza di un mondo nuovo ( il Regno), attento a compiere la volontà del Padre, ricco di un Amore più forte della morte.
     Chiediamo al Signore Gesù di trasformare il nostro cuore, di renderlo, almeno un po', simile al Suo e di unificarlo, al di là delle dispersioni di ogni giorno. Il nostro cuore è infatti spesso affaticato e preoccupato; si dimentica talvolta di Dio. Allora si perde la speranza e si smarrisce l'orientamento della vita. "Venite a me, che sono mite ed umile di cuore" ci sussurra ancora Gesù " ed Io vi ristorerò, vi darò la pace, la gioia, l'amore !"
Don Plinio



 CANTO D'INIZIO


 
 CANTO



 CANTO FINALE E...


Nella foto di sinistra, gli ultimi discendenti della famiglia Bonoris, attualmente abitanti a San Daniele.

Nella foto di destra, la religiosa di Trieste che mi ha pregato di ritrarla vicino alla statua del Redentore, un ricordo per lei molto importante, dato che è nata a Orgnano proprio il giorno della sua inaugurazione. Avendo smarrito il bigliettino con il suo indirizzo, sarò infinitamente grato a chi mi potrà aiutare per poter inviargli la foto.

     Chi transitava sabato 23 e domenica 24 per Orgnano, frazione del comune di Basiliano posta a sud della Pontebbana tra Campoformido e Basiliano, si sarà meravigliato per le tante bandierine, striscioni esposti, rami di pino che adornavano i portoni, le strade, con altarini e quadri raffiguranti il sacro cuore di Gesù, che davano al paese un tocco di grande solennità.       La tradizionale festa eucaristica risale al 1926 quando la famiglia di Pietro Bonoris, nata a Orgnano ed emigrata in Argentina, di alti valori morali e cristiani (uno dei figli, Roque Fernandez, è stato ministro dell'Economia), a mezzo di due sorelle suore donò la statua del Sacro Cuore di Gesù alla comunità locale in segno di riconoscenza per essere riuscita a sbarcare  nella Terra del Fuoco. Da quell'epoca Orgnano, in ossequio al dono della statua, ha preso l'impegno di onorare l'infinita misericordia di Dio per l'umanità sofferente ogni quinquennio con una grande manifestazione religiosa, addobbando tutte le vie del paese dove transita la statua del Sacro Cuore.
     Il programma della manifestazione religiosa prevedeva per sabato 23 settembre, alle ore 20, una veglia di preghiera e adorazione nella chiesa parrocchiale. Domenica 24 settembre, alle ore 11, S. Messa presieduta dal vicario generale dell'Arcidiocesi, mons. Giulio Gherbezza, cantata dalla locale cantoria; alle 16 vesperi celebrati dall'arciprete di Udine mons. Luciano Nobile (originario di Basiliano) e grande processione con la statua del Sacro Cuore di Gesù per le vie del paese, accompagnata dalla banda musicale «Armonie» di Sedegliano. Alle ore 17.30 concerto bandistico in piazza e conclusione dei festeggiamenti.
(La Vita Cattolica)

...Orgnan in fieste...




La storia della famiglia Bonoris
(Scritto ricavato dal "bollettino parrocchiale" nel 65° dallo storico Galliano Di Fant)

     La famiglia Bonoris era una delle più antiche della popolazione di Orgnano, abitava nell'attuale casa degli Zamparmi. Dallo schema genealogico si desume che il cognome di origine era Venir (o Venier) che poi venne modificato per necessità di distinzione. Era gente laboriosa ed ingegnosa nell'arte meccanica, si rese benemerita per l'invenzione dei gra ticci tessuti a maglia di rete metallica che facilitava l'areazione preservando il baco da seta da malattie parassitarie, l'invenzione si diffuse poi ampiamente in tutto il Friuli.
     Era una famiglia agiata, ma anche dotata di grande fede e timore di Dio, e la cui ospitalità e generosità erano note in tutto il Friuli. In seguito questa generosità e alcuni rovesci di fortuna ne provocarono la decadenza economica. Venduta la restante sostanza immobiliare Pietro Bonoris, con la moglie Maria Castellani Romanello di Basaldella e con i numerosi figli, verso la fine del 1872 parti da Genova per Buenos Aires. Erano gli anni della grande emigrazione dei coloni friulani in Argentina. La popolazione di Orgnano per un senso di gratitudine e di ricordo intitolò ai Bonoris l'attuale via Podgora.
     Pietro Bonoris, da pratico agronomo, studiò la natura della terra dall'Argentina e, seguendo il metodo friulano, coltivò vastissime pianure a cereali, foraggi e altre colture tipiche del Friuli.
     Anche se lontani, i Bonoris non si dimenticarono del paese dei loro avi. Per questo due suore della famiglia Bonoris, in seguito a un voto fatto durante un tremendo terremoto che le aveva sorprese mentre si trovavano in Cile, nel 1926 fecero pervenire ad Orgnano, tramite il loro cugino Mons. Pietro Dell'Oste la statua del Sacro Cuore.
     La popolazione di Orgnano riconoscente e grata stabilì che in loro onore fosse festeggiata la grande solennità del Sacro Cuore ogni cinque anni. Anche due fratelli di Pietro, don Giacomo e don Giuseppe con la sorella Rosa e la nipote Domenica, nel febbraio 1884 partirono per l'Argentina. Don Giuseppe divenne poi il primo Parroco di Colonia Caroya, paese fondato dai primi coloni friulani. Le sue spoglie si conservano al centro della chiesa da lui costruita. Sopra il sepolcro su una lapide di marmo si legge "Don Bonoris Giuseppe, nato il 23.4.1822 a Orgnano Italia".
     Questa in sintesi la storia della famiglia Bonoris.

Inaugurazione della Statua del S. Cuore il 26 Novembre 1926
(da cronaca della parrocchia di Orqnano 1909-1937}

A Orgnano grande solennità per l'inaugurazione della Statua del Sacro Cuore di Gesù, dono di Suor Maria Flores di S. Maria dell'Orto (al secolo Bonoris, nata in Orgnano, emigrata colla Famiglia in Argentina, ove con altra sorella si fece Suora ed ove, dalla Famiglia Bonoris divenuta ricchissima, ebbe il denaro). La festa fu preceduta da un Triduo predicato da don Comuzzi, Parroco di Lestizza- Parecchi confessori. Comunioni circa 400. Funzionò Mons. Pietro dell'Oste Can. della Metropolitana di Udine, parente della Famiglia Bonoris, che si interessò non poco per ottenere e far trasportare la Statua da Torino, ove fu fabbricata. I bambini dell'asilo gli fecero festa ed il Parroco gli rivolse pubblicamente un discorso di ringraziamento, consegnandogli un indirizzo, firmato dalla popolazione, colla preghiera di trasmetterlo a Suor Maria Flores, che era già partita per la sua destinazione di Betlemme. La sera grandiosa, imponente Processione colla Statua portata da un'automobile, bellamente addobbata, guidata dal figlio del Sig. Andrea Couvre da Udine che volle offrire la sua macchina affatto gratuitamente per questo servizio.